29.

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Maratona 3/3

Harry non capisce, non riesce ad assimilare ciò che aveva appena sentito, lui sente solo solo nausea, sente tutto attorno a lui iniziare a girare e uhm, maledetto alcool.

Louis sorrideva timidamente, però smise di farlo nell'istante in cui si rese conto che il viso di Harry era serio, poteva quasi dire, arrabbiato.

Da un momento all'altro, Harry esce da lui e si siede sul bordo del letto, scuotendo i suoi capelli corti.

Harry si strofinò il viso con furia mentre cercava di liberarsi dalla presa. Louis scese dal letto e si avvicinò a lui.

Si sedette a cavalcioni su Harry, facendolo entrare nuovamente in se. Gemette al sentirsi pieno nuovamente, e Harry ancora si copriva il viso con le mani.

Louis le tolse affinché lo guardasse negli occhi. Alzò il suo viso con una mano sotto il suo mento per unire i loro sguardi "Ti amo" disse, e sorrise.

Harry aveva un'espressione da cane bagnato, cercando di dire qualcosa però non ci riusciva, era in shock praticamente.

Louis cominciò a muoversi su di lui mentre lo baciava. Harry ricambiò il bacio solo dopo un paio di baci.

"Mi ami? Non menti? Mi ami?" Harry aveva bisogno di sentirlo di nuovo per assicurarsi che quello non fosse un sogno.

"Aha... ti amo" sussurrò al suo orecchio, e poi succhiò il suo collo "Ti amo, ti amo"

Harry si morse il labbro inferiore perché Louis si muoveva velocemente su di lui, stava succhiando il suo collo e, come la ciliegina sulla torta, gli stava dicendo che lo amava.

Harry torna in se. L'effetto dell'alcool svanisce un po', e la furia esce da tutti i pori. È colpa sua, è colpa sua per essere stato uno stupido a chiedergli che fingesse di amarlo, perché Louis era un ottimo bugiardo, così bravo che quasi gli aveva creduto.

Aveva giocato sporco. Louis lo stava prendendo in giro con i bei ricordi che avevano. Non lo ama, anche la loro amicizia era sempre stata una farsa?

"Vattene, Louis. Vattene, cazzo, vattene!"

Louis si avvicina a lui e avvolge la sua vita con un braccio mentre bacia la sua spalla, arrivando lentamente al collo. Harry continua a scuotere la testa, non poteva essere vero, giusto? Louis non lo amava, è lei, è lei che sta giocando con i suoi sentimenti.

Louis non capisce perché Harry lo sta rifiutando quando gli aveva appena confessato il suo amore, sapendo quanto difficile fosse per lui esprimere i suoi sentimenti. Come aveva potuto essere così stupido? si chiede. Come aveva potuto lasciarsi andare sapendo le conseguenze? Avrebbe dovuto dare retta a Liam, non avrebbe dovuto lasciare che succedesse quello.

Una parte di lui desiderava che Harry si girasse e tornasse a baciarlo, però la parte più grande gli stava dicendo che quello era ciò che doveva succedere, loro erano destinati a stare separati.

Harry stava piangendo "Vattene, non puoi dirmi tutte quelle cose senza provarle, sei crudele. Ti stai prendendo gioco di me, e di ciò che ho provato per te tutti questi anni. Vattene"

Louis non sente Harry, lo vede solo balbettare delle cose, osserva la sua bocca muoversi, però nella sua testa non si sente niente. Non vuole ascoltarlo, ma comunque, sa solo che Harry lo sta cacciando dalla sua stanza e lui sta prendendo la sua roba dal pavimento, mentre delle lacrime scendono lungo il suo viso.

Si sentì un oggetto. Harry lo aveva cercato, lui era stato debole, stavano facendo di nuovo sesso e... tutto era andato a farsi fottere.

Le parole di Harry lo distrussero internamente come se fossero frammenti di vetro lanciati per aria; scavando la sua pelle, facendo colare sangue. Si sentì patetico. Non era mai stata una di quelle persone che pensavano potessero rompergli il cuore così facilmente eppure lo avevano appena fatto.

sHe ~ Traduzione Italiana (Larry Stylinson)Where stories live. Discover now