-Ti dà fastidio questo sfigato-disse un voce maschile, facendo pietrificare dal terrore il povero Jimin, era il suo bullo, a quelle parole Yoongi si infastidisce, anche molto.

-No... perché dovrebbe?- chiese molto scocciato, con un tono talmente freddo e uno sguardo tagliente 

Yoongi si preoccupò molto di Jimin, era pietrificato dal terrore , non li stava per niente piacendo questa situazione abbastanza ostile e pesante. Soprattutto Jimin sentiva lo sguardo inceneritore del secondo ragazzo 

-Questo me lo devi dire Tu...sopratutto perché stai affianco ad un frocio come lui-disse strafottente

-Adesso stai esagerando, non sei nessuno per parlare male di nessuno, vergognatati e anche più piccolo di te... Vai in classe Namjoon e non rompere più le scatole-disse freddo

Namjoon  ruotò li occhi con fare abbastanza annoiato e si avvicino all'orecchio di Jimin e  sussurrò con tono maligno.  

-Non è finita qui, poi mi divertirò con te, quando non avrai nessuno che ti proteggerà il culo da balena che ti ritrovi- per poi dire ad alta voce, da farai sentire dall'altro -Non è finita qui Hyung- calco l'ultima parola con finto rispetto.

Jimin deglutì rumorosamente alla minaccia e tremò ancor di più e lascio scappare qualche lacrima che asciugo in fretta senza farsi notare, ma con scarsi risultati, non sfuggì agli occhi attenti di Yoongi.

Namjoon se ne andò spintonando il minore facendolo quasi cadere, i due rimasero soli, il più grande cercava di aver un contatto visivo con il minore che cominciò ad avere il respiro pesante e guardarsi intorno molto spaventato, ogni movimento che percepiva il suo orecchio lo spaventava sempre di più e poi chiuse gli occhi, cercando di regolarizzare il respiro con scarsi risultati, stava per avere un attacco di panico.

Yoongi si avvicinò cautamente al minore ancora tremante, inizialmente Jimin accorgendosi che il maggiore si stava avvicinando indietreggiò spaventato con il respiro affannato decise che sarebbe stato lui ad avvicinarsi al maggiore, avrebbe avuto meno paura ed era stato sempre gentile, tralasciando Taehyung e Jungkook, abbracciò di scatto il suo Hyung, avvolgendo le piccole braccia sul collo del maggiore e incominciò a piangere interrottamente, aveva bisogno di un abbraccio o per meglio dire molto affetto e amore che non aveva quasi mai ricevuto in vita sua.

L'altro un po' intontito ricambio la stretta, portando le mani sui suoi fianchi stringendolo a se, lasciandolo sfogare, intanto la campanella era già suonata con un trillo fastidioso, allora Yoongi prese una decisione, voleva portare Jimin a casa sua per farlo riposare, così lo prese in braccio, si accorse che era estremamente leggero quasi come se fosse stato una piuma e il minore istintivamente avvolse le gambe sui fianchi del maggiore attaccandosi come un piccolo koala bisognoso di coccole.

Yoongi prima passo del bagno della scuola e nel frattempo Jimin si calmò un pochino, versava ancora piccole lacrime che fuoriuscivano dai suoi occhietti, ma almeno si era calmato visto che Yoongi non sapeva minimamente come calmare le persone, non era la persona indicata per queste cose.

Lo fece scendere ma Jimin non ne voleva sapere di staccarsi, avvolse le sue esili braccia  attorno all'avambraccio di Yoongi, si vedeva che era ancora spaventato, aveva la paura che se avesse lasciato il braccio del maggiore fosse scomparso e l'ho avrebbe l'asciato solo con i suoi demoni.

-Shh, piccolo non è successo niente, ci sono io con te- disse Yoongi, intanto accarezzava il viso di Jimin bagnato al contempo stesso asciugandoli le lacrime

Yoongi aveva una sensazione di calore al petto e non aveva mai provato quelle emozioni, era tutto nuovo, si promise a se stesso di proteggere Jimin e di renderlo felice, che fosse lui l'artefice del suo sorriso e della sua felicità.

-Adesso lavati il viso e c'è ne andiamo da qui...okay- disse con un tono di voce basso e rocco, che fece venire milioni di brividi a Jimin, l'ho fece subito calmare, restò attratto da quei magnetici occhi, come se fossero una calamita; così profondi come fondali marini, che trasmettevano tante emozioni come una tempesta a ciel aperto.

Annui senza forze, si staccò pian piano da Yoongi, avendo ancora molta paura che Namjoon possa riapparire di fronte a se come per magia, si sciacquò il viso con l'acqua estremamente fredda da fargli venire i brividi di freddo. Il più grande lì diede dei tovagliolini di carta per asciugarsi il viso e si girò verso Yoongi che lo guardava intensamente negli occhi.

-Ecco scu..scusami per il disturbo per uno com- ma venne interrotto da Yoongi

-Non devi dirlo manco per scherzo- disse ridacchiando, Jimin trovò il suono di quella leggera risata la più bella che abbia mai sentito in vita sua e ne rimase molto affascinato

-Beh...allora Grazie- Jimin lo ringrazio con fare impacciato facendo un piccolo inchino

-Andiamo su- lo incitò Yoongi, prendendo la sua  piccola manina, che rispetto alla sua era minuscola e subito il maggiore adorò questo piccolo particolare, e lo trascinò nei corridoi vuoti.

Jimin osservò la mano del suo Hyung ed era molto diversa dalla sua, era grande, le sue dita  erano magre e lunghe, invece le sue erano molto piccole e paffutelle, che a Jimin non  piacevano e lì nascondeva sempre, le trovava orribili. Le due mani sono ben diverse ma si completavano avvicenda come due tasselli di un puzzle che si incastravano alla perfezione...erano e sono perfette insieme.

-Dove stiamo andando Yoongi Hyung- chiese il più piccolo, felice di stare con lui e di voler conoscerlo di più

-A casa mia- disse Yoongi mascherando la sua felicità, era la prima volta che Jimin l'ho chiamava in quel modo senza balbettare, ma comunque li sfuggì un impercettibile sorriso che fu notato da Jimin che ne fu felice ma non si spiegava ancora cos'era quella sensazione che provava il suo cuore quando l'ho vedeva.

Annui e l'ho segui senza far resistenza, non ne aveva alcun motivo, si lasciò trascinare, ma si appunto mentalmente di tornare a casa quando finivano gli orari scolastici o se no erano guai grossi, non voleva essere picchiato da suo padre una seconda volta in una sola giornata.


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