---->> ma cosa sarebbe successo se, Anne Shirley Cuthbert, avesse vissuto la sua storia nel 2018? <<----
cercherò di seguire la storia alla lettera, cambiando però alcune scene e rendendole piu attuali e più credibili per l'anno.
spero c...
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▪ io, Anne Shirley, giuro di rimanere fedele, sempre, alla mia migliore amica, Diana Barry▪
le prime luci dell'alba illuminarono la fattoria di Green Gables, dove gli animali erano tutti in piedi e già a nutrirsi, ma non solo loro. una ragazzina dai lunghi capelli rossi, lasciati ricadere lungo le spalle, stava immaginando di essere una bellissima principessa, e con un lenzuolo in testa parlava col meraviglioso ciliegio, che era davanti alla sua finestra. <<oh, cara principessa delle nevi. accetto in dono il tuo pegno e giuro che io, la principessa Cordelia, ricorderò questo momento in eterno.>> detto ciò inspirò l'odore dei fiori. il suo rito però venne interrotto dall'arrivo di Marilla. <<che stai facendo?!>> chiese allibita. <<oh, stavo immaginando che questo giorno fosse diverso da ciò che è>> disse Anne allontanandosi dalla finestra e togliendosi "il velo" dalla testa. << poi questo tetto spiovente e questo ciliegio qua fuori donano molte opportunità di immaginazione>> sorrise fra se e se, non curandosi della espressione abbastanza stizzita della donna. << vestiti e vieni sotto che è pronta la colazione>> disse Marilla uscendo dalla porta, ma venne fermata dalla vocina della rossa :<<io in realtà speravo che aveste cambiato idea riguardo alla vostra decisione...>> la donna esitò. la ragazza era un bel tipino diversa dalle sue coetanee e ineffetti aveva bisogno anche lei di un aiuto in casa, ma poi, forse per orgoglio, scosse la testa e uscì sbattendo la porta alle sue spalle. la ragazza rimase a fissare la porta. il suo viso divenne triste, ma decise di non piangere, quindi ricacciò indietro le lacrime e finì di prepararsi. scese lentamente le scale. guardava i quadri e li memorizzava, cosi preferiva definire il suo "lavoro" . li toccava e restava anche alcuni secondi ad osservarli. poi continuò, guardando il telefono di casa, e ascoltando il suono. si avvicinò al caminetto e osservò la piccola argenteria che era messa ordinatamente sopra . venne colpita da un piccolo passerotto di ceramica. lo prese delicatamente tra le dita e lo osservò con occhi rapiti. 《che cosa stai facendo?!》Marilla entrò nel salone e corse incontro ad Anne prendendole di mano l'uccellino. 《stavo memorizzando》disse fiera. 《hai preso qualcosa?》chiese la donna, ma nonostante la ragazza avesse scosso la testa, decise lo stesso di controllare. 《ora vai in cucina che è pronta la colazione》disse dopo aver accuratamente controllato. la ragazza seguì la donna nella cucina dove sedeva gia Matthew. 《oggi ho fame》disse mettendo in bacca un pezzo di pane col burro 《il mondo non sembra una valle desolata se ti svegli nel modo giusto》disse facendo un sorriso. 《poi guardate che bella giornata. è molto meglio fare il viaggio sotto il sole, che con la pioggia. mi avrebbe messo una tristezza.》《tieni a bada quella lingua 》disse Marilla, zittendo la ragazza fino alla partenza.
***
le due donne, si fecero accompagnare da Matthew sino al cancello. anche se non voleva ammetterlo, era un brutto addio per Matthew. quella ragazzina dai capelli rossi l'aveva risvegliato, come se fosse andato in letargo per un lungo periodo e improvvisamente si era rinato accorgendosi solo allora di molte cose. come ad esempio quanto sia bello intrattenere una conversazione, oppure fantasticare. tutte cose cha non faceva da secoli, ed era solo grazie a lei, se aveva ricominciato a vivere. 《in realtà》disse l'uomo dal nulla, facendo bloccare sia Marilla che Anne 《io volevo prendere un ragazzo per far rimanere anche te》disse tutto d'un fiato. la ragazza gli saltò al collo. era la prima volta che qualcuno provava affetto per lei. qualcuno la voleva. il cuore le rimbalzava nel petto solo al pensiero. 《non la dimenticherò mai signor Cuthbert.》sussurò al suo orecchio. 《chiamami pure Matthew》disse staccandosela docilmente dal collo e dandogli un colpetto sulla spalla. Anne nel frattempo stava memorizzando il viso di Matthew: il suo volto ovale e rugoso, i suoi occhioni azzurri e il naso adunco, la bocca sottile e leggermente nascosta ed infine i suoi capelli che non volevano mai stare fermi. quel l'uomo non era reputato bello da nessuno, ma Anne lo trovava molto simile ad un angelo. l'essere piu perfetto al mondo. 《oh, siete ridicoli. Anne muoviti》detto ciò, Marilla mise in moto e fece cenno alla ragazza di muoversi. la rossa diede un ultimo saluto poi corse verso la piccola vettura, gia quasi in movimento. 《non trovi che sia adorabile?》chiese Anne. aveva un debole per Matthew. era diventato un po il suo angelo custode. lui la voleva. l'unico al mondo che la voleva. le bastava questo. 《solo strano》disse Marilla mettendo in moto e alzando molta polvere. 《è per questo che andiamo d'accordo 》disse la rossa abbassando il finestrino e tirando la mano fuori da esso. il vento le scompigliava i capelli, facendole provare un brivido lungo la spina dorsale. si sentiva libera. la sua mano scorreva veloce, toccando la punta dei fili d'erba che nascevano sul bordo della strada. sorrideva. un sorriso vero. il contatto le provocava del solletico e lei rideva. senza vergogna. forse era quello il sapore della libertà.
***
《Anne ti va di parlare un po del tuo passato?》chiese a un certo punto Marilla. non era abituata a non sentire la voce della rossa per piu di un quarto d'ora. 《se vuole le posso raccontare un'altra storia, che è molto piu interessante della mia》disse Anne tirando dentro la mano e sedendosi composta. 《ragazzina mi stai prendendo in giro. voglio conoscere il tuo passato, non voglio sentire la storia di qualcun'altro.》disse Marilla evidentemente irritata. 《inoltre, desiderare una cosa diversa da quella che è non la rende tale.》terminò. 《mai dette parole piu vere》rispose 《i miei genitori erano Walter e Berta Shirley. mi hanno dato alla luce quando erano poveri ed entrambi malati di un tumore. non essendo consapevoli della malattia, hanno continuato la loro vita, ma ben presto si sono spenti, e all'età di soli tre mesi sono stata spedita all'orfanotrofio. ho incominciato a frequentare varie famiglie numerose all'età di quattro anni. ma il mio incarico piu importante l'ho avuto all'età di 11 anni, con la famiglia Hammond con la quale sono stata per tre anni. poi pero il signor Hammond è morto e la signora mi ha rispedito all'orfanotrofio. e poi siete arrivati voi...》Anne non terminò quella frase. un groppo le si formò in gola. la rese incapace di parlare, di terminare quel discorso. non era triste, era solo seria. quella era la sua vita. la doveva accettare e così stava facendo. Marilla la guardava di sottecchi. era incredula, una ragazza con un passato difficile che sorrideva e parlava ancora. era forte, era tosta, era quella giusta. alla donna salì il primo rimpianto. Anne aveva bisogno di loro, e lei, cosa aveva fatto? l'aveva buttata nuovamente in mezzo alla strada.
SPAZIO AUTRICE: vi dico solo che per far questo capitolo schifoso ci ho impiegato ben 5 giorni! per tirare fuori una merda, ci ho messo una vita. bah, io basita.