Holmes Chapel

Capitolo 23

Sorrisi a quei ricordi sentendo sempre di più la sua mancanza. A volte vorrei andarle a fare visita, al cimitero o semplicemente in cielo assieme a lei. Eliminai quei pensieri appena mi arrivò un messaggio da parte di Zayn.
"Ho bisogno del tuo aiuto, mi si è bloccata l'auto. Vieni al vicolo tra il negozio di scarpe e la gelateria, mi sono fermato qua. Nessuno dei ragazzi mi considera, ti prego vieni almeno tu" Iniziai a vestirmi velocemente, non volendo farlo aspettare molto.

Fortunatamente era rimasto un ombrello o avrei sicuramente fatto il bagno.
Ormai conoscevo bene le strade e anche se era un po' buio mi guardavo sempre intorno, prestando attenzione ad ogni cosa.
Forse non a tutto.

Dato che appena fui abbastanza vicina al vicolo un dubbio sorse in me.
Non ricordavo di aver visto Zayn prendere il cellulare, come aveva fatto a mandarmi il messaggio?
"Cazzo cazzo cazzo." Appena vidi una sagoma davanti a me iniziai ad indietreggiare.
Quello non era sicuramente Zayn, era alto e grosso, come tutti gli uomini di Blake. Getta per terra l'ombrello iniziando a correre.
Non avevo una meta, l'unica cosa che volevo fare era seminarlo.

Voltai parecchie volte a destra ritrovandomi in posto sperduto. Sentivo sempre la sua corsa e la sua voce dietro di me che mi diceva di fermarmi e se lo avessi fatto mi avrebbe risparmiata.

Dato che la fortuna non era dalla mia parte, avendo voltato la testa per guardarmi le spalle e verificare quanto fosse vicino il mio inseguitore, non feci caso che davanti a me era piazzato un cesto della spazzatura.
Come se non bastasse esserci cascata sopra, rotolai sopra di esso cascando in una fottuta pozzanghera. Avevo infilato tutta la faccia dentro di essa, ma non persi tempo a imprecare troppo, pulendomi subito gli occhi e ricominciando a correre.

Stavo incominciando a perdere colpi, dato che stavo correndo già da un po' di tempo, il mio fisico poco allenato ne stava risentendo.
Notai una piccola buca tra rottami di vario genere e cesti mezzi pieni e mezzi vuoti.
Era veramente disgustoso dovevo ammetterlo, ma preferivo nascondermi in un buco pieno di topi che morire, nel bel mezzo del nulla oltretutto.

Sentiì i suoi passi fermarsi e successivamente un fiato pesante, accompagnato da qualche gemito di stanchezza.
"Dai fiorellino esci fuori." Provai a rannicchiarmi sempre di più, coprendomi la bocca per evitare forti sospiri, dato il mio fiato corto.
"So che sei qui." La sua voce era sempre più inquietante, mi fece venire i brividi solo il pensiero di essere trovata da una persona del genere.

"Guarda che se non ti prendo il mio capo poi si arrabbia eh." Davvero credeva che con queste frasi sarei uscita allo scoperto? Ora era solo una recita?
Sentiì scrocchiarsi le dita e successivamente una raffica di forti rumori. Stava sicuramente dando dei calci a barattoli di plastica o al resto della spazzatura che era intorno, probabilmente cercava di spaventarmi per farmi fare qualche brusco movimento in modo da  creare rumore.

Mi dispiaceva per lui, ma ero veramente brava a nascondermi e a fare il meno confusione possibile. Giocavo sempre a nascondino con i miei amici e la cosa bella era che ero sempre io a vincere. A volte stavano addirittura ore ed ore a cercarmi, arrendendosi quando capivano che non mi avrebbero mai trovata, ma mi piaceva tanto vincere, e mi piace tutt'ora.

Tornando alla terra ferma, l'uomo continuava a chiamare il mio nome guardandosi intorno.
"Se non ti trovo io ti troverà lui!" Urlò stufo di continuare a cercarmi, senza buoni risultati.
"Clayton ti troverà comunque." Aggrottai la fronte appena disse quel nome. Chi era Clayton? Non mi suonava neanche familiare, era un nome del tutto nuovo.

Fui tentata di uscire e chiedergli chi fosse questo tizio, ma evitai si rischiare la mia vita per un'informazione che magari avremmo potuto trovare in un'altro modo.
Appena non sentiì più il rumore dei suoi passi, mi affacciai per verificare ciò che avevo sentito. Non c'era più traccia di lui ed usciì dal mio nascondiglio sempre con molta calma.