17. Fuga

52 4 0
                                    

17. Fuga


L'autocontrollo, che mi ero imposta negli ultimi anni mentre ero tra gli esseri umani, sparì completamente quando mi trovai a quattro zampe. E' impossibile descrivere a parole quello che provai una volta lupo. Sentivo l'adrenalina scorrere nel sangue, i muscoli riprendere vita e automaticamente alzai la testa e scoppiai in un ululato lunghissimo e molto potente.

Finalmente mi sentivo davvero a casa. Con Matt. Nella foresta.

Matthew aveva preso a correre poco prima di me, poiché abituato alla trasformazione, e si trovava davanti a me, in vantaggio. Non appena appoggiai le mie quattro zampe al terreno morbido e fangoso della foresta presi a corrergli dietro. Il mio istinto competitivo aveva sempre la meglio; dovevo riuscire sempre in tutto e, poiché orgogliosa, mi dava fastidio quando qualcuno mi faceva notare che avevo sbagliato una determinata cosa.

Il vento si alzò e si fece strada tra il mio pelo grigio e questo mi rilassò completamente. La figura pelosa di Matt era davanti a me e in pochi secondi, dato che ero più agile e esile, riuscii a superarlo. Voltai la testa, dietro, verso di lui continuando a correre e ululai nella sua direzione, come segno di sfida.

"Matt, ritirati dalla gara. Sei ancora in tempo." lo presi in giro.

Lo sentii sbuffare e accelerare. Il suo passo diventò sempre più veloce, quindi, di conseguenza, accelerai anche io: non potevo permettergli di vincere! Dopo qualche chilometro di corsa, cominciai a percepire la stanchezza nel mio corpo. Le zampe mi facevano male, il cuore mi pulsava e la mia bocca rilasciava sempre più saliva.

"Cominci a percepire la stanchezza, eh?" mi chiese divertito Matthew, il quale si trovava dietro di me.

Ringhiai, più a me stessa che a lui, e cercai di accelerare ancora, senonchè la mia zampa si impigliò in una buca, causando la mia caduta. Matt non perse tempo e in un rapido scatto mi superò, non lo vidi neanche, sentii solo lo spostamento dell'aria e del fogliame sul terreno.

In pochi momenti reagii e ripresi terreno: non doveva ssolutamente avere la meglio! Dovevo essere io a guardarlo soddisfatta dall'alto, sennò lui me l'averebbe fatta pesare per i prossimi dieci anni. Già me lo immaginavo raccontare e vantarsi con gli altri membri del nostro branco di aver stacciato la piccola Carrie in una gara di corsa.

I miei passi veloci spostavano le foglie dal terreno fangoso e i cespugli frusciavano al mio passare in mezzo; tutto era così magico e terribilmente liberatorio. Non mi ricordavo come fosse lasciarsi andare e liberare la bestia che giaceva in me. Per tanto tempo l'avevo imprigionata dentro il corpo di una esile ragazza dagli occhi castani, ed ora che era libera potevo sentirla ruggire dentro di piacere.

La notte era scesa, ma ero guidata dalla stelle luminose del cielo, ed inoltre grazie alla mia vista da lupo era più facile orientarmi, infatti in poco tempo rintracciai le orme fresche di Matt. Presi a correre con più foga, il battito cardiaco prese ad accelerare. Non sentivo neanche più il terreno, mi sembrava di fluttuare. C'eravamo solo io ed il vento che accarezzava la mia pelliccia. Chiusi gli occhi e inspirai a fondo. Casa.

"Mi stai dietro però, eh?" mi chiese Matthew attraverso il legame.

Emisi un suono di soddisfazione e in breve tempo riuscii a raggiungerlo. Correvo a tutta velocità e non appena Matt si fermò, non riuscii a fare lo stesso e gli finii addosso. A causa della rapidità con cui andavo si alzarono anche moltissime foglie e del fango.

Matt ringhiò infastidito dalla botta e io sogghignai. Almeno ero riuscita a raggiungerlo.

Guardai il suo muso e lo leccai, cercando di farmi perdonare. Lui finse di essere indifferente al mio contatto, tuttavia sapevo che effetto gli creavo. In fondo era lo stesso che provavo io.

You've reached the end of published parts.

⏰ Last updated: Jul 09, 2018 ⏰

Add this story to your Library to get notified about new parts!

Segni nell'oscuritàWhere stories live. Discover now