31. Ciscandra amerà distruggerti. Resterai imprigionato crollando.

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Due vecchie Lincoln Continental nere con le ruote dorate sgommano veloci sulla stradina sterrata.

Quando le due macchine inchiodano di fronte all'Hotel degli Inutilizzati, una grande nuvola di polvere si solleva oscurando i due veicoli.

Per un attimo tutto si immobilizza.

Il sole è altissimo in cielo.

Il silenzio assoluto.

«È arrivato», Ambra è al mio fianco per la prima volta dopo tanto tempo. Da quando abbiamo trovato Brian ci siamo a malapena rivolte la parola.

«È lui?», dico voltandomi verso la bionda. I capelli lunghi fino ai fianchi ondeggiano alieni. Le sue labbra sono così pallide che pare incredibile possano parlare.

La mia non è una vera domanda. So perfettamente chi c'è in quella macchina.

Sulle banderine, attaccate ai lati del cofano, svolazza il volto dell'Imperatore Pallido, cinereo e brillante come una stella invecchiata.

Quando vedo delle ombre muoversi all'interno dei veicoli il cuore si raggomitola nel petto. La paura mi accarezza il collo.

«Cerone sexy è qui?», Dalila mi appoggia una mano sulla spalla affiancandomi.

Osservo Brian sorpassare il nostro gruppetto e avanzare di qualche passo verso le auto. Guardo la magrezza impressionante del suo corpo stagliarsi nella luce accecante, i tatuaggi sbiaditi che scavano le braccia insieme alle cicatrici, i capelli corvini pieni di polvere.

Nasce in me una minuscola tenerezza, che galleggia però ancora a fatica in quel mare famelico che è la mia rabbia inspiegabile.

Lo sportello di un'auto sbatte sonoramente.

Sobbalzo sorpresa quando vedo Colpa e Rimorso scendere dalla prima auto. Non mi aspettavo di vederli ancora.

Le due figure indossano le stesse tute bizzarre da cartone animato che avevano tra i palazzi carbone, nel Distretto degli Antisociali. Entrambi stringono al petto le loro mitragliatrici color giallo limone e rosa caramella. Rimorso fa uno strano ghigno (forse vuole essere un sorriso) mostrando i suoi denti placcati d'oro. Colpa stringe al petto la sua arma con un'aria un po' spaesata, come se in realtà stesse abbracciando un peluche dopo un risveglio improvviso.

Poi sono le porte della seconda macchina a sbattere.

Una marcia nuziale, rovinata da un suono graffiato, inizia a propagarsi intorno a noi.

L'Imperatore Pallido scende dalla seconda auto con una calma così lucente che lo stomaco mi si aggroviglia confuso.

Ora indossa un completo di seta color sangue. Un velo da sposa rosso nasconde il viso allungato. I piedi sono coperti da enormi anfibi con la punta in acciaio e un tacco molto spesso che lo rendono ancora più alto di come lo ricordavo.

«Cristo sulle Furie, sarà anche un assassino, ma che stile!», esclama Dalila.

Le parole della drag queen mi sfiorano a malapena mentre l'imperatore avanza nella mia direzione con una lentezza quasi esasperante.

Le mani bianche stringono allo stomaco un mazzo di rose quasi sfiorite, e lo fanno così violentemente, che per un attimo pare che l'uomo sia stato trafitto dai fiori stessi.

Dietro di lui il visino ovale di Agata emana una luminescenza strana, come una lampadina quasi rotta.

La bambina cannibale sorregge con grazia il velo da sposa che si allunga dietro alla schiena del terapeuta.

Ciscandra - Personality Disorders  || 2° LibroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora