Capitolo Tre.

1.1K 36 0
                                    

Mi sta ancora osservando e a dir la verità mi sento un pó in imbarazzo ahah. Per sbloccare questi minuti di silenzio, dico "Grazie Federico, ma ora devo proprio andare. Io domani mattina parto, quindi se vuoi stasera possiamo vederci. Fammi sapere per messaggio!" e, dandogli un bacio sulla guancia, esco.
Sono davvero felice di aver conosciuto meglio Federico. Sembra diverso, mi fa sentire importante. Mi è rimasto impresso il suo sorriso, il suo bacio, i suoi capelli, i suoi dannati occhi. Quasi quasi non voglio andarmene da qui, davvero! Mi sta iniziando a piacere Roma ahahah.

qualche ora dopo..
Mi è appena arrivato un suo messaggio, ora vado a leggerlo così mi preparo in anticipo.

Federico:
Piccola Emma, per le 22 sono
fuori casa tua, va bene? 😘

Emma:
Fè, ci vediamo dopo allora😉

Adoro quando mi chiama "piccola", mi sento come protetta. Sono ancora le 20:03, quindi posso stare un altro pó sul letto ad ascoltare la musica. In questo momento, è partita "Io e Lei" di un duo musicale che mi affascina molto. Sono due cantati modenesi, mi rispecchio molto nelle loro canzoni. Ora che sento "ci incontreremo ancora io e lei" mi viene in mente Benjamin, il ragazzo conosciuto in quel bar. Chissà che fine ha fatto, vorrei incontrarlo di nuovo. Adesso cerco sui social, magari lo trovo e gli scrivo. Apro velocemente Instagram, digito "Benjamin" e mi escono vari profili.
"Eccolo!" urlo, quando trovo il suo privato. Clicco su di esso e inizio a guardare le sue molteplici foto. Sono davvero belle ed è seguito anche da più di 1 milione di persone. Come mai è così famoso? Mhh, dovrei fare delle ricerche. Ora gli scrivo, così domani mattina ci incontriamo.

Emma:
Ehi Benjaa, ti ricordi di me?
Ci siamo conosciuti in un bar.

Benjamin:
Certo. Dimmi tutto! ❣️

Emma:
Ti va di vederci domani mattina?

Benjamin:
Alle 10:30 al solito bar, allora. 😁

Che carino! È davvero umile e gentile. Non vedo l'ora di parlargli di nuovo, mi da sicurezza e mi fa sentire a mio agio.

Oddio, sono le 21:30, è tardi!
Mi devo sbrigare.

Metto un vestitino nero che mi arriva un pó più su del ginocchio e lascio i capelli sciolti. Ovviamente indosso le vans nere e mi trucco. Solitamente uso solo il mascara e l'eyeliner perché non amo i trucchi eccessivi.

Sento il campanello suonare e scendo sorridente ad aprire la porta. Aprendola noto che non è Federico, ma un'altra persona. Resto pietrificata, quasi svengo.
Non posso crederci.

Un'estate di Noi | Federico RossiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora