25)Tutta colpa di quella stupida ciambella

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Un pentolone di gelosia ribolle dentro di me. Se non si leva le stacco le mani.

Mi costringo a levare lo sguardo e mi rivolgo nuovamente a Jackie. -Secondo me, semplicemente, non sa fare il suo lavoro. Quale razza di coach passa tutto il tempo attaccato al telefono?-

Sento dei passi avvicinarsi alle mie spalle. -Chi è bello non ha bisogno di altre qualità-

Mi volto per capire da chi provenga la nuova voce. Una chioma color fragola risponde alla mia domanda.

Cher. La cheerleader con cui Keagan è andato a letto pochi giorni fa... E sicuramente anche qualche altra volta.

-Ma tu che ne puoi sapere... - continua, inarcando un sopracciglio con fare maligno e puntando il suo sguardo sulla mia merenda.

Avery corre subito in mio soccorso. -Come ti permetti di parlare così a... -

Decido di bloccare la discussione sul nascere. Con certi individui non servono le parole per ragionare. Bisogna passare ai fatti.

Mi prende una voglia irrefrenabile di spiaccicare quel che resta della mia ciambella dritto sulla sua faccia.

I miei movimenti sono più veloci dei miei pensieri, quando mi rendo conto di aver già fatto ciò che avevo in mente senza neanche accorgermene.

All'improvviso nella palestra cala il silenzio. E tutti siamo attirati dalla faccia della cheerleader cattiva, con la bocca a forma di O e tutta la glassa che cola qua e là, sparsa ovunque.

Anche io mi porto le mani alla bocca, incredula delle mie stesse azioni.

-OK cosa sta succedendo qui?!- tuona Keagan, ritrovandosi in pochi secondi di fianco a noi.

-Alyssa Stonem, tu... - mi punta un dito al petto bruscamente, per poi sussurrare. -...me la pagherai.-

-Adesso basta. Cher, tu vatti a sciacquare la faccia e tu, Alyssa, smettila di tirare merende in faccia ai compagni e piuttosto inizia a comporre la tua squadra di pallavolo.-

Oh bene, ora mi tocca anche fare il capitano.

-Come?!- sbotta Cher su tutte le furie. -Keagan non le dai nemmeno una nota?-

-Sono il coach Keagan per te. E decido io come gestire le situazioni nella mia classe. Ora vai in bagno e datti una calmata.-

La cheerleader passa velocemente il suo sguardo tra noi due e poi esce dalla porta sbattendo i piedi.

Una quindicina di minuti dopo siamo nel pieno della partita e Cher mi lancia occhiate omicide dall'altra parte della rete.

Certo che attiro i guai come lo zucchero filato attira i bambini. Non riesco proprio a passare un giorno in tranquillità.

Adesso devo persino preoccuparmi di una probabile vendetta che mi aspetta a causa di quella stupida ciambella.

Maledetta me e la mia irrefrenabile voglia di dolci.

Nel frattempo la mia squadra è sotto di cinque punti, forse anche perché non riesco a concentrarmi sulla pallavolo a causa di questi pensieri che mi ronzano in testa.

Ma chi prendo in giro, sono così negata che non colpirei la palla neanche se fossi nel pieno delle mie facoltà, e cadesse con un moto perfetto proprio davanti a me.

-Ventiquattro a diciannove. Ultima per chi batte!- Annuncia l'arbitro, soffiando nel fischietto subito dopo.

A lanciare la palla è un ragazzo della squadra avversaria che, con un colpo secco, la fa finire nel nostro campo.

Kiss me or Kill me [COMPLETA] #Wattys2019Where stories live. Discover now