17. Nick: Inaspettato

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Stappai il tappo del medicinale fornitoci dalla B.L.C. e lo misi sotto il naso dell'uomo con la faccia deturpata, stesso fecero Rose e Tiara agli altri due.
In poco tempo, si svegliarono.
«Ehilà» dissi loro. Mi arrivò uno sputo in faccia prima che me ne rendessi conto.
Passai lentamente la mano sulla faccia, disgustato, ma mantenni la calma.
«A quanto pare la B.L.C. lascia fare ancora le cose ai bambini. Non ci terrete qui a lungo.» ringhio l'uomo deturpato davanti a me.
Prima che me ne rendessi conto Arianne gli aveva tirato un violento calcio in faccia e approfittando delle sue mani legate della vittima, infierì pestandogli la guancia. Lo tenne fermo sotto il suo piede.
«La cosa divertente dei bambini è che possono ancora imparare ad essere folli.» disse la ragazza sussurrando con un tono di voce più basso.
Temetti che avesse preso troppo sul serio la farsa che voleva mettere in atto Cray.
Schiacciò più forte, facendo emettere un lamento all'uomo.
«Allora, le cose stanno così. La mia amica torturerà quello più arrabbiato, mentre voi due babbei ci dite tutto quel che sapete sulla Resistenza.» annunciò Tiara calma verso gli altri due.
«Scordatelo ragazzina» esclamò quello grosso.
«Possiamo farlo con le buone o con le cattive e che ci crediate o no, quello offerto dalla mia amica era la soluzione buona» annunciai io con il tono più annoiato e noncurante che avessi.
«Io vi dirò tutto, ma liberatemi» piagnucolò il terzo uomo più asciutto.
Facemmo finta di consultarci e come dei babbei lo liberammo.
Come previsto da Cray quello cercò di scappare immediatamente e dopo che Rose ed Eloise finsero di essere colte alla sprovvista e sopraffatte, scavalcò la staccionata.
Le due Imperium dell'aria gli andarono dietro, anche se sapevo non sarebbero andate lontano secondo le indicazioni di Cray.
«Il vostro amico se l'è data a gambe, che farete voi?» chiese appunto lui.
«Chiamerà rinforzi e voi non avrete più via di scampo» grugnì quello grosso.
«Oh, davvero?» commentò il nostro biondino interessato.
Il capo sotto la scarpa dal suolo dentato di Arianne iniziò ad agitarsi ma la ragazza lo tenne sotto controllo.
«Siamo in tanti, molto più di quanto immaginiate. La B.L.C. non ha la minima idea di quante vite abbia rovinato e quante di esse vogliano vendicarsi.» ringhiò il gorilla.
«Siete in tanti, dici. Meglio così, significa che la vostra assenza non verrà notata.» commentò pratico Cray.
«Li facciamo sparire?» chiese innocentemente a me, come se gli servisse davvero il mio permesso.
«Prova a ripeterlo dopo avermi liberato se ne hai il coraggio, ragazzino.» disse il gorilla.
Cray fece finta di abboccare alla provocazione e e dopo un finto commento pieno di ira, corse a liberarlo.
Mi fiondai anche io nella loro direzione, gli lasciammo abbastanza spazio quando evocò un muro di terra.
Arianne fece finta di allontanarsi e permise al gorilla di liberare cicatrice.
In minoranza, tentarono entrambi di scappare come previsto. Evocai un vortice d'aria che circondò il gorilla e lo trattenne. Feci finta di non riuscire ad acchiappare cicatrice mentre fuggiva.
«Se n'è andato?» chiese Tiara rimettendosi in piedi. La ragazza aveva finto di essere svenuta dopo un colpo violento avvenuto durante il finto combattimento.
Soffocai il gorilla quel tanto da rimetterlo a dormire e lo lasciai a terra con un tonfo.
«Sì. Però le vostre capacità recitative sono pessime, ragazzi. Spero che ci sia cascato» commentò Cray andando a sedersi sopra il gorilla.
«Ora portiamolo a casa e rendiamolo impossibile da localizzare dai suoi amici.» disse  Cray pratico.
«Twain, il nostro bestione lo lasciamo a te. Fa una delle tue magie con l'aria e portalo con noi.»
«Sono un Imperium dell'aria, non un taxi.» sbuffai.
«Ma sì, troverai una soluzione. Vado a recuperare le mie compagne e mi porto via le tue per impedire altri ridicoli scimpanzé di invadere la casa di tuo fratello. Non sarebbe carino portare guai a chi ci ha ospitato.» annunciò andando a circondare Tiara per le spalle e allontanandosi con lei.
Mi voltai verso Arianne per fare uno dei soliti commenti su quanto Nathan Cray fosse antipatico, ma lei mi ignorò e si allontanò dietro l'Imperium dell'acqua.
«Bene, siamo rimasti solo io e te, gorilla» dissi sospirando all'uomo a terra.

Elements: RimastaWhere stories live. Discover now