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Chapter 2

Daniel Midh's pov

L'ho assunta come mia assistente solo per portarmela a letto. Crudele ma vero. Mi sono portato a letto tutte le donne dell'ufficio, perfino quelle che erano già sposate, e ora mi manca solo lei. Per qualche strano motivo non sono ancora finito nelle sue mutande.

Sono andato a letto perfino con un paio di ragazzi, per provare.

Niente male come esperienza ma preferisco le donne.

Mi bastano poche semplici mosse e posso già dire di averla fatta cadere nella mia trappola.

Come tutte, dopotutto.

Sono ricco e affascinante, il sesso è compreso nel pacchetto.

Sara, come sei ingenua, presto sarai mia.

Sara's pov

Cammino il più velocemente possibile, per quanto i tacchi a spillo me lo permettano. Maledetti tacchi, e se non fosse per il lavoro che faccio non li nominerei neanche.

Mi sono dovuto sorbire quaranta minuti di fila tra un grassone sudato e un bambino che faceva capricci urlando istericamente.

E adesso ho anche mal di testa. Fantastico.

E il caffè si sta anche raffreddando, magnifico

Mi affretto verso l'ascensore. Premo il bottone ed entro. Le ante dell'ascensore si stanno per chiudere ma vengono bloccate da un paio di mani.

Un ragazzo, che sembra avere la mia stessa età, entra nel l'ascensore rivolgendomi un cenno con la testa come segno di saluto.

Gli sorrido cordialmente e digito il pulsante 13, il piano a cui si trova il mio 'ufficio', per modo di dire.

Tutto regolare finché l'ascensore comincia a fare rumori strani e le luci si spengono.

Ma che cavolo sta succedendo?

Spazio autrice

Anche voi come me pensate che il signor Midh, il capo di Sara, sia un uomo alquanto squallido?
Se siete arrivati fino a questo punto vi prego di continuare, più avanti ci saranno delle sorprese.