Capitolo 12: Peter

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Si chiamava Peter. Aveva i capelli rossi e gli occhi scuri anche se, sporco di fuliggine com'era sempre, non si notava. A soli sette anni, lavorava a Londra come spazzacamino e, passando da un tetto a l'altro, sognava mille avventure ma mai si sarebbe aspettato che diventassero realtà!

Una nebbia verde si era sparsa ovunque e lui, come il suo eroe Peter Pan, aveva preso a volare, mentre le case cantavano sboccate strofe, i pesci inseguivano i marinai e le persone si trasformavano, urlando poi di sgomento.

«Guarda cosa hai fatto! Ora la magia è ovunque!»

Quell'accusa attirò l'attenzione di Peter che, guardando in basso, nel parco, vide una bella gatta nera con grandi occhi blu intenta a imprecare contro un esserino svolazzante grande quanto una patata color verde muschio. Aveva i capelli stopposi, il naso a becco e una bocca larga aperta in un sorriso.

«Sono un genio!» gridò il folletto.

La gatta gli morse il naso e subito dopo sputò con un sonoro bleah.

«Bava di lumaca e la doccia è fatta!» cantilenò il folletto.

Peter gli si avvicinò, presentandosi timidamente «... voi sapete cosa sta succedendo?»

«Sono Lily e lui è Peste» lo salutò lei in tono gentile. «Noi veniamo dal magico mondo di Katree, dove vive un mago-scienziato che, cercando di infettare voi umani con la magia, ha dato vita a questo coso verde qua» gli spiegò, lanciando un'occhiata a Peste.

«Sono il migliore!» gracchiò questi.

«Molti pensavano che avesse fallito, mentre io avevo qualche sospetto ma non pensavo... che funzionasse in quel modo» terminò ambigua.

«Continuò io!» trillò Peste eccitato. Batté le mani e comparve una nuvola dove vi erano una mini Lily e un mini Peste intenti a litigare. Lily aveva sputato... non un grumo di pelo, ma una sfera d'energia che li aveva trascinati entrambi nel suo mondo, in mezzo alle nuvole e Peste, ridacchiando in modo odioso, aveva... scoreggiato?

Peter non riusciva a crederci ma quella densa nebbia verde era uscita dalle sue chiappe, riversandosi ovunque.

«Sono stato infettato di magia... da una scoreggia?»

«Sì» confermò Lily con aria tetra.

Peter scoppiò a ridere a crepapelle, piroettando nell'aria. «Grazie! Questo è il giorno più bello della mia vita!» urlò felice. «Non dovrò più lavorare come spazzacamino e posso volare!»

«Oh, Peter...» esordì Lily, con un filo di tristezza. «I gendarmi di Katree stanno venendo qui a ripulire tutto. Voi umani non conserverete alcun ricordo...»

Peter si fermò di colpo. «Ma un mondo senza magia... è così... brutto.»

«La tua gente non è ancora pronta» disse Lily desolata.

Lui, che non aveva mai pianto, fu sul punto di farlo. «Avevo solo i miei sogni e ora...»

Lily gli saltò sul capo e gli leccò una guancia.  «Allora vieni con noi.»

«Davvero?»

«Sei una tenerona!» gracchiò in modo ossessivo Peste, beccandosi una zampata di Lily.

«Puoi vivere ovunque tu voglia.» 

Il cuore di Peter tornò a sognare. «Seconda stella a destra e poi dritto fino al mattino...» recitò.


       

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Salve! Mi piaceva l'idea di mostrare Lily sotto l'ottica di un altro personaggio anche se mi spiace di non aver potuto approfondire... ieri sera avevo il motivetto in testa «seconda stella a destra e poi dritto fino al mattino...» ... e la storia ha preso così forma.

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⏰ Last updated: Nov 30, 2018 ⏰

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Lily The Magic CatWhere stories live. Discover now