CAPITOLO 1

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Sono ormai le 10:37 e io giaccio ancora sul mio letto con il barcone della mia camera spalancato. Oggi fa particolarmente caldo nonostante l'estate sia quasi giunta alla fine e questa cosa mi dà sollievo, e non perché io non amo l'estate, il mare, il caldo e il tempo libero, anzi amo tutto questo, o forse ora non più. È solo che da qualche tempo cerco di dare un senso alle mie giornate tenendomi sempre occupata e non lasciando spazio ai miei pensieri. È da quando è arrivata l'estate che mi procuro impegni non avendo troppo tempo per l'estate e per il relax. Stamattina sarei dovuta andare a fare jogging con Samanta, la mia migliore amica, ma lei mi ha dato buca prima ancora che io potessi ricolmare il mio tempo libero mattutino. Con l'arrivo  della scuola arriveranno altri impegni. Con lo studio non sono mai stata una cima, preferivo uscire con gli amici, guardare serie tv o semplicemente starmene ad oziare sul divano che svolgere i miei compiti giornalieri. Ma come ho già spiegato, non mi va più di trascurare le mie giornate non facendo qualcosa di utile. E in più per mio padre la scuola era la cosa fondamentale. Ricordo quando non faceva altro che ripetermi quanto fosse importante stabilirmi in campo lavorativo e riuscire a rendermi indipendente. Il suo sogno sarebbe stato vedermi laureata. Riesco ancora a vedere la sua espressione quando un giorno gli urlai contro che l'università non faceva per me, che non avevo la minima intenzione di avverare un suo desiderio, perché lui aveva sempre voluto frequentarla ma i suoi genitori non avevano un stabile stipendio capace di mantenere gli studi.
Lui rimase in silenzio sull'uscio della porta di camera mia con la faccia di uno che aveva appena scoperto qualcosa che in realtà già sapeva ma non voleva accettare. Lui se ne fece una ragione, ma io no. Non riesco proprio a farmi una ragione di una cosa che sapevo che prima o poi sarebbe successa. Mio padre adesso non c'è più, non faccio altro che pensare, pensare a tutte le molte che ho preferito gli altri a lui, pensare a tutte le volte in cui l'ho risposto male, pensare a tutte le volte in cui l'ho odiato solo perché non mi acconsentiva di tornare tardi la notte. Ho deciso di renderlo felice, di completare gli studi liceali per poi intraprendere il percorso universitario. Mia madre dice che non devo farlo se non mi va, e che devo smettere di pensarci troppo, e che devo ricordare mio padre per tutti i momenti magnifici passati insieme. Ma non ci riesco.

Decido di alzarmi per scendere al piano di sotto, dove mia madre è intenta a seguire un corso di yoga online. La guardo sconvolta per qualche secondo. Questa donna è stana, ogni giorno mi sorprende con una novità. Ieri, per esempio, al mio risveglio, la trovai in cucina con un cuoco professionista e una decina di donne. Aveva organizzato un corso specializzato di cucina, invitando alcune sue amiche e amiche di amiche. Anche se lei non lo vuole ammettere, sono convinta che sta cercando di tenersi occupata, proprio come me.

"Ah...buongiorno tesoro". Dice alzando lo sguardo verso di me, ma non muovendosi minimamente da una strana posizione. Deduco dal suo tono di voce che stamattina è di ottimo umore, forse dovrei praticare anch'io lo yoga.
"Ma dove le trovi tutte ste novità?"
"Tesoro è fantastico, è rilassante". Esulta con un aria da bambina. Mi rallegra vederla così. Poi subito dopo mi consiglia di provarlo insieme a lei, ma io non ne ho la minima intenzione, quindi cerco di spiegare che non fa per me nel modo più gentile e dolce possibile. Quando posso cerco di evitare di rivolgermi in modo sgarbato e arrogante verso mia madre, so che ci rimane male, poi lei mi parla sempre con un tono caloroso, anche quando mi rimprovera.
"Stasera vado in palestra con Terry e sua sorella". Mi avvisa, poi aggiunge "Invita Sam e George a cena, per non restare sola".
"Mamma non serve, ho 18 anni, posso restare sola per un paio d'ore"
"Oh lo so, e per non farti annoiare, stasera dovevamo vedere anche un film insieme ricordi". Ah già avevo del tutto dimenticato i piani per stasera. Vorrà dire che ci sarà un così detto "cambio di programma".
Vado di sopra per avvisare i miei due migliori amici. Dopo pochissimi minuti ricevo una loro conferma. Menomale, altrimenti non avrei saputo cos'altro fare. Nel primo pomeriggio, subito dopo mangiato, mi tocca accompagnare la signora Claudia della villetta accanto a trovare suo figlio in ospedale che è caduto dal muretto mentre cercava di prendere la palla di suo figlio rompendosi una gamba. Ieri ne stava parlando con mia madre spiegandole il suo desiderio di andarlo a trovare, sottolineando il fatto che non poteva farlo non avendo altri figli e ne tantomeno la patente. Stava in pratica chiedendo implicitamente un passaggio a mia madre che non ci era ancora arrivata. Ho deciso allora di offrirle io un passaggio essendo che non avevo nessun impegno. Ultimamente diventa sempre più difficile tenermi occupata.

Mangio un insalata di riso velocemente essendo in leggero ritardo e ciò mi innervosisce parecchio. Odio essere in ritardo, così come odio i ritardatari, anche se ne sono parecchio circondata.
La signora Claudia mi aspetta alle 3 in punto fuori al vialetto di casa sua con un vestito nero lungo fino al sotto al ginocchio e una grande borsa rossa che si rivela piena di caramelle. Durante il viaggio non fa altro che ringraziarmi e ripetermi che sono una ragazza d'oro e che crescendo sono diventata ancora più bella. Le avrei tanto voluto dire che sarebbe bastato ringraziarmi invece di lusingarmi per tutto il viaggio, ma dopo qualche complimento ci ho iniziato a prendere gusto. Sono una ragazza poco modesta, o forse per niente, e quindi mi piace sentirmi elogiata. Poi, non so come, è finita a parlare di mio padre e di che persona buona era. Il mio silenzio le fa capire che non è un discorso a cui tengo trattare con persone qualsiasi, infatti comincia a raccontarmi dei suoi nipoti e dei leggeri battibecchi che a volte ha con la moglie di suo figlio. Finalmente in lontananza avvistiamo l'ospedale e questo provoca senso di sollievo in me. È brutto dirlo, ma la signora Claudia non ha fatto altro che chiacchierare, e non è stata una conversazione, ha praticamente parlato lei non lasciandomi il tempo necessario per risponderla e concludere un discorso, è un tipo abbastanza logorroico.

THE NEIGHBORWhere stories live. Discover now