22. Johnson

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È vero, sono ubriaco ma riesco ancora a pensare lucidamente e non è l'effetto dell'alcool a risvegliare in me simili sensazioni. Non è amore, no, quello non fa per me, ma questo è qualcosa di diverso. Stare con questa ragazza mi ha scombussolato, ho preso le distanze da lei per una fottuta settimana perchè avevo intenzione di reprimere tutto ciò, e la verità è che nel mio letto sono passate più ragazze negli ultimi giorni che nella mia vita.
Ho provato a dimenticarla, a togliermela dalla testa convincendomi che è solo attrazione fisica e forse ne sono ancora convinto. Se solo potessi scoparmela, sono sicuro che poi dopo tornerebbe a essere una qualsiasi e che riuscirei a liberarmi della sua immagine che mi tortura la mente fin troppo spesso.

La lascio lì per rientrare in casa in cerca Madison, sono fin troppo frustato e ho bisogno di scopare per togliermela dalla testa.
Afferro il polso della bionda e la bacio facendola sussultare. Mordo le sue labbra, le lecco, assaporo la sua bocca e pensa a che sapore deve avere Holly. Muoio dalla voglia di scoprirlo, di morderla, di sentirla gemere al mio tocco, di vedere i suoi occhi brillare di eccitazione. "Come mai così aggressivo?" ridacchia Madison seguendomi in una delle camere di sopra, quella di Andrew

"Sta zitta" la bacio lasciando che la sua lingua mi penetri la bocca
tiro i lacci del suo top che cade sul pavimento lasciandola con il seno scoperto, e non provo niente. Le alzo la gonna e infilo una mano fra le sue gambe, facendola gemere, e non provo niente neanche lì. Madison fa per afferrarmi il collo, ma le blocco le mani sulla testa facendola distendere sul letto
"Si fa a modo mio" ringhio incazzato e lei si lecca le labbra  
Mi infilo fra le sue gambe che apre senza ritegno, come se non aspettasse altro. La scopo con la lingua facendola gemere, ma non provo niente. Così smetto prima che possa venire, e lei mugola di piacere. Sfilo i pantaloni e abbasso i boxer infilando il preservativo che mi passa lei dalla sua borsa. Affondo in lei senza esitazione, facendola gemere forte. Madison si aggrappa alle mie spalle sussultando di piacere, ansimando sul punto di venire. 

Il mio pene pulsa fra le sue gambe, immagino Parker al suo posto, e sussulto appena sentendo l'eccitazione crescere in me. Le afferro i capelli e spingo più forte, lei viene per prima e sospira di piacere, subito dopo cerco il suo sguardo, ma i suoi occhi non sono blu come gli abissi del mare, il suo viso non è cosparso di lentiggini, le sue labbra non sono come quelle di Holly. 
Rallento con i pugni chiusi e mi alzo sfilando il preservativo per poi rivestirmi in fretta. 
"Posso farti venire con la bocca" propone lei leccandosi le labbra "Ammetto che fare l'amore con te mi era mancato Dylan" sorride giocando con i suoi capelli
"L'amore?" rido guardandola "è solo sesso Madison, solo schifoso e squallido sesso" affermo per poi lasciarla lì da sola e uscire da quella stanza

Torno giù dove trovo la musica ad un volume molto più basso e capisco che c'è qualcosa che non va.
Cerco Cody e non appena vedo Lucas correre fuori insieme ad altri ragazzi mi precipito verso l'uscita della villa dove trovo il mio migliore amico affiancato dalla mia squadra che parlano con delle figure che non riesco a vedere chiaramente in volto
"Che succede?" Domando raggiungendoli
Il viso di Brad mi appare davanti e noto che si è ripreso dall'ultima volta, l'avevo mandato in ospedale dopo una rissa e per poco non sporgeva denuncia, ma poco mi importa, che faccia pure il mio nome senza trascinare giù anche se stesso. Eravamo appesi ad un filo collegato troppo sottile e da troppo tempo. 

La voglia di spaccargli ancora una volta quella faccia mi attira molto ma devo restare fuori dai guai se voglio giocare il prossimo campionato, ecco quali sono le condizioni di mio padre.
"Che cazzo ci fai qui?" Domando serrando la mascella
Averlo qui davanti a me mi fa ribollire dentro come fuoco
"Stava per andar via" esclama Cody al posto del ragazzo
"Volevo solo avvertirti, tieni lontano il tuo culo da me e non sporgerò denuncia, ma ricorda che hai da fare un lavoretto per me" afferma indicandomi
Cazzo, il solo pensiero di lavorare per lui mi fa ridere come un pazzo, è un totale idiota se crede che lo avrei aiutato.
"Se credi che lavorerò per te per comprare il tuo silenzio sei un povero illuso" lo avverto 

In Another LifeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora