Blind Date

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Taehyung era seduto su una sedia dorata, al centro esatto del cartellone bianco usato come sfondo dallo studio fotografico in cui stava posando per la nuova campagna di abbigliamento di Gucci.
Ai piedi portava le scarpe dell'ultima collezione, completamente nere e costellate da qualche borchia qui e là, e le gambe, divaricate a i lati della sedia, erano fasciate da degli aderenti pantaloni neri dal morbido materiale.
I gomiti, lasciati scoperti dalla stupenda camicia larga bianco e oro che gli cingeva il petto, erano appoggiati alle ginocchia e le mani erano congiunte davanti al suo volto, donandogli così un'aria più autoritaria e misteriosa.
Infine, il volto era leggermente truccato e contornato dai lunghi orecchini, mentre i capelli grigi erano spostati leggermente all'indietro.

«Perché non facciamo un po' di pausa?», domandò Bogum, il suo manager, dopo averlo visto provato dalla lunga giornata di shooting. Si avvicinò al modello, con una bottiglietta di acqua fresca nella mano, per poi porgergliela una volta che Taehyung fu tornato accanto a lui.

«Tae, ci stai ancora pensando?», domandò preoccupato il manager, vedendo come il ragazzo avesse subito recuperato il cellulare alla disperata ricerca di sapere se qualcuno gli avesse scritto, ma la delusione si era presentata quasi subito, non trovando il fatidico nome tra le varie notifiche.

Taehyung sospirò ed alzò lo sguardo in direzione del maggiore, un velo di tristezza nei suoi occhi, che già da un paio di settimane non accennava ad andarsene.
Bogum si inginocchiò tra le sue gambe, appoggiandogli le mani sulle spalle, per poi dirgli l'unica cosa che pensava riguardo a tutta quella situazione «Lui non ti merita, quindi perché non provi ad iscriverti ad un incontro al buio, magari trovi qualcuno che possa distogliere la tua mente da Kai anche solo per una sera...»

Taehyung osservò per qualche secondo il maggiore, ponderando per bene sulle parole che aveva pronunciato e che in fondo pensava anche lui.

«Potrei, ma non ho voglia di mettermi a cercare un posto che faccia quel genere di cose...», rispose svogliatamente il grigio cenere, lasciandosi andare sullo schienale del piccolo divanetto dello studio.

«Io ne conosco uno, basta che ti iscrivi online!», disse il manager sorridendogli, contento che avesse accettato almeno a provare ad uscire con qualcuno.

«Okay, sta sera mi iscrivo, ma non aspettarti nulla», rispose il minore, rialzandosi in piedi e tornando sul set, non prima di aver abbracciato Bogum per tutto il supporto morale che gli stava dando, nonostante fosse solo il suo manager.

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«Allora, non ci serve altro?», domandò BamBam.

«No, abbiamo tutto! Eeee confermato!», disse Yugyeom una volta premuto invio ed aver spedito il modulo di iscrizione fatto online.

«Cosa è confermato?», chiese Jungkook appoggiando la sua tracolla accanto all'unica sedia vuota, posta davanti al tavolino dove gli altri due ragazzi erano seduti.

«Niente! Solo una piccola cosa...», rispose BamBam imbarazzato e grattandosi la nuca con fare involontario. Con tutti i momenti in cui il ragazzo dai capelli color anguria sarebbe potuto arrivare, doveva decidere proprio quello?

«Che cosa mi state nascondend-...», stava per chiede Jungkook, quando venne improvvisamente bloccato da una notifica arrivata sul suo cellulare. Il ragazzo recuperò velocemente il dispositivo per vedere di cosa si trattasse e sbiancò in volto nel giro di pochi secondi.

Dopodiché alzò lo sguardo con fare omicida nella direzione della coppietta che aveva davanti, i quali avevano cominciato a stringersi tra loro, nella vana speranza di riuscire a proteggersi a vicenda dalla furia che si stava per scagliare su di loro.