“Principe Taehyung, mio padre vi aspetta!”

Il generale Adrian lo aspettava?

“E’ successo qualcosa?”

“Non lo so, mi ha solo mandato a chiamarvi.”

Taehyung corrucciò la faccia. “Oh. Va bene.”

“Seguitemi, vi faccio strada.”

Louis partì subito a correre, Taehyung gli andò dietro camminando. Quel bambino era davvero un tipetto tutto pepe. Per tutto il tragitto non fece che parlare, parlare, parlare, e lo schioccare allegro delle sue scarpe gli faceva da accompagnamento. La sua voce era un tale cinguettio che Adrian aprì la porta delle sue stanze ancor prima di sentir bussare.

“Louis, a sua Altezza verrà il mal di testa.”

Il bambino si allacciò le braccia dietro la schiena. “Scusa, papà.”

“Devi chiedere scusa a sua Altezza, non a me.”

“Scusate, Altezza.”

L’uomo spettinò la chioma del figlio, orgoglioso. Era sempre incredibile vedere quanto si somigliassero.

Il bambino scappò, Taehyung venne invitato ad entrare. Non era mai stato nelle stanze di Adrian, ma non erano poi tanto diverse dalle sue. Meno disordinate, forse quello sì, ma tra letto, panche e finestre era tutto uguale. C’era solo un cumolo di borse in più.

“Siete in partenza?”

Adrian si chiuse la porta dietro. “Devo raggiungere vostro padre. Parto non appena avrò finito di parlare con voi.”

Taehyung andò a sedersi su una panca, Adrian si appoggiò ad una parete. Aveva qualcosa da dirgli, si sentiva dal modo in cui aveva abbassato la voce.

“Il piano è cambiato.” spiegò. “Il popolo è a favore di una deposizione pacifica per Re Quentin. Niente sangue, niente tradimenti. Se non si ribellerà potrà addirittura rimanere a vivere qui.”

“E come avete intenzione di procedere? Approfitterete della sua assenza?”

“No. Faremo ritorno insieme e gli toglierò il titolo prima che valichi i confini di Chestnut. Avrà modo di vedere in faccia la sua gente con la consapevolezza che nessuno lo vuole morto.”

“Così salirò al potere io.”

“No, voi non vi troverete nemmeno qui. Sarete già partito.”

“E dove sarò?”

“Lontano da Chestnut. In viaggio con vostra madre.”

La bocca di Taehyung si aprì. Il ragazzo si alzò dalla panca e ci si risedette subito, come se volesse capire meglio la situazione.

Era arrivato il momento? Davvero? Poteva andarsene? Si era arreso ad anni di sofferenza, non poteva essere così semplice. Taehyung sapeva di non doversi concedere una briciola di speranza, ma il sollievo gli salì al viso come bollicine. 

Balzò in piedi.

“Quando parto? Sono pronto in dieci minuti.”

Adrian alzò le mani come per dirgli di calmarsi, ma sorrideva. “La vostra dipartita è la parte più delicata. Al castello rimangono dei sostenitori di Quentin e se loro vi vedono sparire si insospettirebbero. Dovete partire il giorno stesso in cui vostro padre ed io faremo ritorno.”

“Cioè quando?”

“Tra quattro giorni. La mattina dopo il ballo.”

“E poi io e mia madre saremo liberi?”

“E poi sarete liberi.”

Taehyung sorrise. Poi sorrise un altro po’ perché non sapeva che altro dire.

Si sentiva così frustato e felice, come lo scalatore che vede la cima della montagna.

Per la prima volta poteva immaginare lui e sua madre a zonzo per nuove città. Si vedeva a cercare lavori umili, a dormire negli ostelli, il tutto senza che nessuno si inchinasse mai ai suoi piedi.

Era una prospettiva bellissima. Meravigliosa. Un quadretto a dir poco magnifico, ma Taehyung era ammalato.

La solitudine riusciva a crepare anche in quella cornice.

“Non è che potremmo essere scortati da qualcuno?” chiese. “Insomma, una volta partiti non potremo sapere come sono andate le cose qui. Sarebbe meglio avere qualcuno che ci guardi le spalle.”

Adrian credeva che Taehyung volesse tagliare i ponti alla prima occasione, ma se era lui stesso a fare una richiesta del genere…

“Va bene. Cercherò qualcuno che dia poco nell’occhio.”

“Non ce ne è bisogno. So già io a chi chiedere.” 

“Oh. Perfetto, allora.”

Il ragazzo fece di sì con la testa, tutto vigoroso. Per poco non inciampò nelle borse quando uscì dalla stanza e Adrian si fece due risate.

Adesso anche Taehyung non vedeva l’ora che arrivasse questo ballo.

 



Godetevi le feste :)

THE SLEEPLESS KING (Libro 1) (BTS FanFiction - Taekook)Where stories live. Discover now