---->> ma cosa sarebbe successo se, Anne Shirley Cuthbert, avesse vissuto la sua storia nel 2018? <<----
cercherò di seguire la storia alla lettera, cambiando però alcune scene e rendendole piu attuali e più credibili per l'anno.
spero c...
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▪ io, Diana Barry, giuro di rimanere fedele, sempre, alla mia migliore amica Anne Shirley▪
la casa della signora Spencer distava poco meno di mezzo ora da Green Gables, quindi il viaggio durò relativamente poco. Anne lo passò nella totale tranquillità, coltivando l'immaginazione e perdendosi tra mille pensieri, ma quando arrivò il fatidico momento, il suo sorriso scomparve. non si era resa conto di quello che stava succedendo. sarebbe tornata in orfanotrofio, dove avrebbe rivisto "quelle". si immobilizzò in mezzo alla strada. era li presente solo con il corpo, perchè con la testa era altrove, era tra i suoi ricordi. orrende scene le ritornarono in mente, tanto brutte che le gambe incominciarono a tremare e la stessa cosa fecero le mani. 《che cosa stai facendo?》la voce di Marilla la riportò alla realtà, i ricordi scomparvero e lei si rimise a camminare, fingendo che non fosse successo nulla. suonarono al campanello e la voce della signora Spencer risuonò meccanica, ma allo stesso tempo dolce. 《esco subito aspettatemi un momento.》 le due donne aspettarono. non una parola. non un sorriso, ne tantomeno uno sguardo. rimanevano impassibili a guardare il cancelletto, nell'attesa dell'arrivo della donna. si presentò davanti a loro vestita di tutto punto e con i capelli raccolti, rivolse un sorriso a entrambe e poi disse :《 Marilla, Anne, se volete seguirmi 》disse incamminandosi. le altre due si lanciarono un'occhiata, ma poi la seguirono senza fare domande, perchè fu lei a parlare. 《 grazie per avermi avvisato in anticipo. perche cosi sono riuscita a ricevere un appuntamento con la signora Bluette. mi ha detto che aveva bisogno di una baby sitter a tempo pieno, dato cha ha otto figli, ed io ho pensato subito ad Anne.》La rossa non ebbe una reazione. non sapeva se era meglio tornare in orfanotrofio, dove veniva bullizzata derisa e subiva atti di violenza, o in una casa, dove non sapeva cosa aspettarsi. a Marilla invece il viso divenne ancora piu vecchio. la sua espressione divenne ancora piu corrucciata, facendo aumentare notevolmente le rughe. l'idea di lasciare in mano alla signora Bluette Anne non le piaceva. la donna era aggressiva sia verbalmente che fisicamente con i suoi figli, figurati con una ragazzina con cui non aveva nessuno grado di parentela. suonarono al campanello di una piccola villetta, dalla quale si sentivano gli strilli di un neonato. Anne strabuzzo gli occhi. altri ricordi, altri orrendi ricordi. 《buongiorno》disse una donna, evidentemente la signora Bluette. era una donna magra, anzi magrissima. il viso molto scavato e pieno di rughe. i capelli raccolti in modo scombinato e tenuti anche abbastanza male. i vestiti abbinati un po a caso e le ciabatte mezze distrutte. 《signora Bluette. lei è Anne》disse la signora Spencer sorridendo e indicando la ragazzina impietrita dal terrore. si stava obbligando mentalmente a non piangere. 《Anne ha gia avuto esperienza in merito a bambini e quindi è perfetta e potrà darle un grande aiuto》continuò, dato che la donna non ebbe alcuna reazione e, anzi, la guardava in tono interrogativo. 《ah. devo dire che non sei il massimo, ma sei magra e le persone magre sono piu sveglie e piu lavorative 》disse prendendo una ciocca dei capelli di Anne e guardandola con disgusto. per la rossa rimanere impassibile stava diventando sempre più difficile. non voleva piu subire abusi ed essere trattata come un animale. una lacrime uscì allo scoperto, ma la ragazzina la pulì immediatamente. 