- Highway to hell-

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[Un'attimo di pazienza]
La chiama Pixie perché questo è il soprannome che le diede da piccoli. Inoltre la discoteca immaginatela come un grande magazzino che è stato allestito apposta (per questo ho scritto asfalto). Detto ciò buona lettura.

Four days later

- Pixie preparati stasera andiamo in discoteca-
- Come scusa? Nonono...io non sono ancora ... !- per poco non mi affogai col mio caffè.
- È fuori discussione. Stasera io e te discoteca. - stavamo passeggiando per il parco. Lui con un berretto basso sugli occhi per evitare inutile scompiglio.

Misi il broncio. Oli scoppiò a ridere. Si avvicinò a me e mise un braccio attorno le mie spalle.
- Avanti McGroove, lasciati andare una volta tanto. Vuoi davvero sprecare la tua età stando chiusa in casa? - mi fece gli occhi dolci. - Ci divertiremo vedrai- aggiunse attorcigliarsi una mia ciocca attorno al dito.
Lo guardai di sottecchi e non potei fare a meno di sorridere.
- Eh va bene - dissi alzando le mani in segno di resa - Vada per la discoteca-.

Gonna di jeans nera, t-shirt dei 'Falling in Reverse' e All Stars basse. Mi guardai allo specchio,la gonna mi accentuava i fianchi e la maglietta leggermente oversize mi faceva sembrare più minuta. Scesi di sotto dove mi aspettavano Sykes e Mag. Lui con i soliti jeans strappati e una canotta dei 'Nirvana', mi chiesi come ho fatto a resistergli per tutto il tempo; lei con pantaloncini a vita alta e un top a canotta il cui decoltè accentuava il suo seno prosperoso.

- Sei uno schianto Lils lasciatelo dire- esclamò la mia amica vedendomi.
- Mai quanto te tesoro- le feci l'occhiolino.
Oliver non disse nulla, si avvicinò e mi tolse i ferretti con cui avevo raccolto uno chignon. I miei capelli lunghi fin quasi alla vita mi ricaddero sulle spalle in una cascata biondo-verde.
- Sei bellissima- sussurrò prima di allontanarsi verso la porta.

00.22
Decibel esagerati, luci accecanti, puzza di fumo,alcool e sudore. Tanti corpi in movimento, canti in coro. L'asfalto vibrava sotto ai piedi. Un paio di coktail e quella musica bastavano per stordirmi. Sentivo il corpo vibrare con la musica che rimbombava nelle orecchie.

All'inizio ero un po'tesa. Me ne stavo al bancone del bar ad osservare quei due divertirsi. Poi trascinarono nella mischia anche me.

Mi ero finalmente lasciata andare e mi sentivo quasi libera, leggera, allegra. Un ragazzo biondo con la sigaretta ballava poco lontano, poi si spostò proprio davanti a me. Si girava attorno probabilmente cercando di rimorchiare e troppo spesso il suo sguardo si fermava su di me.

Ballai per un po'con Mag come sempre. Oli ballava accanto. Non poche ragazze cercavano di attaccare bottone con lui,ma lui non sembrava farci caso. Fino a quando girandomi nuovamente non notai una ragazza ,con quello che più che una gonna sembrava un copri mutanda, strusciarli addosso. Un misto di rabbia e gelosia mi montò dentro.

Senza pensarci mi avvicinai ondeggiando al biondino ancora appostato lì vicino e gli misi una mano sulla spalla continuando a ballare. Lui  mi afferrò i fianchi e prese a muoversi ondeggiando il bacino e facendolo scontrare col mio. La cosa, per quanto non mi desse fastidio, non mi concedeva nessun piacere. Puzzava fortemente di alcool. Quando la sua mano scese fino alla mia natica strizzandola, decisi che avevo sopportato abbastanza. Mi allontanai bruscamente lasciandoli una bella cinquina sulla faccia. Si allontanò quasi offeso, non mi importava.

Mi guardai attorno.  Erano  le due e il 70% dei ragazzi maschi era ormai senza maglietta. Eh.... bhè, per un adolescente con gli ormoni a palla è uno spettacolo piuttosto soddisfacente contando che la maggior parte era dotata di un bel fisico. Quando mi girai finii addosso ad Oliver.

- Cosa ci facevi con quel tizio?- chiese bruscamente con un espressione che non riuscii a decifrare. Lasciava trapelare rabbia e gelosia.
- E tu cosa ci facevi con quella troietta?- risposi con lo stesso tono.
- Ha iniziato lei a venirmi addosso, io cercavo di allontanarmi. Tu inv...-
- Non sono affari tuoi quello che faccio coi ragazzi! Cosa sei mio padre per dirmi quello che devo fare?!-
Lui non rispose. Si morse un labbro aggrottando le sopracciglia.
- Rispondimi! Cos'è ora sei geloso Sykes? Mi vuoi dire perché fai così?!- avevo perso la pazienza.
- Perché sei bellissima cazzo- disse dopo un ulteriore momento di esitazuone, puntando i suoi occhi ambrati nei miei.

Mi prese per la vita e mi tirò a sé facendo scontrare le nostre labbra. Quel bacio leggero si trasformò in uno lento e passionale. Gli accarezzavo i capelli, mentre le sue mani vagavano sulla mi schiena provocandomi brividi. Le nostre lingue danzavano insieme mentre tutto intorno sembrava in slou-motion.

Sleepwalking  • Oliver SykesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora