CHAPERT TWO.

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La prima settimana era andata, tutto procedeva per il meglio, almeno per adesso. Sono molto scaramantica da questo punto di vista, non mi piace parlare troppo presto, magari poi tutto va a rotoli e non voglio sentirmi criticare ancora.

Decisi di vivere tutto alla giornata, di apprezzare ciò che la vita mi stava offrendo, ecco.

Non nego che non appena le altre ragazze della confraternita sentirono il mio nome, mi domandarono di Char, ma senza divagarmi troppo rispondevo soltanto 'non è potuta più venire'

Molte mi chiedevano il perchè ma fortunatamente Chloe e Habby erano sempre pronte a cambiare argomento.

Durante quella settimana capì perchè la mia confraternita si chiamasse "H & C".  Mia mamma e la mamma di Char, si chiamano Hade e Cher, quando la fondarono decisero di chiamarla come le loro iniziali e di conseguenza ne avrebbero fatto parte solamente le ragazze con il quale il loro nome iniziasse con la C o con l'H. Ecco perchè sia il mio nome che quello di Char avevano queste iniziali. Non mi interessai mai a sentire la storia della confraternita quando mia madre prendeva l'argomento, non volevo nemmeno andare al college, figuriamoci poi iscrivermi qui, ma purtroppo è la tradizione. 

In mezzo a quelle ragazze non mi sentivo me stessa, sentivo che ognuna di loro stava con me perchè la confraternita sotto un certo punto di vista mi apparteneva. Quando decisi di iscrivermi qui, lo feci solo per Char, lei lo desiderava così tanto, le piaceva l'idea di essere la leader assieme a me in questo posto, ma adesso che lei non c'è, tutto questo non ha un senso. Decisi però di frequentare ugualmente solo per far si che il sogno di Char diventasse realtà ed ero pronta a farlo anche se, la sua mancanza la sentivo giorno dopo giorno.

Forse davvero ancora ero  pronta, ma rischiare con costa nulla. L'ultima volta che però decisi di rischiare con Char, lei perse la vita.

"Haylie, c'è un ragazzo alla porta che chiede di te" urlò Carly, una delle ragazze.

Posai i vestiti che stavo sistemando e andai verso la porta, sapevo fosse mio fratello. "Hei Cole" dissi sorridendo. "Ci siamo visti pochissimo questa settimana, mi avevi promesso che saresti rimasto al mio fianco" aggiunsi abbassando lo sguardo.

"Lo so, scusami. Ho avuto un sacco di cose da fare, mi sono liberato immediatamente e adesso sono qui. Stai bene?" disse allargando le braccia, mi strinsi a lui e scossi la testa. 

"Non va poi così bene" risposi. "O meglio, mi trovo benissimo però tutte quante continuano a parlare fra di loro di Char ed è triste".

Cole chinò il capo verso di me e mi alzò il mento. "Questo è un problema e lo sappiamo entrambi ma tu dev--" venne interrotto da una voce alla mia spalle.

"Che siete belli, da quanto state assieme?" domandò Chloe un sorriso enorme.

Mi voltai e scoppiai a ridere. "No,no, no" agitai le braccia. "Lui è mio fratello gemello, Cole" risi tirando Cole dentro.

In quel momento Chloe si imbarazzo e diventò subito rossa dato la sua carnagione di pelle così chiara.

"Piacere, io sono Cole" si presentò mio fratello allungando la sua mano.

"Chloe, non volevo essere così invadente" si scusò stringendogli la mano. Mio fratello non rispose, si limitò a lasciare uno dei suoi soliti sorrisi a dir poco perfetti. Non perchè fosse mio fratello, ma Cole era davvero bello. Era molto alto con un fisico scolpito e con qualche tatuaggio sul petto e sulle braccia. Capelli neri con gli occhi verdi, insomma davvero bello.

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Inizio seconda settimana, primo giorno di lezioni. Camminai lungo tutto il campus fino ad arrivare alla parte destra dell'edificio dove c'era la palestra, prima materia ginnastica. Diciamo che non potevano iniziare meglio di così. 

Arrivai in palestra e trovai lì alcune ragazze della mia confraternita, mentre dall'altra parte della palestra vidi dei ragazzi molto alti che facevano qualche tiro a canestro. 

Mi avviai verso le ragazze e mi fecero spazio fra di loro. 

"Guardate, quello lì è Liam Payne" disse Carly. "Dicono sia il ragazzo più bello del campus dei King e credo abbiano ragione" ridacchiò. 

Mi voltai verso di lui, era molto alto e aveva un fisico molto compatto. Non appena lo guardai in viso notai subito il suo sorriso, sembrava molto dolce.

"Vado lì vicino, vediamo se mi nota" disse Carly attirando la mia attenzione.

Annuì e si alzò avanzando verso gli altri ragazzi. Cammino per qualche metro sculettando con sicurezza, improvvisamente però non appena Carly passò i ragazzi si fermarono e devo dire che sembravano molto infastiditi. 

"Hei!" urlò uno di loro. "Non lo vedi che stiamo facendo una partita? togliti da quì".

Il ragazzo di cui parlò Carly poco prima si voltò verso il suo amico. "E' un classico" rise. "Piccole matricole in cerca di divertimento" rispose guardando Carly quasi con disprezzo. "Avanti, sparisci bimba" alzò il tono di voce contro lei.

Notai immediatamente lo sguardo di Carly, si sentì umiliata, così mi precipitai da lei.

"Poco carino da parte vostra, ci sono modi e modi di dire le cose" dissi. "Avanti Carly, non dargli retta" aggiunsi portandola via da lì.

Ritiro quello che ho detto prima, altro che dolce, era un cafone.

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