Capitolo 3 ~ Scoprire la verità in modo troppo ninja

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Passarono i mesi e man mano che il tempo passava riuscivo a controllare la nuova parte di me.

Ero cambiata.
Non mi dispiaceva rubare oggetti ai bambini che mi prendevano in giro.

Ma, infondo, ero sempre io.

··•·•☯•·•··

Camminavo lungo il sentiero di quel bosco che tanto mi aveva cambiata raccogliendo dei fiori mentre canticchiavo.

Lucciolina, brilla, brilla.
Lucciolina scintilla, scintilla.

Nella notte tu risplendi.
Mentre mi cullano i venti.

Lucciolina, brilla, brilla.
Lucciolina, scintilla, scintilla.

Mentre canticchiavo allegramente la canzoncina inciampai su qualcosa cadendo per terra.

Inizialmente pensai che fossi inciampata su un ramo, ma poi sentii lo sfrigolio della carta sotto i piedi.

«Carta? Qui in mezzo al bosco? Certo che alla gente però piace proprio inquinare, eh!» Dissi alzando gli occhi al cielo.

Feci per prendere la carta, ma subito mi accorsi che c'era qualcosa dentro.

Aprii il foglio arrotolato perplessa. Inizialmente pensai che dentro ci fossero bottiglie di birra o qualcosa del genere, ma rimasi totalmente sbalordita da ciò che trovai all'interno.

Erano due katane lunghe e maestose.
Il manico era nero con il fondo bianco, decorato con gemme verdi e rosse e la lama era lucida e affilata metà oro e metà argento.

Fin dal primo momento le trovai stupende, quindi presi immediatamente le due armi e le provai con movimenti fluidi e lenti, e le trovai semplicemente perfette.

Provai a sferrare un colpo all'albero con potenza e velocità creando un bel taglio sulla corteccia.

Euforica incartai nuovamente le armi e misi il pacchetto sotto braccio, mentre con la mano libera raccolsi il mio mazzo di fiori per dirigermi all'orfanotrofio.

Non ero molto lontana e in qualche minuto ero già rientrata nel giardino dell'edificio.

Il mio piano del "Portiamo armi clandestine nella mia stanza dell'orfanotrofio" stava andando per il meglio, almeno finché non incontrai la signorina Ogawa come "incidente di percorso".

«Hitomi, che stai facendo? Cos'hai in quella busta?» Chiese la vicedirettrice.

«Emh... ecco... fiori! Ci sono dentro dei fiori che ho raccolto!» Mentii spudoratamente io.

«Fiori? Ti piacciono proprio, eh? Posso vederli?» Chiese gentilmente lei.

«Ma... beh... in... e-eccoli» Le porsi il rotolo di carta stringendo forte i pugni, schiacciando i fiori, agitatissima.

Sentivo la mano sinistra pungere come da mille aghi per la paura mentre tremavo intimorita da ciò che sarebbe accaduto.

«Wow, Hitomi, sono davvero stupendi!» Esclamò la vicedirettrice.

Rimasi per un attimo senza parole.

Cosa erano stupende?

Le armi?

Mi avvicinai per vedere meglio ed era vero, dentro c'erano dei fiori.

Rimasi senza fiato per un attimo.

Ero stata io.
Ancora.

Aprii il pugno sinistro e a quel punto capii cos'era quella sensazione che avevo poco prima.

𝐍𝐢𝐧𝐣𝐚𝐠𝐨 ☯𝐄𝐪𝐮𝐢𝐥𝐢𝐛𝐫𝐢𝐮𝐦☯  ~ 𝐀𝐧𝐢𝐦𝐚 𝐭𝐫𝐨𝐩𝐩𝐨 𝐧𝐞𝐫𝐚Where stories live. Discover now