CAPITOLO 5

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La scuola è iniziata da ormai una settimana e lo stress per lo studio si sta iniziando a sentire. I professori sembrano siano impazziti, non fanno altro che ricordarci che dobbiamo fare l'esame e quindi dobbiamo studiare di più per essere pronti e preparati. Io riesco a non arretrarmi nessun argomento mentre Sam ha già diverse cosa da recuperare. George, invece, sembra inventarsi sempre scuse per non restare a studiare con noi, ha sempre pensato che noi lo disturbassimo dallo studio, tuttavia non ha mai rifiutato ad un pomeriggio di studio insieme. Eppure questa settimana ha cercato in tutti i modi di non stare con noi, oppure ha inventato scuse per andarsene prima. Conoscendolo direi che si vuole preparare al meglio per la maturità. Fece la stessa identità cosa anche in terza media per l'esame di fine anno.
Oggi invece ha deciso di non darci buca. Infatti tra non molto dovrebbero arrivare.
Dal divano sento il fastidioso rumore della moto di Sam, odio questa moto, è di suo padre. Lei la ama, anche se preferirebbe avere una macchina tutta sua, infatti è da quando ha compiuto 18 anni che sta risparmiando per potersela permettere.
Mi alzo e vado ad aprire la porta prima ancora che loro bussino. Vedo Sam che parcheggia la moto e George che si sistema i capelli. Lui ha ancora 17 anni, ne compierà 18 ad aprile, ma ha già detto che sarà troppo impegnato nello studio per studiare anche per la patente, quindi la prenderà in estate. Nel frattempo si sposta grazie a me e Sam.
George entra in casa, seguito subito dopo da Sam, che oggi ha un'espressione meno scocciata degli altri pomeriggi.
"Oggi abbiamo solo degli esercizi di algebra da fare, quindi copieremo da George e poi ce ne usciamo". Esulta guardandomi con occhi vispi non appena chiude la porta alle sue spalle.
"Io non copio, devo impararli a fare da sola". La interrompo subito io. Lei sbuffa, prova a farmi cambiare idea, ma con scarsi risultati. Menomale che c'è George, è un ottimo insegnante, riesce a far capire me, che in matematica sono una frana, e anche Sam, che invece è più intelligente, solo che non ha la minima voglia di apprendere.
"Stavo pensando...". Inizia Sam, alzando la chioma bionda raccolta in modo disordinato dal suo quaderno. "Potremo organizzare una festa questo fine settimana, nel mio locale, così è un modo per divertirmi lavorando"
"Non è affatto male come idea". Osservo
"Potremmo parlarne dopo?" Ci interrompe George, ma viene del tutto ignorato da me e da Sam, che intanto ci siamo già gasate nel pensare ai preparativi della festa. Ci rimangono pochi esercizi da fare, ma decidiamo di lasciar perdere, così ci alziamo per andare a discuterne sul divano, prima però Sam prende dalla dispensa una busta di patatine e della soda. George ci guarda e incuriosito da quello che stavamo progettando decide per una volta di lasciar perdere anche lui la matematica e di venire da noi.

"Sposteremo tutti i tavoli dal mini palchetto ai lati, poi sul palchetto metteremo la console del dj". Dico
"Si, dobbiamo anche trovarne uno". Osserva Sam, riferendosi al dj.
"Io ne conosco uno". Interviene il nostro amico che fino ad ora era rimasto solo ad ascoltare.
"Perfetto". Esclamo
"Si adesso ci mancano gli invitati"
"Oh Sam, per questo non c'è problema, posteremo una locandina su tutti i nostri social, e lo faremo fare anche a tutti i nostri compagni di classe. Li convinceremo a venire e a portare amici e amici di amici."
Sam sembra essere poco fiduciosa di questa festa, io invece no, sono una tipa positiva.
"Penserò io a fare la locandina da publicare, anzi se mi passi il computer la creo proprio adesso". Si offre George, indicandomi il mio computer sul tavolino difronte al divano. Si mette all'opera e dopo una decina di minuti ha già terminato.

