S E V E N

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"Non ho tutto il giorno!" Urlo sperando di impaurire almeno un pochino Will, che ovviamente non è impaurito per niente. Lo sto aspettando fuori dalla porta del bagno, ma non sembra deciso ad uscire.

"Guarda che potevi anche arrivare subito alla macchina, io sarei arrivato dopo pochissimi secondi. Comunque, andiamo." Sorrido al solo pensiero della vecchia io, beh, sicuramente lei sarebbe scappata dalla festa a gambe levate, sentendosi schiacciata dalle sue emozioni tenute nascoste. La persona che sono oggi invece, combatte per restare, perché è con Damiano che ha avuto dei problemi. Solo e solamente con lui, non con tutto il mondo.

"Will, sei sulla cattiva strada. Io non ho intenzione di lasciare questa festa. Che vadano pure tutti a farsi fottere! Sono appena arrivata, che la festa cominci!"

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"Ok, ok, è tutto apposto" due ore dopo mi ritrovo con il viso consumato dalle troppe lacrime, tra le braccia di un ragazzo sconosciuto.

"No, non lo è. Niente è apposto: non è apposto il fatto che io stia qui, a raccontarti della mia stupida esistenza, di come mi sono rovinata la vita, di come io sia sola a causa del mostro che sono. Ho allontanato tutti credendo fino in fondo in quello che facevo, ma forse ho sperato anche io che qualcuno mi dicesse "no, io resto." Ma non è stato così, io capisco di non meritarmelo, capisco di essere fredda e gelida ma questa è solo apparenza. Solo che a nessuno è importato di conoscermi veramente, hanno preferito essere superficiali. Mi merito tutto questo, ne sono consapevole, ma non sono una brutta persona, io non sono una brutta persona."

"Non la sei." Conferma il ragazzo che mi sta tenendo tra le sue braccia.

Non sono ubriaca, ho semplicemente tirato fuori tutto ciò che mi turba. Non sono sicura di aver fatto la cosa giusta, ma ho sbagliato tante cose nella vita; non penso questa faccia la differenza. Mi sono sfogata con una persona che non conosco: non so assolutamente niente di lui, neanche il suo nome o il suo viso, so solo che è un ragazzo, deducendolo dalla sua voce. Siamo ancora all'interno della discoteca, e le luci stroboscopiche mi stanno dando alla testa.

"Io.. possiamo uscire?" Chiedo insicura; non sono sicura di come potrà reagire a vedere chi sono.

Lui non risponde, semplicemente afferra il mio braccio e mi trascina dietro di lui. Siamo fuori, sul freddo e desolato marciapiede.

Alzo lo sguardo per vedere chi sia questo ragazzo e, non appena riconosco il suo viso, un urletto viene rilasciato dalle mie labbra.

Il ragazzo che mi trovo di fronte è abbastanza alto, ha degli occhi così azzurri che sembra siano color del ghiaccio, e dei capelli neri. Sta sorridendo, mettendo in mostra le sue fossette, e vi giuro che il suo sorriso è una cosa stupenda.

"MATTEW, oh mio Dio sei tu!" I miei occhi luccicano, e le mie labbra si estendono lasciando spazio ad un sorriso splendente e sincero.

"Oh Dio Vic quanto mi sei mancata." Bene, è ora di presentarvelo.

Lui è Mattew Donovan, ha origini inglesi ed è una persona stupenda. L'ho incontrato la prima volta ad una cena di lavoro di mio padre, a cui per ovvie ragioni non partecipo più. Ricordo che per tutta la serata si è passato le mani nei capelli, e aveva la testa bassa. Alla fine della cena l'ho raggiunto e gli ho chiesto come mai stesse così male e lui mi ha risposto che si stava rompendo a stare lì e, di conseguenza, voleva interrompere ogni modo di comunicare, riuscendoci.

Dire che da quel momento siamo stati legatissimi è dire poco: uscivamo ogni giorno insieme, e con noi c'erano anche Damiano ed altri membri della "comitiva".

Quando sono partita lui ha provato a contattarmi, ma notando che Damiano non mi chiamava ho cambiato il numero di telefono, e nessuno avrebbe avuto più a che fare con me. Almeno fino a quel momento.

"Matt, potresti accompagnarmi a casa?"

"Oh certo, vieni ho qui la moto." Mi sorride dolcemente, prendendo la mia mano per trascinarmi lungo la via.

Saliamo sulla moto e io allaccio le mia braccia alla vita di lui, stringendo la presa non appena la moto inizia a camminare. Sorrido sentendo l'aria passare tra i miei capelli, e l'adrenalina salire fino alle stelle. Non salgo su una moto da tanto tempo, troppo tempo.

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"Grazie per il passaggio Matt, se vuoi possiamo vederci anche un'altra volta."

"Volentieri, tieni il mio numero così rimaniamo in contatto." Mi sorride dolcemente.

"Ahm, allora... beh, ciao" dire che sono imbarazzatissima è dire poco, se avessi potuto ora sarei molto probabilmente sotterrata sotto le mattonelle del marciapiede di fronte a casa mia.

"Buonanotte Vic" si avvicina lentamente a me e mi lascia un casto bacio sulla guancia. Gli sorrido e poi corro dentro casa.

Giro lentamente la maniglia della porta e, in punta di piedi, raggiungo la mia camera. È tutto disordinato, penso che domani mi toccherà metterla apposto. Dopo essermi fatta una doccia e aver avvertito Will che sono
tornata a casa, mi accascio sul letto e in meno di due minuti, già sono tra le braccia di Morfeo.

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S.A.
Ehilà, lo so che è da tantissimo che non aggiorno e vi chiedo scusa. In realtà avevo già delle idee su cosa sarebbe dovuto succedere in questo capitolo, ma non ero convinta del tutto. Quindi, avete dovuto aspettare ma penso che questo capitolo sia molto meglio di quello a cui avevo pensato prima...

Che ne pensate del capitolo? Se vi va mettete una ⭐️ e commentate!! Mi farebbe tanto piacere!!!! 💖

Take Me Out (Damiano David) Where stories live. Discover now