C-cosa?....

"O si tratta di uno scherzo o di una cavolata inventata nei corridoi della scuola" affermò Mar frenetica
"Già, insomma perchè ritirarsi ora che mancano pochi mesi alla fine della scuola? E poi cambiare città? Di puntò in bianco?" sussurrò Daisy
"Non è possibile, perché non ha detto nulla?" Domandò Blaire sedendosi al suo posto per prendere il cellulare e chiamarla di sicuro
"Blaire, metti giù il cellulare" ordinò il professore facendo segno alla ragazza che obbedì sospirando "Ragazzi, nella vostra vita tutti voi vi troverete davanti innumerevoli bivi, magari vorreste restare fermi o tornare indietro, ma sta di fatto che sarete costretti tutti a scegliere una direzione. La scelta di Parker magari potrebbe richiedere l'allontanamento da voi che siete suoi amici, ma credo che abbia avuto una buona ragione, perciò ora è meglio se torniamo alla nostra lezione come se tutto fosse normale." Esclamò e iniziò a fare l'appello
Tutti erano scossi e incapaci di realizzare una simile notizia, durante l'ora Andrew restò in silenzio mentre Daisy assillò il professore sul voler andare dal preside per chiedere informazioni. Lucas e Cody si guardavano con fare strano mentre Blaire era sul punto di impazzire. Io volevo solo correre da lei per vedere come stava, ma sembrava essere impossibile. Trasferita? No, non ci credo.

Da quel martedì i giorni iniziarono a passare molto lentamente, quel pomeriggio ero passato a casa Parker e quando Jason venne ad aprirmi con fare triste mi aveva detto che Hol era andata da suo nonno in montagna e che forse sarebbe tornata prima della fine del mese. Le avrò lasciato più di cento messaggi e dozzine di chiamate dove a rispondermi fu solo la segreteria telefonica. Era scomparsa, nessuno aveva più sue notizie, Lucas sembrava molto giù di corda e da giorni ormai aveva una strana espressione in volto. Io ero davvero confuso, dov'era Hol? Perché sparire così? Che senso aveva?

"Ciao sono Hol e non ho alcuna voglia di parlare con te perciò non lasciare alcun messaggio dopo il bip, tanto ti ignorerò" riattaccai stringendo il telefono tra le mani mentre la rabbia mi ribolliva nelle vene come non mai
"Ancora nessuna risposta?" domandò Cody mentre si sedeva al tavolo da Coco's dove eravamo tutti
"Sembra sia stata inghiottita dalla terra" sbuffai incazzato
"Almeno ha cambiato la registrazione della segreteria telefonica" cercò di sdrammatizzare Andrew
"Questa non gliela perdono, come può sparire così senza dire nulla" si lamentò Blaire annegando la disperazione nel suo frullato

Il telefono di Lucas prese a vibrare e quando vide chi fosse sputò il frappè davanti a se bagnando Daisy che per poco non mi sfondò un timpano per lo strillo che lanciò
"È Holly" gridò Lucas rispondendo di tutta fretta
Il cuore iniziò a battermi veloce nel petto sfondando la gabbia toracica.
"Pronto" esclamò avvicinando il telefono all'orecchio
"Il vivavoce" gridò Margharet e Lucas obbedì
"Hol" piagnucolò Blaire
"Ciao ragazzi" sentimmo la sua voce dall'altro capo del telefono
Sembrava stanca.
"Che cazzo di morte hai fatto, brutta stronza" piagnucolò Blaire "Avresti dovuto avvisarci che andavi via"
"Lo so, chiedo scusa a tutti" sorrise  "Ho avuto dei problemi a casa e sono dovuta partire" esclamò poi
"Quando torni? Ci manchi" sussurrò Lucas
"Ciao Hol" gridò sorridente Daisy
"Ciao Daisy" rise di gusto Hol "Non so quando torno ma spero presto" sussurrò
"Si sente la tua mancanza" affermò Andrew
"Anche qui sai, c'è troppo silenzio senza di te" affermò divertita
"Non so più a chi rivolgere i miei dubbi sulla vita" rise Lincoln insieme hai ragazzi
"Non lo sopporto più io" sbuffò Blaire
"Mi dispiace ragazzi" esclamò Hol sincera

Qualcuno la chiamò e giuro che riconoscerei quella voce tra mille
"Hol, con chi sei?" domandò Cody che a quanto pare sembra aver riconosciuto la voce a differenza di tutti gli altri
"Scusate, ma devo andare. Mio nonno ha bisogno di una mano, prometto di rispondervi d'ora in poi" sorrise per poi staccare
"Ma come, tutto qui?" sbuffò Daisy
"Mi dispiace per la sua famiglia, chissà cos'è successo" sospirò Blaire
"Lasciamola stare per un po', sembrava stanca dalla voce, ne starà passando tante in montagna con suo nonno" forzò un sorriso Lin
"Quanto deve essere grave se l'hanno mandata lì?" pensò Lucas
Mi alzai dal tavolo attirando l'attenzione di tutti su di me
"Dove vai capitano?" domandò Foster
"Devo fare una cosa" lo liquidai per poi andare fuori dal locale
Raggiunsi la mia moto e mi appoggiai a essa mentre digitai il suo numero velocemente

In Another LifeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora