Capitolo 7

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La prima volta che mi hai baciato, è stata anche la prima volta in cui ho pensato di morire sul serio.

Avevo rischiato la vita già in molteplici occasioni, ma quando le tue labbra si posarono sulle mie, temetti davvero che il mio cuore avrebbe smesso di battere da un momento all'altro.

Dopo anni di lotta, la guerra era finita.
Ed erano tutti troppo presi nel festeggiare per notare che mancavo all'appello.
Tutti tranne te.

Ero stordito dopo l'attacco finale e respiravo a malapena, ancora rifugiato nel mio leone quando ti sentii chiamare il mio nome a gran voce.

Ho provato a risponderti, per poterti dire che stavo bene, -più o meno- ma dalla mia bocca non uscì neanche un suono.

Quando Shiro mi trovò, qualche minuto dopo, Allura ha dichiarato che ero un pò ammaccato, ma ancora in ottime condizioni.

Non potrò mai scordare lo sguardo pieno di rabbia che mi hai rivolto in quel momento, e sebbene mi reggessi in piedi a stento e sentivo dolore ogni qual volta respirassi, tu non ti sei fatto scrupoli nello spintonarmi e bloccarmi per il colletto dell'armatura.

"Tu, razza di idiota... come hai potuto fare una cosa simile?!"

Piangevi, ed io capii che ti stavi riferendo all'attacco che io personalmente avevo scagliato per porre fine alla battaglia.
(A conti fatti, ammetto che non è stata la mossa più intelligente che abbia mai fatto.)

Fu un pò una sorpresa per me capire che ti stavi preoccupando a tal punto per me.
Non sono riuscito ad essere davvero intimorito dal tuo tono di voce, ero troppo preso ad osservare la vicinanza fra i nostri corpi.

"Potevi morire, Keith! Hai idea di quanto irresponsabile sia stato fare quella mossa da parte tua? Non provare mai più a fare una cosa simile, capito? Io..."
la tua voce venne scossa da un singhiozzo.
"...io non potrei vivere senza di te, Keith. Lo capisci questo?"

E mi baciasti.

L'impatto con le tue labbra fu duro e morbido allo stesso tempo.
Sentivo ancora dolore in ogni parte del mio corpo ma la morbidezza delle tue labbra bastò perchè non pensassi altro che Lance Lance Lance.

E tu mi baciavi e mi stringevi ed io riuscivo solo a pensare al diavolo il dolore! Perchè tu eri lì e ti aggrappavi a me così disperatamente, tanto che pensai che da quel bacio dipendesse la tua vita.

Ero con te ed eravamo ancora vivi. Tutto il resto non contava.

Il bacio fu salato, disperato, caotico, ma perfetto nella sua imperfezione. Un pò come noi. Che siamo tanto diversi e riusciamo ad essere giusti soltanto insieme.

Come ho già detto, nel bacio pensavo davvero di rimetterci le penne (sarebbe stato ironico, dato che avevamo appena vinto una guerra) ed il mio cuore non ha smesso di battere all'impazzata per un solo istante, neanche quando ci siamo staccati.

Hai poggiato la tua fronte contro la mia, le tue mani erano poggiate a coppa sulle mie guance ed il tuo sguardo era puntato nel mio.

I nostri nasi quasi si toccavano, i nostri respiri erano uniti ed io mi aggrappai al tuo corpo per tenermi in piedi.

Non ricordo molto di quello che venne dopo. Solo le tue braccia che mi cullavano e stringevano a te, per impedire che io cadessi mentre lentamente chiudevo gli occhi e svenivo.

Al mio risveglio tu eri ancora lì, a tenermi la mano ed a guardarmi con lo stesso sguardo con il quale io ti avevo guardato per tutti quegli anni. Come innamorato.

"...sei rimasto qui con me per tutto questo tempo?"

La mia voce era roca e debole.
Tu mi hai sorriso r ti sei portato la mia mano, che ancora stringevi fra le tue, alle bocca ed hai premuto le tua labbra contro di essa.

"Esattamente. E rimarrò con te per tutto il tempo che vorrai."

***

Voglio che tu rimanga con me ancora per molto. Per tutta la vita, Lance.

Non puoi lasciarmi da solo, non adesso.

Ti amo tanto.

***

Secondo e ultimo aggiornamento della giornata. Ci sentiamo domani con il capitolo otto :)

Forever and Always -KlanceWhere stories live. Discover now