Capitolo 32

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Toni uscì dalla roulotte di Jughead con un gigantesco sorriso stampato in faccia. Era davvero troppo contenta di averlo affrontato e di essere tornati dei buoni amici come prima.

Prese il suo telefono in mano per controllare se le erano arrivate notifiche importanti dato che l'aveva tenuto silenzioso tutto il tempo. Lesse tutti i messaggi che le erano arrivati. Uno era da parte di suo zio, le chiedeva se sarebbe tornata per cena, lei gli rispose di si. Alcuni erano dal gruppo con Sweet pea, Fangs e gli altri, solite cavolate. Mentre i restanti 30 erano da parte di Cheryl. Appena vide il suo contatto si preoccupò. E se le fosse successo qualcosa? E se avesse avuto bisogno di lei mentre aveva pensato solo a se stessa e a guardare un film idiota col suo miglior amico?

Da Babe🍒: Che fai?
Da Babe🍒: Perché non mi rispondi?
Da Babe🍒: Hai parlato con Jughead?
Da Babe🍒: Antoinette Topaz mi sto preoccupando
Da Babe🍒: Rispondi al fottuto telefono
Da Babe🍒: Sto per uscire a cercarti
Da Babe🍒: Toniiiii

Gli altri erano più o meno simili. C'erano inoltre altrettante chiamate perse. Toni, a quel punto, iniziò ad avere paura della sua reazione, compose il suo numero e la richiamò sperando non le urlasse contro. Cosa impossibile, era nella natura di Cheryl urlare. Avvicinò lentamente il telefono all'orecchio e dopo due squilli sentì la voce della rossa
"OOOOH TI SEI DEGNATA DI RISPONDERMI"
"I-"
"CHE FINE HAI FATTO?!"
"Ero-"
"NON INVENTARE SCUSE"
"Non sto-"
"MI HAI FATTA PREOCCUPARE"
"Non volev-"
"NON PUOI COMPORTARTI COSÌ!!"
"Lo so scusa, ero con Jughead" provó a giustificarsi appena capí che Cheryl non l'avrebbe interrotta un'altra volta.

"Ahhh avete risolto finalmente?" Si tranquillizzò tutto d'un colpo.
"Si abbiamo parlato ed è tornato tutto come prima" disse non riuscendo a trattenere un sorriso. Cheryl percepì la sua felicità dall'altra parte del telefono e non poté fare altro che essere orgogliosa di lei.

Toni tirò un sospiro di sollievo, Cheryl non era più arrabbiata con lei. Non sapeva come avesse fatto a farsi 'perdonare' così facilmente ma, fatto sta, che ci era riuscita.
"Vengo da te così ti racconto tutto" propose incamminandosi verso casa sua per prendere la moto. La roulotte di Jughead era molto vicina quindi aveva tranquillamente fatto il percorso a piedi.

"Vieni eh?" La rossa disse con malizia.
"Sto arrivando" Toni alzò lo sguardo al cielo. Cheryl stava diventando sempre più sfrontata con lei e questo, anche se in parte le faceva paura, la elettrizzava e non poco.
Chiuse la chiamata e si incamminò sorridente verso casa sua.

Cheryl era sul suo enorme letto inevitabilmente rosso, indossava dei pantaloncini e una camicetta semplice. Aveva racchiuso i suoi capelli in un pocchio disordinato per stare più comoda. Non era di certo il look migliore per accogliere Toni, però ormai stavano insieme da abbastanza tempo perché la potesse vedere in quello stato. Poi lei stava bene con tutto, quindi non c'erano problemi da porsi.

Sentì bussare alla porta e subito si accorse delle farfalle che avevano iniziato a volare nel suo stomaco. Si alzò dal letto e sistemò le ultime cose in camera, si guardò allo specchio e prese un respiro per calmarsi. Non voleva sembrare così agitata per una visita di Toni, ne andava del suo orgoglio e inoltre non voleva farle capire che non aspettava altro da venti minuti. Se fosse caduta dalle scale a causa di questo, la ragazza dai capelli rosa l'avrebbe presa in giro per il resto della sua vita. Non era la prima volta che Toni veniva a casa sua però questo piccolo presentimento di ansia non riusciva ad abbandonarla.

Appena aprí la porta della camera per scendere le scale e dirigersi verso l'ingresso, sentì due voci fin troppo conosciute.

"E tu saresti?" Toni rimase sorpresa, strano che Cheryl non avesse mai parlato a sua madre di lei. Questo allora sarebbe stato il suo momento, l'avrebbe fatto senza la rossa, ma si sarebbe presentata a sua madre come la ragazza di sua figlia. Wow. Davvero un momento molto complicato, forse quello che le metteva più paura tra tutti nella loro storia. In ogni relazione, ma soprattutto in questa, perché Cheryl era diversa.
"Salve io sono-" sul suo viso spuntò un enorme sorriso, si sa: le persone che sorridono piacciono di più. Raccolse tutto il suo coraggio e la sua sicurezza.

Closer to you||choniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora