CAPITOLO 41 ( so badare a me stessa!)

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PRO'V ANGEL

Ho i coglioni girati oggi non è prirpio giornata, è partita male già da quando mi sono addormentata ieri sera e sta continado imperterrita, ho litigato con chiunque trovassi sulla mia strada ed ora l'unica cosa che voglio è sfogare tutto lo stres accumulato in questi giorni... anzi no in questo periodo.

Sento la presenza di Dimitriy alle mie spalle e gli sono grata che non continui con le prediche perché finirebbe male, ma la pace finisce quando apre bocca
Dim:<<non volevo fare la paternale ma sai che sono molto possessivo, soprattutto nei tuoi confronti!>> si scusa a modo suo e sorrido, so perfettamente che è possessivo nei miei confronti me lo ha dimostrato moltissime volte negli anni
Io:<< lo so!>> sorrido sentendo la presenza del suo corpo alle mie spalle e le sue braccia si posizionano ai lati dei miei fianchi appoggiandosi sulla ringhiera
Dim:<< sai anche che sei l'unica con cui io possa abbassare le mie difese e l'unica che non è scappata vedendo cosa sono realmente!>> dice calmo con la testa nell'incavo del mio collo e poso la testa di lato lasciandogli la pelle di esso completamente a sua disposizione.
Forse è giusto che sappiate una cosa di me che nessuno è ripeto nessuno sa; fin dalla prima volta che lo vidi ne fui attratta fisicamente ma più tempo passavo con lui più mi rendevo conto che mi ero presa una sbandata assurda per lui, per i suoi modi di fare e il suo modo di essere allo stesso tempo freddo e calcolatore ma anche dolce e premuroso ma queste ultime solo nei miei confronti.
Ma questo non l'ho mai dato a vedere se non per sbaglio in situazioni come questa dove anche lui si lascia andare ma mai troppo oltre, dal tronde lui ha più autrontrollo rispetto a me, ci sono state carezze abbracci ma mai oltre quel limite.

Sentire il suo respiro sulla pelle mi rilassa subito ancora prima che l'effetto della canna che sto fumando faccia il suo compito
Io:<< so anche questo!>> sospiro girandomi verso la città mentre la sua mano mi accarezza il ventre con una delicatezza sorprendente per uno della sua molte
Io:<< poi non c'è motivo per il quale debba allontanarmi da te in fondo su quell'aspetto siamo uguali!>> dico con voce sottile appoggandomi al suo petto e lui diminuisce ancora le distanze stringendomi a se
Dim:<< Non solo quello principessa!>> dice e mi lascia un bacio delicato sul collo ma anzi che fermarsi continua scendendo verso la spalla
Io:<< dimmi in cos'altro?!>>mi giro mentre sussurro con voce delicata come le sue mani sul mio corpo, non mi sono neanche accorga che ha buttato via il mozzicone finito
Dim:<< siamo furbi, siamo calcolatori, non abbiamo paura di sporcarci le mai, non abbiamo ripensamenti e...>> sorride afferendami dal culo per poi tirarmi su e farmi sedere sulla ringhiera mentre lui si posiziona tra le mie gambe
Io:<<e...>> lo incito a continuare mentre lo avvicino avvolgendogli le mie gambe ai suoi fianchi
Dim:<< è siamo possessivi e gelosi di tutto ciò che è nostro!>> dice con voce roca e quel maledetto accento russo vicinissimo alle mie labbra, ma prima che possa ribattere mi bacia sorprendendomi.
Infatti subito rimango ferma ma quando mi pizzica il labbro con in denti cedo portandogli una mano dietro al collo e altra tra i capelli che tiro legermete ricevendo dei grugniti di approvazione.
Il bacio parte lento poi diventa sempre più bisognoso da parte di entrambi come se avessimo bisogno di questo contatto e lo aspettavamo da non si sa più quanto tempo.
Ci stacchiamo giusto per riprendere fiato ma poi torniamo a baciarci con maggiore foga e quel bacio bisognoso si trasforma in un bacio pieno di passione
Dim:<< ебать! ( fanculo!)>> dice e lo guardo confusa ma dura poco perché torna a baciarmi mentre mi solleva e torna dentro.
Non guardo nenache dove stiamo andando perché sono troppo concentrata su di lui, dopo poco sento qualcosa di morbido sotto la mia schiena che poi sprofonda quando anche lui si stende sopra di me.
Quel breve contatto si trasforma in qualcosa che non mi sarei mai immaginata da parte sua, le sue mani accarezzano ogni centimetro della mia pelle mentre con estrema delicatezza mi toglie la sua camicia, le mie mani ormai decidono loro cosa fare e passo prima sui suoi abbomianali ben scolpiti per poi passare sulla schiena che graffio quando la sua bocca morde il piercing al centro del mio seno un gemito involontario lascia la mia bocca, il mio corpo rabbrividisce sotto il suo tocco e non posso impedirlo, non sono abituata al suo corpo contro il mio se non per brevi momenti, ma non voglio fermalro.

Fuori l'angelo più bello, dentro il demone più orrendoWhere stories live. Discover now