Chapter 13

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"Eih bellezza hai perso questo."

Un ragazzo mi porge un foglietto. Sopra c'è scritto un numero.

"Scusi non è mio. Grazie comunque."

"Sicura? Le potrebbe tornare utile."

"Ne sono certa...apprezzo i suoi sforzi per rimorchiare ma devo andare a lavoro. Buona giornata."

"Chiamami."

"Contaci."

Certo,come no.

I maschi non perdono occasione per adeguare noi povere ragazze innocenti. Si vede che non hanno niente da fare dalla mattina alla sera.

Dopo aver fatto una fila di ben venti minuti per in maledetto caffè (che per giunta non era per me) finalmente arrivo al mio ufficio.

"Chi era quello?"

Sobbalzare a causa dello spavento e per poco non mi rovescio addosso il caffè bollente.

"Ma se impazzito? Ho aspettato venti minuti per questo maledetto caffè."

"Non hai risposto alla domanda?"

Michele è seduto sulla mia sedia con i piedi poggiati sulla scrivania e mi guarda in attesa di una risposta.

"Quale ragazzo?"

"Quello che ti ha fermata."

"Continuo a non capire."

"Quello che ti ha dato il suo numero."

"Mi segui per caso?"

"Passavo di lì per caso e ho assistito alla scena. E comunque non sono affari che ti riguardano."

"Invece si, incominciando dal fatto che mi hai baciato l'alto giorno."

"Prima di tutto chiariamo una cosa: sei stato tu a baciarmi e poi devi andartene, ho molto lavoro da sbrigare."

"Con molto lavoro da sbrigare intendi portare caffè al tuo capo?"

"Devo revisionare un paio di articoli entro la fine della giornata perciò gradirei che te ne andassi."

"Ok. Buon lavoro."

"Anche te."

Perché quel ragazzo mi sta sempre con il fiato sul collo? Che cosa avrò mai di speciale per attirare la sua attenzione?

Spazio autrice

Ditemi cosa ne pensate della storia. 😇

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