Part 12

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Luke's point of view

Era stato orribile. Quella donna era una creatura orribile, le sue arpie mi avevano rinchiuso in una lurida gabbia e bloccato le mani con manette anti poteri. Non mi aspettavo le avessero, infondo in quel posto non c'era quasi niente. Diana era venuta personalmente a farmi visita dopo che i suoi mostri mi ebbero rinchiuso e mi aveva costretto a bere un liquido strano e decisamente disgustoso. Era rimasta per qualche secondo a fissarmi, poi era andata via con un sorrisetto soddisfatto sulle labbra ma senza dire nulla. Non l'avevo ancora detto a Michael, anche perché non credevo che fosse una cosa importante. Attraverso un portale, tornammo finalmente a casa, mettendo fine a quell'incubo durato fin troppo. L'unica cosa che non capivo era perché mi avesse lasciato andare così in fretta, perché rapirmi allora? Inoltre, volevo scoprire cosa mi aveva fatto bere e l'unico modo per farlo era parlare con i nostri presidi, anche perché non sarei andato in Paradiso da Dio senza permesso. Non mi piaceva infrangere le regole. Per questo, tornati a scuola, dissi subito ai miei amici che volevo parlare con Miss. Yavin e Mr. Halsword. Non se lo fecero ripetere due volte, mi accompagnarono subito nel loro ufficio.

-Luke, è bello vedere che tu stia bene- Sorrise l'angelo di fronte a me, sorridendomi. Ricambiai timidamente, iniziando a mordermi il labbro a causa del nervosismo.

-È successa una cosa lí giù che credo io debba dirvi- Iniziai, facendo subito incuriosire tutti i presenti.

-Diana mi ha fatto bere una strana pozione, era maledettamente salata ed era disgustosa, non vi so descrivere esattamente il gusto che aveva perché l'ho buttata giù immediatamente e ho sputato a terra subito dopo, ma era di colore lilla e ho intravisto un petalo a forma di cuore sulla superficie che galleggiava nel liquido- Spiegai, alzando le spalle. Vidi Miss. Yavin sgranare gli occhi e spostare lo sguardo sull'uomo accanto a sé, altrettanto scioccato.

-Pensi quello che penso io, Harry?- Disse la donna, facendolo annuire.

-Non ci sono dubbi Ursula, sta cercando i due prescelti-

-Emh.. Potete spiegare anche a noi?- Sentii dire da Calum, sembrava confuso. Beh, chi non lo era?
I due adulti ci guardarono e Mr. Halsword riprese a parlare.

-La pozione che ti ha fatto bere contiene i petali di un fiore chiamato Fiore Della Verità. Esso mostra il vero aspetto della persona che lo mangia o che beve un qualsiasi liquido che lo contiene, è conosciuto per i suoi bellissimi petali a forma di cuore e veniva usato anni fa per scoprire la vera identità dei mostri mutaforma, prima che gli ultimi esemplari venissero rinchiusi in uno dei gironi dell'Inferno. Non so come Diana sia riuscita ad ottenere quel fiore, ne esistono davvero pochi. Cos'è successo dopo che l'hai bevuto?- Il preside si passò le mani sul viso stanco, in attesa di una mia risposta.

-Nulla, è rimasta a guardarmi e poi se n'è andata- Mi dispiaceva non poter essere utile, ma era tutto quello che era successo e non avrebbe senso raccontare bugie.

-Okay, ho io la soluzione- Esordí Miss. Yavin, aprendo uno dei cassetti della scrivania. La sentimmo trafficare con qualcosa, prima che posasse un barattolo sulla scrivania, contenente due petali a forma di cuore, lo stesso tipo di petali che conteneva la pozione che Diana mi aveva fatto bere.

-Un momento, quelli sono i petali del fiore della verità?- Chiese Ashton, indicando il contenitore sulla scrivania. La preside annuí, aprendolo e tirando fuori uno dei petali. Allungò la mano verso di me, incitandomi a prenderlo.

-Mangialo- Mi ordinò, facendomi inarcare un sopracciglio a causa della confusione. Tuttavia, lo presi tra le mani e lo addentai senza fare ulteriori domande. Era salato, aveva lo stesso ed identico sapore della pozione che avevo bevuto. Chi poteva dimenticare un sapore così schifoso? Mi trattenni dallo sputarlo sul pavimento e lo mangiai subito, strizzando gli occhi a causa del disgusto. Sentivo gli sguardi di tutti addosso, ma aprii gli occhi solo dopo qualche secondo. I due presidi di fronte a me si portarono le mani alla bocca, gli occhi pieni di stupore. Io li guardavo confusi, non riuscendo a capire. Per questo, mi voltai verso i miei amici, i quali sgranarono gli occhi non appena videro il mio viso.

-Luke.. I tuoi occhi- Sussurrò Michael, rendendomi ancora più confuso di quanto già non fossi. Mi avvicinai frettolosamente alla finestra dell'ufficio, osservando il mio riflesso nel vetro. Ciò che vidi mi lasciò senza fiato. I miei occhi erano dorati, non erano mai stati così prima di quel momento.

-È lui, è l'angelo prescelto- Le parole del preside mi colpirono direttamente al cuore, come se qualcuno mi avesse appena accoltellato. Io, l'angelo prescelto? In realtà, speravo che fosse tutto un sogno, perché io non volevo esserlo. Vidi gli occhi ritornare normali dopo pochi secondi e quasi sospirai sollevato nel vedere l'azzurro colorare nuovamente le mie iridi. Mi girai verso i presenti, indeciso su cosa dire o fare.

-Luke, non devi baciare nessun demone, per nessuna ragione al mondo. Non sappiamo chi sia il demone supremo, non possiamo rischiare e lo sai- Annuii a ciò che disse Miss. Yavin, con uno sguardo triste. C'era un motivo, ovviamente. E quel motivo era Michael, il ragazzo che guardai con occhi pieni di lacrime. Lui sembrava triste quanto me, infatti mantenne il contatto visivo solo per pochi istanti.

-Beh, visto che il prescelto è Luke..- Mi voltai verso Calum appena in tempo per vederlo prendere il viso di Ashton tra le mani e poggiare le labbra sulle sue. Schiusi le labbra scioccato, non essendo a conoscenza del fatto che gli piacesse il riccio. Egli non sembrava affatto dispiaciuto di quel suo gesto, dato che ricambiò immediatamente il bacio e lo prese dai fianchi per attirarlo di più a sé.

-Cristo, volevo farlo dal primo giorno in cui ti ho visto- Sentii dire dal demone mentre sulle sue labbra comparve un sorriso felice e rilassato. Io e Michael invece ci guardammo nuovamente, ma non ebbi il tempo di dire niente, poiché il tinto uscì in fretta dall'ufficio, sbattendo la porta. Sospirai affranto, trattenendomi dallo scoppiare a piangere.

Michael's point of view

Due settimane.
Erano due settimane che non parlavo con Luke.
Lo evitavo come la peste, gli unici momenti in cui lo vedevo era quando avevo a che fare con il nostro protetto, per il resto nulla. La verità era che io mi ero affezionato a lui, gli volevo bene e forse sotto sotto mi piaceva, ma non l'avrei ammesso ad anima viva. Il fatto che Luke fosse l'angelo prescelto mi metteva ansia. Intraprendere un certo tipo di rapporto con lui sarebbe stato troppo rischioso. Insomma, se fossi stato io il demone supremo? Non volevo liberare Diana per nessuna ragione al mondo. Calum ed Ashton invece, dopo essersi baciati davanti ai nostri presidi, erano stati richiamati rispettivamente in Paradiso e all'Inferno e per poco non hanno perso le loro ali e i loro poteri. Sia Dio che Lucifero sono stati informati appena in tempo del fatto che si conoscesse ormai l'identità dell'angelo prescelto e che non c'era alcun pericolo, poiché quest'ultimo aveva giurato che non avrebbe baciato nessun demone. Dato ciò, la regola venne definitivamente abolita, tutti gli angeli ed i demoni sono liberi di relazionarsi con chi gli pare. Ovviamente, tutti tranne Luke. Stavo male per lui effettivamente, dato che non poteva baciare nessuna creatura oscura se non si fosse venuta a sapere l'identitá del demone supremo.
Il problema era che forse lui non aveva neanche tutta questa voglia di baciare un demone, ma io si, cazzo se lo volevo.
Volevo baciare Luke Hemmings.
C'era solo un modo per sapere se fossi davvero io il demone supremo. Mangiare un petalo del fiore della verità.
E sapevo anche dove trovarlo.
Sapevo che se avessero scoperto che l'avevo mangiato io non me l'avrebbero fatta passare liscia, ma ne valeva la pena.
Per Luke.

Perfectly WrongWhere stories live. Discover now