Capitolo 3

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CAMERON'S POV
La vedo, è qui, davanti a me e non sembra nemmeno reale. È diventata molto più bella. Magra, un po' di più, e leggermente più alta. Il fisco abbronzato e i capelli più chiari che le ricadono sulle spalle molto più lunghi. Quei due occhi blu come il mare che non vedevo da tre mesi adesso si trovano di fronte a me che mi scrutano dall'alto verso il basso.

La cartina mi cade dalle mani mentre continuo a guardarla imbambolato e gli ultimi tre mesi mi passano come un flash avanti agli occhi. Mi sono allenato per trattenere la collera e la rabbia. Non ho mai più toccato una ragazza e ho mandato al diavolo tutto e tutti, persino Lizzy, questa volta sul serio, mentre questa dea è in piedi davanti a me e deglutisce rumorosamente.

Ho sofferto più di qualsiasi altra persona, ho visto l'amore della mia vita scivolarmi dalle dita e io sono stato troppo stronzo per afferrarlo subito. Ho visto le mie giornate cambiare in peggio senza di lei e ogni volta che mi guardavo allo specchio notavo quanto facessi schifo. L'ho pensata giorno e notte, ho pensato ai suoi baci sulla pelle che non si sono più tolti, il suo odore di marshmallow inondarmi le narici. Ho fatto tremila incubi in cui vedevo lei insieme ad un altro e me lo sono meritato, per tutto quello che gli ho provocato. Mi è mancata come l'aria e nemmeno si è fatta viva dopo che io non ho mai smesso di chiamarla il primo mese, tutti i giorni. Mi avevano detto di lasciarla andare, perché ormai non apparteneva più a me che era andata via e non aveva più intenzione di tornare. Così avevo deciso di accettare il posto ad Harvard, ma non avrei mai pensato di ritrovarmela qui.

Nonostante tutto, io la continuo ad amare con tutto me stesso e forse il sentimento invece di sfumare, giorno dopo giorno è aumentato sempre di più.

Ho immaginato il momento in cui ci saremmo rincontrati milioni di volte, ma non me lo sarei mai aspettato così. Nella specie di abitazione che dovrebbe essere anche la mia mentre lei è qui che chiama il nome di un altro ragazzo. È andata avanti? Ha già trovato un altro? È stato così facile dimenticarmi?

<<Nervosetta? Cosa stai...oh. E tu chi sei?>> si blocca il ragazzo con un asciugamano tra i capelli e mi guarda. Peró io non smetto di fissare la meraviglia che ho avanti agli occhi e lei non smette di spalancarli.
<<Cameron? Cos-cosa ci fai qui?>> balbetta uscendo dal suo stato vegetativo.

Io però ancora non riesco a proferire parola. Più la guardo e più non mi sembra reale.
<<Oh ma certo, come ho fatto a non capirlo subito? Lui è l'altro coinquilino>> batte le mani entusiasta Jason, Juliet o come diavolo si chiama. 

Crystal gira di scatto la testa verso di lui interrompendo il nostro contatto visivo.
<<Che cosa?>> quasi urla con la voce stridula.
Lui la guarda corrucciando la fronte.
<<Ma che hai? Si, lui è il nuovo coinquilino! Lo conosci?>> gli chiede agitando le braccia e poi si volta verso di me.
<<Tu invece non parli? Sei muto?>> mi chiede. Lo fulmino con lo sguardo e mi abbasso per prendere la cartina e schiarirmi la gola.

<<Io sono Cameron, e forse c'è uno sbaglio nelle stanze, forse non dovrei essere qui?>> dico ponendola più come una domanda.
<<No Cameron, c'è stato un problema con lei nei dormitori femminili e quindi l'hanno messa con me nei dormitori maschili. È una vera bomba avere una nervosetta super sexy in stanza>> ride il ragazzo e dire che vorrei strozzarlo è poco. Lei lo guarda subito di traverso assottigliando lo sguardo e facendolo smettere di ridere.
<<Oh, che idiota, io sono Justin e lei è...>> non lo lascio finire di parlare che lo interrompo.
<<...Crystal>> sussurro guardandola.
<<Vi conoscete già? Quando vi siete incontrati? Ieri sera quando c'era anche Alex, oppure stamattina presto?>> inizia a parlare a raffica. Gesù non lo sopporto e poi chi cazzo è Alex.

Filofobia 2 Opowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz