Capitolo 8

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Mi hai chiesto di uscire due mesi dopo il nostro primo bacio.

Ricordo che avevo appena finito una sessioni di allenamento quando ti presentasti da me, con il volto completamente rosso e le mani tremanti che giocavano nervosamente con il bordo della  maglietta (La mia, di maglietta. Ormai indossavi solo quelle).

Ti ho guardato interrogativo mentre tu distoglievi lo sguardo dal mio petto.

"P-potresti rimetterti quella?"

Hai indicato la mia maglietta, che tenevo stretto fra le mani perchè faceva davvero troppo caldo per indossarne una, ed io ho fatto come hai detto, ridacchiando per le tue guance rosse.

Finalmente vestito, hai posato il tuo sguardo nel mio.
Eri nervoso, ma non ne capivo ancora il motivo.

"Em... Keith?"

Ho sorriso per quel tuo atteggiamento tanto adorabile. Ed in quel momento mi sono chiesto come potesse una persona come te, che dopo due mesi di relazione continuava a flirtare imperterrito con ogni ragazza -aliena e non- che incontrassimo (cosa che provocò non poche lamentele da parte mia) arrossire come un dodicenne alla sua prima cotta quando stavamo insieme.

Era come se, in mia presenza, il tuo essere tanto sicuro di te iniziasse a vacillare.

Con me non hai mai avuto paura di mostrarti per quello che sei.
Sapevi bene che per conquistarmi non avevi bisogno di indossare la tua aria spavalda e sicura di te.

Perchè mi sono innamorato di te, delle tue risate genuine e dei tuoi occhi profondi, delle tue guance che arrossivano quando qualcuno ti faceva un complimento e delle occhiate furtive che mi lasciavi, quando pensavi di non essere visto da nessuno.  (E quando te lo facevo notare, guardandomi a tua volta, tu distoglievi lo sguardo in fretta facendo finta di nulla).

Ed ogni volta che ti toccavo, che posavo le tue labbra sulle mie tu arrossivi come fosse stata la prima volta.
Ed io ogni volta ti rassicuravo e ti tiravo a me un pò più vicino, ridendo per il tuo imbarazzo ed innamorandoti di te ogni volta un pò di più.

"Vorrestiuscireconme?"

Hai pronunciato le parole talmente velocemente che non capii appieno il senso della frase.

"Cosa?"

Hai preso un grosso respiro e mi hai guardato negli occhi pronunciando la frase ancora una volta, ma con più calma.

"Vorresti uscire con me? Per un appuntamento?"

Sono scoppiato a ridere sotto il tuo sguardo scioccato ed un pò offeso.

"Non prenderti gioco di me! Cos'è che ti diverte tanto?"

Hai incrociato le braccia al petto, mentre io mi asciugavo le lacrime come meglio potevo.

"Scusami, non volevo ridere di te. E solo che... davvero, Lance? Eri così nervoso perchè dovevi chiedermi un semplice appuntamento? Sembravi sul punto di morire!"

"Hey, sarebbe il nostro primo appuntamento ufficiale! Scusami tanto se sono un tantino nervoso."

"Lance, tesoro, passiamo praticamente tutto il nostro tempo libero insieme. Dormiamo nello stesso letto da quasi un mese, usi le mie maglie come pigiama e non sei assolutamente autorizzare ad uscire con qualcuno che non sia io -nonostante tu ci abbia provato, ammettilo-. Credevi davvero che la nostra relazione avesse bisogno di un appuntamento per essere ufficiale?"

Non hai risposto, così mi sono limitato a sospirare e stringerti fra le mie braccia, mentre tutto il tuo nervosismo scivolava via e stavi iniziando a ridere di gusto contro la mia spalla.

"...sono pessimo come fidanzato, vero?" Mi hai chiesto fra le risate, ed io ti ho annuito.

"Assolutamente. Ma sarei comunque felice di venire ad un appuntamento con te, tesoro."

Tu hai preso il mio volto fra le mani e, semplicemente, mi hai baciato.

***

Voglio chiederti un altro appuntamento, Lance.
Uno di quelli che non potrai dimenticare tanto facilmente.

Ricordi quando mesi fa, passando dalla vetrina di quel negozio, i tuoi occhi si illuminarono alla vista di quegli anelli?

Allora ti ho sorriso, e baciandoti la guancia ti ho assicurato che quelli sarebbero stati gli anelli con i quali ti avrei chiesto di sposarmi.

Ho comprato quegli anelli il giorno stesso perchè avrei tanto voluto chiederti sposarti ma alla fine, forse preso dal timore di un tuo rifiuto, non l'ho mai fatto.

Ti prego, Lance.
Ti prego apri gli occhi.

Allura continua a dirmi che lei non può fare più nulla, e che adesso dipende tutto da te.

Apri gli occhi e la prima cosa che farò, non appena ti sarai svegliato, sarà chiederti di sposarti.

Quindi apri gli occhi, ti prego.

Anche se sono solo io e non ho altro da offrirti, se non il mio amore.

Anche se non ho potuto organizzarti la proposta romantica che tanto avresti voluto, in quel ristorantino italiano in riva al mare che tanto ti piace, con la luce della luna ad illuminarci ed un mazzo di rose rosse da offrirti.

Apri gli occhi Lance, fallo per me.

E dimmi di sì nonostante tutto.

Forever and Always -KlanceWhere stories live. Discover now