Epilogo

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3 settimane dopo

Sospiro e lancio un'occhiata all'orologio al muro. Le cinque del pomeriggio, ma dov'è finito Dylan? 
Tremo, gratto furiosa il palmo della mano e mi sistemo il berretto di lana sulla testa liscia, dove ormai i capelli sono solo un ricordo. 
Non è stato facile, guardarmi allo specchio e riconoscermi. 
Dylan però mi ha guardata, mi ha lasciato un bacio sulla fronte, ripetendomi che sono bellissima fino a quando non mi sono addormentata fra le sue braccia. 
Gioco nervosa con l'elastico al polso, riguardo l'orologio, sono passati due minuti. 
L'attesa, ho imparato. è la peggior cosa che possa esistere. 
"Lucas smettila di tremare, mi stai facendo morire di ansia" sbotta Madison affianco al biondo, che trema visibilmente 
"Smettila tu, io sono calmissimo" mente, e io sorrido 
"Tesoro, sta arrivando" annuisce la mamma che ha appena staccato la chiamata di mio padre 
Annuisco, e guardo l'orologio. E' passato un altro minuto. 
"Porca puttana, mi scoppia il cuore" sospira Andrew e Jamie lo guarda con biasimo, indicandogli mia madre che lo guarda con una nota di rimprovero per la parolaccia "scusi mamma Parker" sorride lui nervoso
"Ragazzi, calmatevi" ripete Margaret, mentre Daisy passa una bottiglia d'acqua a mio fratello che la ringrazia 
Qualcuno apre la porta, e il sospiro generale che si alza in quella stanza sembra bloccare il tempo.
Alzo lo sguardo e vedo mio padre seguito da Travis e Marcus.
"Finalmente, dovevate essere qui venti minuti fa" afferma la mamma nervosa
"Abbiamo i risultati" annuisce Travis indicando i fogli che papà stringe tra le mani.
Di nuovo. Di nuovo in questa situazione. 
Dov'è Dylan, perchè ancora non è arrivato? 

Guardo mio padre, apre la busta con fare teso e senza dire nulla. L'attesa uccide anche lui.
"Sincero e deciso?" mi guarda e io fisso i suoi occhi, che sono anche i miei <
"Sincero e deciso." annuisco sicura 
Mio padre abbassa lo sguardo sui fogli, e cala il silenzio nella stanza. 
Tutti smettiamo di respirare, non c'è neanche più spazio per l'ansia. 
Lo legge, lo rilegge, e sono passati altri tre minuti. La mamma è al suo fianco impaziente, prova a sbirciare ma non ha idea di dove guardare.
"Olivia" il suono flebile di mio padre non mi blocca solo il respiro, ma anche il cuore
La mente si svuota, i pensieri spariscono. Non c'è spazio per niente, solo per la sua voce. 


"C'è l'abbiamo fatta Hol. Hai vinto"

Basta quello, e il silenzio scompare in una frazione di secondo. Mentre tutti esultano increduli come quando vincemmo le nazionali. 
Il mi corpo si libera in un sospiro immenso. Un sospiro di libertà.
Ho vinto. E' tutto finito. 
Posso davvero crederci? 
Sono guarita. 
Sono guarita e ho solo voglia di gridarlo a tutto il mondo. 

Sono tutti in lacrime. I miei genitori, i miei fratelli, i miei amici, Marcus e anche Travis. Il mio papà ha gli occhi che brillano, non più di speranza, ma di vittoria. 
Corre ad abbracciarmi e io lo stringo forte a me, perchè io sono guarita, e lui c'è l'ha fatta. 
"Mi hai guarita. Mi hai salvata tu" mormoro nel caos generale, mentre due infermiere passano lì accanto con fare incredulo, indignate da tutto quel casino.
Jamiee abbraccia Marcus e si stampano un gran bacio, Jason saltella in lacrime accanto a Travis che rilegge quelle carte incredulo, con un sorriso immenso. I miei amici mi saltano sul letto tempestandomi di abbracci, e baci sul viso. Madison mi guarda, in lacrime, con un sorriso enorme mentre con le labbra marchiate da un rossetto rosso, mi stampa un gran bacio sulla fronte.
"Hai vinto Hol" sorride
Lucas mi guarda, si getta fra le mie braccia e sento il suo cuore scoppiare nel petto.
"Ho vinto Lu" mormoro incredula "ho vinto io" annuisco esterrefatta
E i dolori non contano più, perchè presto finirà tutto questo.  
"Dobbiamo festeggiare, allora" esulta Cody asciugandosi velocemente la lacrima sul suo viso
"Calmi un momento" sorride mio padre superandoli con un gran sorriso "abbiamo ricevuto il permesso per l'operazione del nuovo midollo e sarà tra 2 settimane. L'attesa è finita si, ma Hol deve stare al riposo e non deve sforzarsi prima dell'operazione. Starà bene ma il peggio deve ancora arrivare" spiega, ma nessuno lo ascolta "l'operazione sarà sicura ma lunga, pesante e dolorosa" mi ricorda e io annuisco con il sorrido di quando ero piccola, non mi importa
"Si si, poi ne parliamo" lo ammutolisce la mamma che fa ridere tutti
"Può uscire dall'ospedale, vero?" Domanda frettoloso Lincoln e Marcus scrolla le spalle sollevato mentre mi abbraccia come un fratello maggiore, insieme a Jason 
"Piove e non può prendere freddo, non deve fare sforzi..." inizia mio padre titubante 
"La porto in braccio" Andrew corre verso di me e mi afferra stringendomi fra le braccia, tenendomi ben salda e impedendomi di cadere mentre mi libero in una risata diverta 
"Promesso, una ciambella da coco's e la riportiamo qui" annuisce frettolosa Margaret
"Va bene" cede mio padre facendomi l'occhiolino, poi si volta verso i ragazzi e gli punta in dito contro "se le succede qualcosa vi ammazzo, proteggetela a costo della vita" minaccia, e loro annuiscono in coro urlando un gran 'ricevuto'.

In Another LifeWhere stories live. Discover now