《mettiamo subito in chiaro una cosa però. tu qui devi lavorare, non voglio scuse. ne ho gia abbastanza di bimbi che non fanno niente e non ti prendo per carità. e un'altra cosa, dovrai parlare solo se interpellata.》 Anne era disperata. le lacrime erano ormai sull'orlo. era gia considerata un animale da quella donna e non era neanche entrata in casa. non voleva piu avere come "madre" una donna violenta e aggressiva. abbasso lo sguardo per non far vedere le lacrime. 《se vuole gliela prendo anche subito》disse rivolta a Marilla. Marilla era persa, non sapeva cosa voleva, per la prima volta era confusa ed avrebbe voluto avere Matthew al suo fianco. cercò sostegno negli occhi degli altri: si volse verso la signora Spencer. la guardava col suo sorriso ebete, con la sua faccia piena di trucco e con quegli occhi indifferenti. poi guardò Anne. lo sguardo basso, ma nonostante questo scorgeva le lacrime. infine guardò la signora Hammond. lo sguardo truce, gli occhi stanchi e la bocca tesa. darle Anne era un problema, anzi le avrebbe creato solo ulteriori problemi. 《devo ancora parlarne con mio fratello. mi dia cinque giorni, se entro cinque giorni non glielo ancora portata avrà capito che abbiamo intenzione di tenerla》le parole le uscirono dalla bocca veloci, quasi difficili da capire. Anne alzò il viso. come aveva visto Marilla, aveva le guance rigate dalle lacrime, ma sul suo volto apparve un sorriso, luminoso, vero. a Marilla bastò per capire che aveva fatto la scelta giusta.
***
il viaggio fu silenzioso. Anne gioiva in silenzio su richiesta di Marilla, che fingeva di pensare, anche se in realtà la sua scelta era gia stata presa. la ragazzina sarebbe diventata parte della famiglia, ma voleva e doveva continuare a far la dura, in modo da mantenere la rispettitività. Anne ritornò a fantasticare guardando fuori dal finestrino. osservava le aride praterie, ascoltava il verso dei gabbiani e odorava il profumo di mare. era felicissima. non felice di piu, e felicissima anche se non le sembrava una parola molto rimantica, si accontentò. dimenticò per un momento i suoi problemi, i suoi capelli rossa e le sue lentiggini passarono in secondo piano. ora voleva solo restare con Matthew e Marilla, il resti non le importava. arrivate a Green Gables, trovarono Matthew ad aspettarle, no in realtà lui stava aspettando solo Marilla, ma vedere quel faccino lentigginoso non fece altro che compiacerlo. sorrise ad Anne, ma subito dopo si mise a fissare la sorella, che tentava in tutti i modi di non incrociare lo sguardo con lui. 《Anne prenditi la tua valigia. posala in salotto e lavati le mani, cosi apparecchiamo 》disse Marilla. in realta la sua era una scusa per parlare con Matthew in privato. la rossa schizzò fulminea in casa, portandosi dietro la sua valigia. 《allora?》chiese Matthew, impaziente di sapere cosa avesse spinto la sorella a portarla nuovamente a casa. 《andiamo a mungere le mucche, li ti racconto》disse incammincandosi verso la strada seguita dal fratello che sorrideva beffardo. gli raccontò tutto, senza dimenticare niente, ma senza dire i suoi sentimenti che stavano iniziando a nascere nei confronti della ragazzina. 《hai fatto bene, a quella signora Bluette non lascerei manco il mio gatto》《si, ma la ragazza è in prova e alla prima biricchinata seria verrà spedita direttamente all'irfanotrofio》disse distogliendo lo sguardo dal viso del fratello. nel frattempo in casa, Anne stava apparecchiando tavola canticchiando e ballando. e il tutto accompagnato da un sorriso.
SPAZIO AUTRICE: buon ferragosto care girls💋 ho alcune cosette da dirvi:
-sono in vacanza, quindi faccio parecchia difficoltà a scrivere i capitoli. vi chiedo gia scusa in anticipo se non rispetterò consegne e/o cose varie.
-posterò mercoledì e sabato. l'orario e ancora da stabilire, ma penso intorno alle 15. in vacanza però non riuscirò a postare in questo orario.