Frammenti: La Musica

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Non ho mai raccontato il mio incontro con la Musica.

Sì, lettera maiuscola. Perché merita tutta la mia "devozione" ed è grazie a Lei se sono riuscito a trovare le parole per scrivere.

Questo che state per leggere è una parte introduttiva che ho inserito nella mia tesina di maturità.


Solo. Meditavo. Lasciavo volteggiare i miei pensieri tra il vago e l'illusorio, come sempre nei momenti più vuoti della giornata, quando subentrò Lei, colei che di colpo ti fa sussultare l'anima, che come un brivido ti accarezza il corpo, che con la sua bellezza astratta ti fa invocare una sensazione di consistenza mai provata prima; una Lei che colmò un vuoto inspiegabilmente più ordinario che mai.

Non so come, non so grazie a chi o cosa, fatto sta che giunse a me provvidenziale, quasi fosse frutto d'un intervento divino.

E pian piano iniziò a contrastare il silenzio della mia esistenza.

Sì, proprio il silenzio.

Nell'ambiente che "cullava" la mia solitudine chi altri poteva accompagnarmi?

Stupendo, inimmaginabile, indelebile il ricordo del suo ingresso: non da star, come chiunque avrebbe potuto prevedere per una Lei di così gran valore, bensì un'entrata molto più soffusa e delicata, come se stesse chiedendo il permesso di accedere alle più oscure e remote cantine della mia vita.

Nota dopo nota il mio viso riprese la propria tonalità; battuta dopo battuta percepii nuovamente il battito del mio cuore andare a tempo; cominciai ad avvertire un qualcosa di straordinario in quell'ordinario, come un serpente che incantato dal suono di un flauto magico viene proiettato verso l'alto così il mio animo si tinse di tutti i colori dell'iride.

E fu allora che capii:

Lei, la Musica, ci salverà

tutti.


(2012)

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