Capitolo 2

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Passarono due settimane, in quindici giorni conobbi una ragazza, Sofia Smith, pazzesco no? Una nuova VERA amica.

Anche con Luke i rapporti erano migliorati.

LUKE'S POV

Ogni giorno che passava, mi avvicinavo di più a lei, mi affascinava sempre di più, lei mi rendeva felice.

SCARLETT'S POV

Quel giorno andai a scuola con Sofia, ed ero un po' in ansia (come al solito) perché avrei rivisto Luke. Sapevo di dovermici abituare a vederlo ogni giorno, ma mi faceva quell'effetto pensare a lui.

La professoressa di storia ci consegnò i compiti della settimana prima.

"Walker, va un po' meglio, Jones, anche tu"

Arrivò a me e Luke

"Morgan, davvero un ottimo lavoro, ti ho dato una A. Hemmings... non ci siamo proprio, ti ho dato una F, studia! Anzi... No, potrei assegnarti un compagno per la ripetizione... mmh..." iniziò a pensare chi potesse aiutarlo. Certo, sarebbe il colmo se... "Scarlett! Come ho fatto a non pensarci, tu sei un'ottima studentessa, darai tu le ripetizioni a Luke!"

LUKE'S POV

Finalmente! Avevo l'occasione di stare un po' da solo con Scarlett, stavo così bene con lei.

"Per me va benissimo, per te, Scarlett?" le chiesi sorridendo.

"Oh, ehm, anche per me va bene", ricambiò il sorriso.

"Allora è deciso" affermò la professoressa.

SCARLETT'S POV

Ero felicissima, finalmente una buona notizia!

Dopo la scuola chiamai Emily e le dissi che non sarei tornata a casa, perché Luke mi aveva invitata a pranzare da lui.

Un quarto d'ora dopo arrivammo a casa sua, ordinammo una pizza e mangiammo.

Dopo aver mangiato iniziammo a studiare

"Allora",disse "da cosa iniziamo?"

"Non so, prova a fare come faccio io: scrivo un elenco di materie nell'ordine in cui preferisco studiarle, ti consiglio di iniziare dalle più difficili alle più facili

"Ok, ci provo"

Iniziammo a ripetere tutte le materie. Prima di finire facemmo una piccola pausa e parlammo un po'.

"Scarlett, hai un ragazzo?"

Sgranai gli occhi.

"Un ragazzo? Io? Ma che dici?!"

"Perché dici così?"

"Insomma, chi starebbe con una come me?!"

"Chiunque. Tu sei perfetta, con i tuoi occhi verdi, i tuoi capelli rossi e morbidi, le tue labbra rosee, sei perfetta" era vicinissimo.

"Lo dici solo per smentire... e tu? hai una ragazza?" Dissi 'allontanandomi'

"No..."

Per un momento ci guardammo negli occhi, i suoi mi ipnotizzavano, aveva degli occhi meravigliosi, celesti come il mare.

"Ehm, riprendiamo?" chiesi imbarazzata.

"Certo"

LUKE'S POV

Cazzo, eravamo così vicini, avrei tanto voluto baciarla, ma lei è troppo timida. Non voglio metterle pressione. Lei è un angelo, è una brava ragazza, mi fa impazzire.

SCARLETT'S POV

Eravamo vicinissimi, riuscivo addirittura a riflettermi nei suoi occhioni azzurri, se mi avesse baciata sarei morta sul colpo.

"Bene, e con algebra abbiamo finito..."

"Finalmenteeee" urlò buttandosi a peso morto sul suo letto.

"Sei strano, Hemmings", affermai ridendo.

"Strano bello o 'strano...'?"

"Qual è la differenza?"

"Il primo è uno 'strano' gradevole, il secondo è sgradevole"

"Oh, in questo caso sei 'strano...'"

"Pensi questo di me?"

"No,scemo, sto scherzando"

"Ah, mi prendi in giro? BENE!"

Prese un cuscino e mi colpì la spalla.

"Sei morto!" Lo colpii anch'io.

Non mi ero mai aperta così tanto con qualcuno.

Iniziammo a fare una lotta con i cuscini. C'erano piume OVUNQUE.

"Luke, cosa ti faranno i tuoi quando torneranno a casa?", gli chiesi. Avevo ancora le piume in testa.

Luke abbassò lo sguardo.

"Ehi, ho detto qualcosa di male?" Chiesi preoccupata.

"Oh, no. Non preoccuparti"

"Luke, non sai mentire, i tuoi occhi mi dicono che hai qualcosa" gli misi un braccio attorno alle spalle istintivamente.

"I miei genitori, non li vedo mai, sono sempre in viaggio in giro per il mondo per lavoro"

Era la mia stessa situazione.

"Oh, Luke. Anche i miei sono sempre in viaggio, è molto difficile vivere senza i genitori accanto, ma quando ti ci abitui, non è così male. E poi loro ti vogliono bene, anche se sono distanti molti chilometri da te"

"Ma tu hai tua sorella e tua zia, io sono solo"

"E io sono qui a prendere polvere?" Dissi sorridendo per sdrammatizzare

"Grazie, Scarlett"

Mi abbracciò. Oddio, mi sentivo al sicuro.

"Di niente", dissi mentre eravamo ancora abbracciati.

Ci staccammo

"Sai, Scarlett? Hai davvero un cuore d'oro"

"No, non è così, sono solo... Tranquilla, ecco"

"Tranquilla?! Hai fatto la metà del pasticcio qui dentro e ti definisci 'tranquilla'?!"

"Però, ti riprendi in fretta!"

"Dai puliamo!"

Iniziammo a pulire la stanza, ma si fece tardi, non mi sorprese, per studiare ogni materia ci volle mezz'ora e per dieci materie ci vollero cinque ore, consideriamo che iniziammo a studiare alle 15.30 si fecero le 20.30.

"Luke, che ore sono?"

"Mmh...20.30"

"Che cosa? È tardissimo!"

"Se vuoi... Puoi dormire qui"

"Qui? Ehm... Mia zia non mi farebbe rimanere"

"Potresti dire che sei da un'amica"

"Va bene...ma non parlarne con nessuno"

"Sarà il nostro piccolo segreto"

"Aspetta, ma io non ho il pigiama"

"Prova questa"

Tirò fuori una camicia da notte, probabilmente era della mamma.

Andai in bagno e la indossai, non era lunga, mi arrivava alle ginocchia, mi stava bene.

"Sembri una principessina", disse Luke sorridendo.

"Grazie" Arrossii.

Chiamai Emily, che mi avrebbe coperta.

Sky's Not The Limit ||Luke HemmingsWhere stories live. Discover now