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A volte succedono delle cose che non si è preparati ad affrontare.

-Hunger Games.

***

2017, New Hospital LA

[1 anno prima]

«Mamma» sussurrò cercando la mia mano.

Appoggiai la mia mano sulla sua e l'accarezzai.

«Sono qui, piccola» sussurai vicino al suo orecchio.

Non potevo ancora credere che tutto ciò fosse diventato realtà. Speravo che quello fosse soltanto un incubo e che il giorno dopo Lara stesse bene, a gironzolare per casa come sempre.
I dottori mi avevano avvisata. Lo avevano detto chiaro e tondo che le rimanevano soltanto 2 settimane eppure non mi sentivo pronta nonostante tutti i miei sforzi. Forse perché ero fin troppo speranzosa in una sua guarigione. Forse perché pensavo che tutte quelle medicine assegnate da quei medici, l'aiutasserò a stare bene mentre in realtà l'aiutavano a stare in vita più giorni.
Più la guardavo e più mi sentivo in colpa; sapevo che in qualche modo la colpa fosse anche la mia.

«Signora Grande, è arrivato il momento» disse la dottoressa, accarezzandomi il braccio sinistro.

Sapevo cosa intendesse con 'è arrivato il momento'. Volevo urlagli in faccia che fosse arrivato il momento che questo posto andasse a fottersi e non che fosse arrivato il momento di staccare la spina a mia figlia, eppure quella era la pura e crudele realtà. Non potevo costringerla a lottare per me. Aveva lottato fin troppo e non c'è l'aveva fatta. Avevamo provato di tutto ma niente ci è stato di aiuto anzi avevano fatto il contrario, l'avevano rovinata di più. Speravo di svegliarmi, il giorno dopo, e trovare la mia bambina nel suo lettino mentre dormiva beatamente ma non si può ottenere tutto dalla vita... Purtroppo.

«Signora..» insistette l'infermiera.

Ancora non voleva capire che io non mi sarei spostata neanche di un millimetro.

«Signora, capisco che in questo momento lei stia male.. Ma se vogliamo che vostra figlia stia bene, dobbiamo fare ciò che dobbiamo fare;Non potrà resistere per molto, vede anche lei che sta soffrendo e che non c'è la fa più. Ha lottato per molto ma purtroppo il destino non ha voluto saperne niente, ha voluto che tutto ciò accadesse. Ci sto male anche io nonostante sia abituata a vivere situazioni del genere. Voglio che voi sappiate che vostra figlia è e sarà per sempre magnifica. Vi vorrà sempre bene e vi starà sempre accanto.Ma adesso deve andare, o soffrirà ancora di più»

Sapevo che fosse sincera. Lo si capiva dal tono che usò nel parlarmi. Sapevo anche che tutto ciò che disse fosse vero.

Sospirai e mi girai verso la mia ragione di vita.

«Amore, io adesso vado ma ricordati che io ti amo e ti amerò per sempre. A presto, piccola» sussurai per poi darle un bacio sulle sue piccole e fredde labbra.

Stetti a guardala, aspettando una sua risposta mentre l'infermiera mi accompagnò verso la porta di quella stanza dove erano successe tante cose, sia spiacevoli che piacevoli.

«Ti amo, mamma» disse Lara chiudendo gli occhi per l'ultima volta.

«Anche io, amore. Anche io» dissi singhiozzando ed uscendo fuori da quella stanza.
















Ti amo, Lara.

𝐃𝐚𝐧𝐠𝐞𝐫𝐨𝐮𝐬 𝐋𝐨𝐯𝐞 Where stories live. Discover now