21. Andare avanti

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Yoongi era occupato a giocare con i fili d'erba, facendoli arrotolare intorno al suo dito, per poi farli tornare nella posizione originale.

Aveva deciso di prendere i suoi spazi quando sua mamma era nuovamente scomparsa. Quel giorno aveva scoperto un sacco di cose di cui ancora non riusciva a capacitarsi.

Appoggiò la testa sul tronco d'albero, per poi respirare a pieni polmoni l'aria pura e pulita di quel luogo. Non si era mai goduto il mondo, dato che aveva sempre preferito isolarsi, stare chiuso nella sua stanza oppure allenarsi. Tutto per diventare più forte ed indipendente. Così da non rimanere ferito nelle battaglie e non legarsi a qualcuno, per poi soffrire quando sarebbe arrivata la sua ora.

Il legame con qualcuno era tanto meraviglioso quanto subdolo, poiché alla fine si soffriva per colpa di uno dei due.

Però fallì nel suo intento quando conobbe Jimin. Si innamorò di quel ragazzino con i capelli sempre diversi ed il viso da angelo.

"Amore."  Yoongi alzò lo sguardo e squadrò il biondino di fronte a lui. Gli prese la mano e lo fece sedere sulle sue gambe. Jimin gli circondò il collo con le braccia e gli diede un bacio sulla guancia.

"Jimin, non so cosa pensare." Sussurrò il corvino e accarezzò la schiena del fidanzato. Gli serviva la sua presenza per stare bene. "Mia madre si é fatta viva dopo anni e ho scoperto così tante cose."

Jimin gli rivolse un piccolo sorriso e gli fece alzare la testa. Unì le loro labbra in un dolce bacio e gli accarezzò le guance.

"Sei confuso, amore. Non farti abbattere da questo. Ora hai scoperto la verità e finalmente puoi andare avanti con la tua vita."  Gli sorrise e Yoongi non rispose. Dopo qualche secondo si alzò, tenendo in braccio il suo fidanzato.

"Ragazzi." Si avvicinò al resto dei componenti del branco. "Ormai il sole è sorto. Che ne dite di andare da Deucalion ed aprirgli il culo?"

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"Non so dove siano andati quei due. Personalmente non avrei mai chiesto in cambio quel omega maschio, ma il suo odore mi aveva ipnotizzato." Disse Deucalion con il suo solito tono calmo. Alla fine aveva fatto entrare solamente tre di loro che erano finiti per essere Sihyeon, Yoongi e Seokjin.

Per adesso avevano saputo solo che Jeongguk e Taehyung erano, chissà dove, nel bosco.

Wow Deucalion. Ci hai aperto un mondo. Come se non lo sapessimo già! Pensò Sihyeon, facendo roteare gli occhi. La preoccupazione la stava mangiando viva.

"E cosa avresti chiesto se Taehyung non fosse stato in calore?" Chiese Jin e l'alfa si strofinò la mano sotto il mento, pensieroso.

"Niente di che. Il vostro aiuto in future battaglie ed alcune risorse. Gli animali da cacciare iniziano a scarseggiare ormai." Si alzò dalla poltrona, per poi avviarsi verso un mobiletto degli alcolici e versare del whisky in un bicchiere di vetro "Volete?"

Tutti e tre rifiutarono con un gesto della mano e seguirono i suoi passi con lo sguardo, mentre tornava da loro.

"Sapete? Un'alleanza tra il mio branco, ovvero quello più potente nella categoria alfa, insieme a quello di Jeongguk. Saremmo una squadra micidiale!" Esclamò euforico e per tutta la conversazione Sihyeon ascoltò il battito del suo cuore. Questo fu sempre calmo e costante. Era sincero oppure solo un bravo bugiardo?

"Perchè ci dovremmo fidare di te?" Chiese e Deucalion posò lo sguardo su di lei e sorrise.

"Perchè non avete alternative, mia cara e dolce Kim " La guardò dalla testa ai piedi e ride. "Anche se credo che dovrei chiamarti in un altro modo."

Che diavolo sta blaterando questo squilibrato?

"Oh ti ho messa in confusione? Scusa, ma è la verità. Io non te la dirò ovviamente, ma se vuoi saperla raggiungi la cima di questa montagna".

Sihyeon rimase confusa da quelle parole e decise di uscire per prendere dell'aria. Avvertì gli altri due e poi uscì dalla porta sul retro e si appoggiò al muro della casa

"Anche se credo di doverti chiamarti in un altro modo"

Appoggio la schiena contro un albero, iniziando lentamente a scivolare verso le radici e sospirò quando raggiunse il terreno.

"Lo so. È la mia adorata bimba dopotutto.
Jae. Tu stai per morire ed io pure. Lasciala ai Kim, ti prego."

"Jeong. Prenditi cura di mia figlia. Trattala come se fosse la tua e non dirle mai di non essere davvero una Kim."

E finalmente Sihyeon unì tutti i pezzi del puzzle. Aveva ucciso sua madre biologica senza volerlo ed il vero padre, ormai sul punto di morte, aveva deciso di darla ai genitori di Taehyung.

Ma quindi chi era lei veramente? Se non era una Kim? Doveva trovare delle risposte e per farlo doveva andare alla vetta della montagna.

Aprì il suo zainetto, prendendo carta e penna. Non voleva lasciare Tae, Hoseok e gli altri in quel modo, ma aveva bisogno di risposte.

Lasciò il foglio sulla porta della casa di Deucalion, per poi trasformarsi e correre nel bosco.




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