---->> ma cosa sarebbe successo se, Anne Shirley Cuthbert, avesse vissuto la sua storia nel 2018? <<----
cercherò di seguire la storia alla lettera, cambiando però alcune scene e rendendole piu attuali e più credibili per l'anno.
spero c...
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▪ desiderare una cosa diversa da quella che è, non la rende tale.▪
《signorina ti devi alzare.》disse Marilla ormai esasperata. Anne era ancora accovacciata per terra, con le guance rigate dalle lacrime, che cadevano numerose dai suoi occhi. 《mi puoi dire almeno il tuo nome?》chiese la donna ormai allo stremo delle forza. 《che importanza ha. tanto non mi volete.》disse la rossa tra un singhiozzo e l'altro. 《non essere maleducata e rispondi alla mia domanda》disse Marilla quasi urlando. Matthew soffriva nel vedere quella scena. la bambina gli stava simpatica e l'idea di tenerla non gli dispiaceva, ma sapeva perfettamente che in quella casa comandava la sorella, quindi avrebbe dovuto ascoltare stando in silenzio, come al solito. 《potete chiamarmi Cordelia, oppure Penelope?》chiese Anne asciugandosi alcune lacrime. Cordelia, per lei era il nome piu romantico e antico del mondo. voleva farsi ricordare dai i due fratelli con un nome degno di essere ritenuto tale. 《è questo il tuo vero nome?》 la rossa scosse la testa. le bugie non le andavano a genio, e all'orfanotrofio ogni volta che ne diceva una, veniva punita severamente. 《mi chiamo Anne Shirley. e per favore Anne con la E finale, suona leggermente piu romantico. 》《trovo che Anne sia un bel nome. comunque ora, Anne con la E, non ti lasceremo a dormire fuori sta notte, quindi ora ti accompagno sopra, dove potrai prepararti e lasciare la valigia, poi scendi di sotto che la cena è quasi pronta. 》detto ciò aiutò Anne ad alzarsi e la portò nella camera. 《lo sapevo》disse Anne, varcata la soglia della cucina. 《e tutto troppo grazioso qui》abbassò gli occhi e proseguì seguendo Marilla tramite le scarpe, che le indicavano dove mettere i piedi. <<eppure non riesco a capire, non c'erano maschi in orfanotrofio?>> chiese Marilla raggiunta la camera. non era tanto grande ed era anche abbastanza spoglia, ma ad Anne piacque sin da subito per la bellissima vista: dava sulla lato ovest della casa e poprio difronte alla finestra stanziava un bellissimo albero che era ricoperto da fiori bianchi. <
<ce ne erano in abbondanza, ma la signora Spencer ha detto che volevate una bambina, più o meno della mia età, e la direttrice ha pensato subito a me>> disse la ragazza guardandosi intorno con aria rapita. i brutti pensieri scomparvero per qualche secondo. << questo succede quando non si va di persona. devi scusarci, ma noi vogliamo un ragazzo che aiuti Matthew nei campi>> <<posso aiutarlo anche io. sono forte come un maschio e preferisco stare all'aperto che confinata in casa. e io sono dell'idea che le donne possono fare tutte le cose che fanno gli uomini, se non meglio, e dato che sono qui non potrebbe valutare l'idea?>> chiese Anne speranzosa. <<neanche per sogno. ora seguimi che è pronta la cena.>> rispose freddamente Marilla, anche se le idee della ragazze non le dispiacevano più di tanto.
***
Marilla si era impegnata tanto per la cena, aveva cucinato delle spezzatino e delle verdure miste. si aspettava di fare una cena felice, tra vari sorrisi e un piccolo orfanello gioioso, invece difronte a sè c'era una ragazzina triste che non aveva dato manco un assaggio al cibo che aveva cucinato con tanta buona volontà. <<Anne non hai mangiato niente>> disse la donna distruggendo il silenzio che rendeva quella sera ancora più deprimente. << mi scusi ma non riesco a mangiare. ha mai provato un dispiacere tanto profondo da toglierle l'appetito?>> <<no, non credo>> rispose masticando. <
<allora ha mai immaginato di provare un dispiacere tanto profondo?>> chiese Anne sporgendosi verso Marilla e lanciando un'occhiata a Matthew, che masticava silenziosamente. la donna scosse la testa. <<quando cerchi di ingoiare qualcosa ti si forma un nodo in gola che non ti permette di deglutire. neanche il caramello al cioccolato>> disse la rossa dando enfasi all'ultima frase <<quindi scusatemi se non mangio, ma vi posso dire che è tutto estremamente gradevole>> finì Anne abbassando gli occhi. Matthew scorse una lacrima e quindi propose a Marilla di accompagnare la ragazza in camera. raggiunta la camera, Anne tirò fuori il pigiama e senza neanche farselo dire si svestì velocemente. voleva quella notte finisse il prima possibile. Marilla la osservava in silenzio, ascoltando i suoi singhiozzi sommessi. un nodo alla gola le si formò nel petto. si rese solo allora conto che stava distruggendole speranze di una povera bambina. la ragazza si buttò nel letto, senza salutare ne guardare la donna che restava immobile a guardarla. <<buona notte>> disse Marilla. sapeva di aver detto una frase stupida, ma era l'unica cosa che gli era venuta in mente, voleva solo rincuorarla e darle sollievo, ma ebbe l'effetto opposto: <<come può darmi la buona notte, se sa che questa sarà la notte più brutta della mia vita.>> disse con ira e tristezza. la donna fece un passo indietro, spaventata dalla furia della ragazzina, si fermò lì per un po. la osservò mentre lei giaceva in lacrime sul cuscino. sembrava così piccola e fragile. Marilla non resistette oltre ed uscì dalla camera cercando di fare meno rumore possibile.
***
<<mamma mia che situazione>> disse Marilla scendendo le scale. il fratello sedeva in cucina con la sigaretta accesa in mano. <<una cosa è certa però, la ragazzina andrà via>> continuò, mettendosi a sparecchiare. <<suppongo di sì>> disse Matthew in tutta risposta. la risposta fece voltare bruscamente Marilla, il viso tirato la faceva sembrare ancora più vecchia. <<come supponi, non ne sei certo?>> Matthew fece un tiro, lungo, buttando fuori lentamente il fumo, e solo dopo rispose:<< sembra un peccato è una ragazzina simpatica>> <<questo però non depone a suo favore>> disse Marilla alzando la voce. <<io potrei ingaggiare quel ragazzino francese per il periodo del raccolto, e Anne potrebbe aiutare te>> disse rimanendo calmo e impassibile. <<Matthew Cuthbert, ti è andato di volta il cervello. domani porterò la ragazzina dalla signora Spencer, punto.>> << la scelta è tua, come sempre>> detto ciò si alzò e si diresse verso la sua camera, lo stesse fece Marilla. le luci e i rumori di Green Gables si spensero, tranne nella piccola stanzetta dove alloggiava Anne, dove i singhiozzii continuarono sino a tarda sera, fino a quando la ragazza cadde nel mondo dei sogni stremata.
SPAZIO AUTRICE: so che la storia sta peoseguendo uguale e identica al telefilm, ma certe scene non posso cambiarle e si ripeterebbero uguale e identiche nel 2018. comunque tra poco accadranno tante belle cose !1!1 baci
PS: dovrei cambiare la foto in copertina? perchè non rappresenta molto la storia.