"Manca il giorno e l'ora, poi ho pensato di etichettare questa festa come 'la festa di inizio anno', che dite?". Dice mostrandoci il suo elaborato. Caspita, devo dire che il risultato non è male, insomma non sapevo che George fosse un tipo creativo, sinceramente mi aspettavo di peggio.
"È perfetto". Esclamiamo quasi in coro io e Sam. "Facciamo domenica?" Continua Sam.
"Sinceramente penso sia meglio sabato, il giorno dopo non c'è scuola, quindi possiamo fare tardi". Consiglia George. Mi sta meravigliando, si sta impegnando per una cosa non aderente allo studio, non curandosi del fatto che gli rimangono ancora degli esercizi di matematica da svolgere.

"Per l'orario? Che dite va bene alle 21? Orario orientativo ovviamente, poi si sa, si inizia sempre più tardi".
"Si George è perfetto"
"Allora è tutto decido. Sabato alle 21 nel mio locale, adesso ci manca solo decidere come allestirlo e tu, George, devi darci la conferma per il Dj"

Siamo tutti e tre super eccitati, oltre ai nostri compleanni, non avevamo mai organizzato nessun tipo di festa, magari potremmo prenderci gusto per poi riorganizzarne altre. Spero solo che non vada male, sarebbe una delusione troppo grande dopo esserci impegnati nell'organizzarla.

Abbiamo appena pubblicato la locandina sui nostri social e dopo non molto tempo ci accorgiamo che l'idea é piaciuta ai nostri amici, infatti stanno arrivando commenti che dicono che ci saranno e oltretutto molte persone la stanno condividendo. Siamo al settimo celo, e non solo per la festa in se per se, ma anche perché se dovrebbe andare bene, ne risentirà il locale, magari le persone se lo ricorderanno e quindi per Sam e sua madre vorrebbe dire che le entrate potrebbero aumentare. Quindi personalmente lo sto facendo principalmente per Sam.
"Ragazzi, ma sabato è tra due giorni". Osserva George con un tono apparentemente preoccupato. Poi subito aggiunge "Dobbiamo sbrigarci con i preparativi, voi adesso andate al locale per iniziare a dare una ripulita, accompagnatemi a casa, vi raggiungerò dopo aver parlato con il Dj"
Forse avevano del tutto scordato che oggi è giovedì, e che ci resta veramente poco tempo per organizzarci, spero tanto che riusciremo a fare tutto.

Dopo non molto tempo ci troviamo al locale, c'è tutto il necessario per servire da bere ai ragazzi, c'è anche abbastanza cibo se nel caso qualcuno chiedesse da mangiare. Dobbiamo solo spostare i tavoli ai lati della sala per lasciare il centro libero per ballare. La sala è molto grande quindi non si starà stretti. Proprio quando terminiamo gli spostamenti di tutti i tavoli, squilla il mio cellulare. É George.
"Dimmi"
"Ho una buona e una brutta notizia"
Io sbuffo non appena sento della cattiva notizia
"Vai prima con la cattiva"
"Il Dj non può venire, ma la buona notizia è che  mi presterà la sua console, quindi potrei occuparmi io della musica"
"Oh no, e tu ne sei capace?" Domando insicura.
"Abbastanza, ora vi raggiungo e vi mostrerò quello che so fare"
Racconto il tutto a Sam che intanto è super insicura della capacità del nostro amico, e devo ammettere che lo sono anche io. Fortunatamente però, non appena George ci raggiunge e dopo aver montato la console e dopo aver iniziato a suonarla, ci accorgiamo che i nostri pensieri negativi sulla capacità del nostro amico non si sono rilevati veritieri. Abbiamo scoperto un'altra sua qualità, fare il dj. È capace di far funzionare la console molto bene. Inizio a pensare che sia un ragazzo perfetto capace di fare qualsiasi cosa, oltre allo studio. Adesso è tutto risolto. Non ci manca che aspettare il giorno scelto e sperare che a questa festa partecipi abbastanza gente per farla considerare tale, ma soprattutto per non farla sembrare un totale disastro.

THE NEIGHBORDove le storie prendono vita. Scoprilo ora