Capitolo 10

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Gli inverni a villa Malfoy erano insolitamente gelidi, la neve era presente ogni anno, e le sottili mura che contornavano l'inquietante dimora non riuscivano a contrastare quel gelo artico. Talvolta Narcissa Malfoy decorava la casa con flebili ramoscelli di biancospino sulla parte alta di ogni porta, perchè a detta sua l'aroma floreale che si sprigionava in casa poteva rimandare a un remoto ricordo di primavera, e confortare gli abitanti della villa in quel freddo impenetrabile.
Il piccolo Draco adorava quel profumo, e spesso catturava quei ramoscelli per comprimerli tra le pagine dei suoi libri preferiti, in modo che l'aroma si diffondesse e perpetuasse ogni volta che decideva di sfogliarli, il che avveniva molto spesso; Lucius e Narcissa erano genitori noncuranti, così arroccati nelle loro apparenze che persino il figlio adorato ne rappresentava una proiezione, un semplice strumento di ritorno alla gloria passata, e lo lasciavano appassire in un angolo senza mostragli affetto, finchè la sua anima non fosse stata così corrosa da poterlo finalmente trattare come loro pari.
I Malfoy lo vedevano già come il pupillo, lo stemma necessario per riportare in alto il nome della famiglia, e perché ció potesse avvenire ( prima di un potenziale ed inevitabile ritorno del Signore Oscuro ) dovevano indirizzarlo nelle "giuste" scelte, che non includevano l'affetto, l'amore o qualsiasi tipo di sentimento che non fosse il disprezzo per ció che non era come loro.
Mai lo avevano abbracciato, mai lo avevano guardato con occhi teneri, mai gli avevano concesso di giocare con i bambini figli di mezzosangue quando suo padre era al Ministero; Draco si sentiva schiacciato, compresso, come quei fiori che metteva nelle pagine dei suoi libri, e che poco a poco perdevano il loro profumo tra parole di inchiostro.
Una caratteristica che lo aveva sempre distinto dal resto della famiglia era stato l'interesse per i libri, ma come diceva suo padre "gli uomini di potere non hanno bisogno di cultura, sono loro a costruirla", e il piccolo Draco, seppur silenziosamente, non era d'accordo.
I libri babbani sequestrati al Ministero erano diventati l'unico rifugio durante le ore ad aspettare il papà fuori dal suo ufficio, e gli autori con i nomi più bizzarri erano ormai parte della sua formazione: Shakespeare, Marlowe, Chaucher, Milton, Bacon, Shelley
erano solo alcuni dei nomi che il piccolo Draco portava nel cuore, così profondi e descrittivi di una realtá distante anni luce da lui che non poteva non esaltarli come strumento di fuga dalla vita quotidiana.
"I wandered lonely as a cloud" si ripeteva il ragazzino, che si sentiva così oppresso e circondato da coloro che avrebbero dovuto amarlo con il loro soffocante eppure inesistente affetto, eppure così solo.
"I wandered lonely as a cloud" ripeteva fra sè e sè quando fra le strade di Londra il cielo plumbeo gli faceva da tetto e guardava le mani degli innamorati incrociarsi, gli abbracci sofferti, le carezze date con gratitudine.
"I wandered lonely as a cloud" diceva prima di addormentarsi, e si chiedeva se dopo essersi sentito così tanto solo, sarebbe mai potuto essere anche libero come una nuvola.

SPAZIO AUTRICE:
Ciao amici!
Sono ancora io, quella vergognosa autrice che due anni fa ha iniziato questa storia, senza sapere come sarebbe andata a finire e se avrebbe mai potuto continuarla.
Sono cambiate un pó di cose in questi due anni,  e ne sono successe così tante nel mezzo che sarebbe difficile spiegarmi, per cui inizio con il dire che mi spiace aver lasciato incompleta questa storia che mi stavo proprio divertendo a scrivere.
Vi basti sapere che nel frattempo mi sono maturata e ho iniziato il mio primo anno di università, ho subito un pó di disagi nella vita privata e non mi divertiva più come prima mettermi seduta a scrivere nel mio angolino, avevo la testa troppo affollata e dovevo fare un pó di ordine.
Oggi peró, ho ripreso in mano il libro dei Doni della morte, ho letto qualche riga e ho ricordato di aver lasciato qui un lavoro incompleto. Spero che la storia vi piaccia abbastanza da sopportarmi anche in questo disagio continuo, e spero che possiate interessarvi agli intrighi a cui sto pensando ( ho avuto due anni per prepararmeli, cacchiarello! )
Io continueró ( salvo imprevisti ) e spero che anche voi possiate continuare con me quest'avventura.
Un bacione, grazie della pazienza.
xx

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⏰ Last updated: Aug 22, 2018 ⏰

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