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“Siamo alla resa dei conti!”

Tre coltelli vennero conficcati ai lati di una cartina per tenerla appesa.

“L’esercito di Magnolia è lì fuori, aspetta solo voi!”

Quello a sbraitare era il generale di Ophidia, un omino tutto gola e teatralità. Si trovava nel castello del suo stesso regno e parlava all’esercito che si era venuto a creare tra Ophidia e Chestnut. La stanzetta in cui erano stipati assomigliava terribilmente ad un’osteria con tutte quelle pareti rivestite di legno. Taehyung sentiva chiaramente l’odore di vino.

“Magnolia attaccherà da questo lato. C’è un fiume a separare il campo di battaglia dal castello, come potete vedere, ed è di fondamentale importanza che nessuno di loro riesca ad oltrepassarlo. Per questo motivo una parte di voi resterà lungo il fiume a fare muro mentre l’altra andrà all’attacco.”

Il generale calcò con un carboncino nero la linea del fiume, poi disegnò due corone sul castello.

“Re Gerard e Re Taehyung resteranno al castello con le infermiere e tutti gli altri. Chiunque non sia armato ha l’obbligo di restare al sicuro o metterà in difficoltà chi sta combattendo.”

Messo via il carboncino, il generale si voltò verso il suo pubblico con aria grave.

“Statemi bene a sentire perché questa è la regola più importante: non fate gli eroi. Se un vostro compagno si fa male, voi lo lasciate lì. Se vi distraete e qualcuno vi ammazza perderemo un uomo in buona salute per uno già andato. Consideratelo un motivo in più per evitare di essere feriti in primis. Tutto chiaro?”

Gli uomini risposero tutti in modo affermativo, chi più convinto chi meno.

“Bene. Maestà, siamo pronti a metterci in posizione.”

Re Gerard si alzò da dov’era seduto, Taehyung fece lo stesso. “Preparatevi, allora. Aspetteremo il nemico a spada tratta.”

Tutti si misero in fermento. I soldati uscirono per i corridoi, veloci ed efficienti, Re Gerard fece segno a Taehyung di seguirlo. Al piano superiore c’era una stanza con delle grandi finestre, perfetta per osservare il campo di battaglia. Un’inserviente portò loro due calici di vino e Re Gerard insisté per brindare alla loro alleanza. Taehyung alzò il calice e se lo portò alla bocca, ma sputò subito il sorso. Era dolcissimo.

Bastarono pochi minuti per capire che in quella stanza non ci sarebbe stato un attimo di pace. Era un continuo viavai di domestiche, inservienti, familiari e tutti sembravano cercare Re Gerard. Questo era tranquillissimo, si perdeva in chiacchiere, prendeva in braccio la figlia, come se non stesse per assistere ad uno scontro. La guerra sembrava pomparlo di adrenalina.

Taehyung era tornato alle finestre. Non faceva altro che contare i suoi uomini, a cercare di capire chi fosse chi da quella distanza. Era tutto un carnevale di divise fra Ophidia e Chestnut e quello facilitava un minimo le cose.

Taehyung avrebbe preferito accogliere i superstiti a Chestnut piuttosto che stare lì a guardare. Era tormentato dal numero di uomini che avrebbe perso. Si chiedeva quanti sarebbero stati in continuazione, senza sosta. Prima di partire aveva dato ordine di farsi dire quante persone avessero il crisantemo agli sgoccioli, ma il suo consigliere gli aveva detto che era una perdita di tempo.

Beh, perdita di tempo o no, Taehyung desiderò non avergli dato ascolto. Proprio in quel momento riuscì a vedere il nemico in lontananza.

“Re Gerard!” chiamò. “Re Gerard!”

L’uomo lanciò un’occhiata verso la sua direzione prima di perdere il sorriso e mollare la figlia ad una badante. Raggiunse Taehyung alla finestra e si sporse a guardare, la fronte spianata.

THE SLEEPLESS KING (Libro 1) (BTS FanFiction - Taekook)Where stories live. Discover now