Capitolo 5.

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Mi svegliai a colpa della luce abbagliante che entrava dalla finestra, ci vollero pochi minuti prima che mi accorsi di essere ancora nel letto Justin. Mi alzai di scatto e non vidi nessuno.
"Justin?"
Lo chiamai.
Nessuna risposta, solo silenzio. Mi vestii e solo dopo notai che le chiavi della camera erano sul comodino, ciò significava che non era uscito.
Sentii la porta del bagno aprirsi dietro di me, mi girai e vidi Justin.
Rimasi ferma a guardarlo senza dire nulla, aveva un asciugamano intorno ai fianchi, i capelli bagnati e il volto illuminato dalla luce. Una specie di angelo caduto dal cielo. Gli osservai le labbra, notai che si stavano muovendo ma in quel momento ero troppo occupata a guardarlo per comprendere le sue parole.
"Caitlyn? Lo so che sono bello"
Disse ridendo.
"Non..cioè..io..scusa"
Risposi abbassando la testa per l'imbarazzo.
Mi ignoró e andò dritto verso il suo armadio per scegliere dei vestiti.
"Perché sta notte hai dormito nel mio letto?"
Mi chiese. Molto probabilmente si era dimenticato tutto della sera precedente.
"Me lo hai chiesto tu"
"Non ci credo, davvero?"
"Eri ubriaco, se non hai fatto casini è solo merito mio"
Justin finì di vestirsi e si giró verso di me.
"Non c'è bisogno di inventare scuse" disse ridendo
"se volevi dormire con me potevi dirmelo"
COSA?! Ora mi stava veramente dando sui nervi.
"Non c'è nessuna scusa Justin, sei tornato ubriaco e mi hai chiesto di dormire con te"
Dissi irritata.
"Caitlyn, non dire stronzate, puoi anche ammettere che io ti piaccio, così ci divertiamo un po"
Oh no. Non poteva averlo detto davvero. No no no. Che stronzo.
"Sai che ti dico? Vattene affanculo, sei un coglione"
Presi il mio cellulare e uscì di fretta dalla stanza sbattendo la porta.
Incominciai ad accelerare il passo quando mi accorsi che Justin mi stava senguendo.
Non sapevo dove andare, camminavo sempre più velocemente senza una meta quando ad un certo punto mi sentii afferrata per il polso. Rimasi ferma.
"Come mi hai chiamato prima?"
"Non ti è ancora chiaro? Ho detto che sei un coglione"
Mi girai verso di lui guardandolo.
"Non metterti contro di me, non ti conviene"
Cercai di liberarmi dalla sua presa ma lui era decisamente più forte di me.
"Lasciala stare Bieber"
Sentii una voce dietro di me, mi girai e vidi Ashton.
"È arrivato l'eroe, levati Irwin"
Disse Justin con tono arrogante.
Non conoscevo bene nessuno dei due, non sapevo cosa fare, cosa dire, non sapevo nulla. Rimasi ferma finchè Ashton non mi mise una mano sulla spalla spingendomi indietro.
"Non cambi mai vero Bieber?"
Non male come secondo giorno. Justin se ne andó a pugni stretti mentre Ashton si avvicinó a me.
"Tutto bene?"
Mi chiese.
"Si, c'è stato solo un piccolo scontro tra me e Justin"
"Perchè eri con lui?"
"È il mio compagno di stanza"
Dissi sospirando.
"Mi dispiace per te.. Stai attenta, se hai bisogno chiamai, questo è il mio numero"
Mi segnai il suo numero sul cellulare e lui segnó il mio.
Passammo la giornata insieme continuando a ridere e scherzare.

All of me. || Justin BieberWhere stories live. Discover now