XIX - Allora, sulla fine, divenne un Corvo

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Yurio volle delle ali, e la solitudine. Promise di crescere Yoon Bum nella forza e nel rispetto, ma il principe di Alto Giardino donò tutto al figlio del cugino e rimase privo di ogni cosa. Il bastardo di Grande Inverno, ormai raggiunti i sedici anni di età, si era mantenuto quel gracile ragazzino sempre troppo magro e dall'aspetto timido. Dal padre Stark pareva aver ereditato solamente i colori neri tra i capelli e il pacato senso dell'educazione. Yurio gli aveva tramandato tutte le gesta ed il passato del padre, e poi un dettaglio quasi ossessivo, quello che lo zio Yurio aveva nel raccontare di quel misterioso re dei draghi, il cui nome apparteneva ai Targaryen. Yoon, sei anni dopo la morte del padre, aveva conseguito gli studi con rigidità, ed era a conoscenza della storia della casata Targaryen, ed anche del fatto che tutta la progenie di quella stirpe ormai era finita. Il padre di quel famoso Viktor era morto quando Yoon Bum aveva dodici anni, e stando a quanto raccontato dai libri, l'ultimo Tragaryen dato alla luce era stato proprio Viktor. Yoon aveva chiesto a Yurio, delle volte, perché ci tenesse così tanto a fargli conoscere la storia di quel sovrano, e lui si liquidava sempre con la stessa breve risposta giustificandosi col fatto che aveva avuto modo di conoscerlo, e perciò lodarlo dopo la sua morte per la persona che era. Yoon non si lamentava poi così tanto quando gli toccava studiare Viktor Targaryen, perché dove c'era un Targaryen ci stava anche un drago, ed il ricordo più bello della sua infanzia era proprio quel suo segreto enorme riguardo ad un animale simile. Dopo la morte del padre, Yoon non aveva lasciato le mura della fortezza di Grande Inverno per qualche settimana, e successivamente, quando aveva trovato la voglia di uscire e pensare a quella fantastica bestia questa non c'era più. La delusione del bambino si era ingigantita in mezzo al dolore dell'abbandono procuratogli dalla morte di  Yūri, cadendo ancora in un profondo stato di sconforto. A sedici anni pensava di esserselo immaginato, quel drago enorme che gli era amico, altre volte invece non poteva negare di averlo visto davvero, ed aver interagito con lui. Però non lo aveva mai confessato a nessuno, nemmeno a suo zio Yurio. E a sedici anni Yoon rimase definitivamente solo. Yurio aveva deciso di partire più a nord di quanto un uomo potesse spingersi e dare i voti per divenire un Guardiano della Notte. L'adolescente aveva protestato, Yurio, sempre rigido e severo, non era riuscito a vacillare difronte alla rabbia e alla paura di Yoon. Non voleva rimanere da solo, Yurio per lui era quasi un fratello maggiore. Irremovibile nella sua scelta, il giorno in cui Yurio era partito, Yoon mise da parte il rancore e cedette all'affetto. L'unica cosa che gli rimase di Yurio fu un abbraccio senza piangere. 

Vestito di nero in mezzo al gelo, Yurio fu tentato di mancare ai giuramenti fatti. In verità, sia lui che un altro Corvo rischiavano di venire meno alle promesse. Yurio conobbe Otabek da Dorne che aveva due anni in più di lui. Otabek era giunto alla Barriera qualche mese dopo l'arrivo di Yurio. Il biondo si era immediatamente guadagnato il rispetto dei compagni, nonostante la sua apparenza candida e femminea. I suoi occhi celesti avevano dato filo da torcere agli avversari in ogni allenamento, ed i suoi lunghi capelli dorati risplendevano, unici, in un ambiente nero in cui l'unica cosa chiara, oltre al suo setoso manto, era la neve. E tutti detestavano la neve che gli gelava il culo sotto i vestiti. Otabek era alto e giovane, a pelle bronzea e i capelli neri. Sguardo severo e introverso, voce pacata, bellezza esotica. Soffriva il freddo più di chiunque altro lì presente, abituato alla calda temperatura della splendida Dorne. Otabek era un bastardo, per tanto i ladri e gli stupratori accolti dai Guardiani della Notte erano soliti prenderlo di mira. Non si potrebbe spiegare nel dettaglio come nacque tutto, e soprattutto cosa; quello di cui Yurio aveva avuto bisogno nella sua vita lo trovò nella solidità di una promessa e nella scelta di evadere e combattere. Otabek in breve tempo divenne ciò che da sempre Yurio aveva cercato in Viktor, e la cosa più inspiegabile, dal canto suo, fu che non incominciò lui ad avvicinarsi a quell'attrazione. Tutti i timori li sorvolò Otabek, trasmettendo pace e beatitudine nella disponibilità di Yurio.

Due corvi volavano vicino al cacciatore che tendeva la freccia. Uno era bianco, l'altro nero. Quello albino gracchiava la storia di un drago e un lupo che erano caduti nell'amore. Il cacciatore, però, non avrebbe mai capito il canto dell'uccello. E i due corvi erano troppo veloci per perire ai suoi attacchi. Non ebbero mai l'opportunità di nidificare per colpa del cacciatore, ma le loro ali si toccavano sempre, sbattendo troppo vicine.

Tanto lontano, in un palazzo troppo grande, con il desiderio di essere sepolto nella neve, un erede illegittimo ululava nel richiamare il drago.

Yoon Bum avrebbe dominato tutti e sette i regni.

White dragon and black wolf ||Victuuri AU Got|| ✔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora