넷 ♡

1.1K 156 15
                                    

"I pensieri di suicidio non sono altro che impulsi omicidi contro gli altri reindirizzati su di sé"

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.


"I pensieri di suicidio non sono altro che impulsi omicidi contro gli altri reindirizzati su di sé"








Apro gli occhi improvvisamente, venendo accecato dal sole mattutino che filtra i suoi raggi attraverso le finestre della mia stanza.

Pensavo che oggi mi sarei svegliato come tutti gli altri giorni, con l'umore a terra e un cielo grigissimo, tipico delle giornate di mezzo inverno.
Invece ho addosso una strana felicità, dovuta ai ricordi della sera precedente.

Mi sporgo per cercare il ragazzo che ieri ha dormito beatamente con me, ma dopo aver riacquistato lucidità e vista, mi rendo conto di essere solo.

Jungkook non c'è.

Ecco che quella sensazione di incompletezza e depressione quotidiana sta tornando.

Ma perché se n'è andato?

«Tesoro scendi, ho preparato la colazione!» urla mia madre da sotto, e io mi alzo, "contento" almeno che oggi non ci sia scuola... anche se la domenica non è di certo il giorno della settimana che preferisco.

Vado prima in bagno, per sciacquarmi la faccia e controllare come sono messo con i lividi.
Fanno ancora male, sì.
E sono ancora ben evidenti.

«Oggi pancakes per tutti!» dice, appena mi vede arrivare dalla scale.

Quando alzo gli occhi dal pavimento noto una chioma corvina, la stessa che ieri sera stavo stringendo e con cui giocavo durante quei bellissimi minuti. Parla allegramente con mia madre e mio padre e si volta a guardarmi successivamente.

Allora non se n'era andato veramente.

«Guarda un po' chi ha il brutto vizio di svegliarsi sempre tardi» mi rimprovera mia mamma, in modo scherzoso.

«...Io, tuo padre e Jungkook parlavamo un po' di scuola, e di quello che avete combinato ieri sera, mentre tu dormivi come un ghiro. Ci siamo conosciuti meglio» aggiungie, e si porta alle labbra una tazza di caffè, prendendone un grande sorso.

«Ho provato a destarti dai tuoi sogni, ma a quanto pare non hai proprio voluto ascoltarmi» sussurra lievemente il moro, imbarazzato. È così fottutamente carino di prima mattina.

Credevo mi avesse abbandonato di nuovo, invece era solo qui che conversava con i miei genitori, probabilmente costretto.
Menomale che adesso sono arrivato io a salvarlo.

«Mi dispiace, la prossima volta prometto che mi alzerò subito» annuncio, facendolo sorridere a quel 'prossima volta'.

GOODNIGHT N' GO ; taekook Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora