capitolo 1

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- ciao tesoro!-
-ciao mamma, verrò a trovarti promesso!-. La guardo, mentre mi allontano da lei, e ripenso a tutti i momenti fantastici passati insieme. È veramente una persona speciale e l'adoro, un esempio per tutti. Dopo la morte di mio padre, è rimasta molto sola e io le ho fatto compagnia, fino a risollevarle il morale. Sono contenta di avere una madre così e, nonostante i litigi che spesso ci sono tra noi, mi è rimasta sempre accanto nei momenti bui. La mia mamma. Sì, la sola e unica persona più importante nella mia vita. Mi rilasso seduta sul sedile posteriore del taxi nel quale sto viaggiando e guardo fuori dal finestrino. Mi mancherà Phoenix. Un posto veramente soleggiato e fantastico. Mentre osservo ciò che mi scorre fuori, vedo dei genitori che stanno rimproverando i figli, non so per cosa e non sono cazzi miei, quindi distolgono immediatamente lo sguardo e mi concentro a srotolare le cuffiette che come sempre sono aggrovigliate tra di loro. Sbuffo per la poca pazienza che Dio mi ha donato, e noto dallo specchietto retrovisore che il tassista mi guarda con uno sguardo incuriosito. - Allora te ne vai a Broken Arrow giusto?- mi domanda e sussulto per l'improvvisa rottura del silenzio che si era creato. -Si esatto proprio lì- Rispondo. -E come mai, una ragazzina come te, se ne va in un posto così poco conosciuto e con così pochi abitanti?-
Perché non sono cazzi tuoi, avrei voluto rispondergli ma mi contengo e con un tono leggermente irritato rispondo: - Perché li ci abitano i miei unici zii e mia mamma deve andare in Italia a lavorare per un anno circa-.
- Ah...-
AH?! Tutto qua quello che ha da dire questo tizio? Wow.
- Bhe preparati allora tra cinque minuti siamo arrivati all'aeroporto-. Mi dice. Mi preparo in fretta, scocciata di non essere riuscita ad ascoltare nemmeno un po'di musica, ma contenta che ora mi aspettano nove ore di viaggio in aereo e potrò ascoltarne quanta ne voglio. Pago il tassista e mi dirigo verso l'aeroporto con la valigia enorme che mi trascino dietro. Sulla valigia c'è scritto il mio nome a caratteri cubitali quindi impossibile che la perda.

Sull'aereo mi siedo in seconda classe possibilmente vicino al finestrino perché io devo guardare fuori altrimenti mi parte un attacco di qualcosa...scherzo. Accanto a me noto che c'è una signora anziana che si sta preparando per stare più comoda possibile e dormire un po', dietro di me c'è un signore vestito molto bene che sembra un uomo d'affari intento a concludere qualcosa dal suo computer e non si cura della gente intorno. Meglio così almeno non avrò rompicoglioni intorno e potrò stranamente un po' in pace. L'aereo decolla e io metto la musica sperando che queste ore passino lentamente...non ho voglia di vedere i miei zii, non mi sono mai piaciuti.

Mi addormento e mi risveglio quando l'hostess passa a chiedere se voglio qualcosa da mangiare o da bere, rispondo di no e cerco di rimettermi a dormire. Inutile. Se mi sveglio poi non riesco più ad addormentarmi. Quindi mi concentro sul panorama che scorre sotto di me.

- Signori e signore vi avvisiamo che tra venti minuti atterreremo all'aeroporto di Broken Arrow-
Sussulto ancora una volta all'udire di quella voce sconosciuta, che molto probabilmente arrivava dal pilota, e mi rendo conto di essere riuscita ad addormentarmi di nuovo stranamente. Tolgo le cuffiette dalle orecchie, a mio dispiacere, e comincio a prepararmi. Sbuffo al pensiero dei miei zii sorridenti che mi aspettano all'arrivo. Li detesto, troppo. Dopo che mia zia ha cacciato mia mamma fuori di casa, solo perché aveva cominciato a fumare erba, non riesco neanche a sopportare la loro presenza. Anche se mio zio non c'entra niente, sta con mia zia, il che significa che si guadagna un po'del mio odio.
Scesa dall'aereo noto una bellissima BMW, nera, nuova di pacca e mio zio appoggiato contro, con un sorriso a trentadue denti. Gli vado incontro e sorrido a malavoglia anche io.
- Ciao Ashley! Ben arrivata a Broken Arrow!-
-Ciao zio sono contenta di vederti!-
- Anche io bellissima. Questo è un piccolo pensiero da parte mia e di tua zia spero che ti piaccia- dice indicando la BMW. Rimango a bocca aperta mentre cerco di formulare una frase di senso compiuto.
- Io...c'è...questa...questa è mia?!- dico.
- Certo, non volevamo lasciarti a piedi, salta su per oggi la guido io-.
Salgo in macchina ancora stupita per questa macchina stupenda che ora è mia. O mio Dio. Ho una macchina tutta mia! Forse non sono così male dopo tutto i miei zii...

Holaaaa...questo è il primo capitolo che scrivo e pubblicherò altri capitoli...ditemi che ve ne pare e se volete che continui anche se lo farò lo stesso😉.

Just Sex or Love? 1 #Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora