chapter two.

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capitolo 2:
New friendships.

Il giorno dopo

La giornata non è delle migliori.

La sveglia l'ho puntata male, quindi ho meno tempo per prepararmi a dovere.

Per i vestiti, punto a un look casual ma non troppo comodo mentre il make-up è sempre quel poco di mascara sulle ciglia, santo per dare vita al mio sguardo.

Neanche provo a coprire le occhiaie, rischierei di peggiorare la situazione; Ho intenzione di comprare qualche maschera per curarle.

Ho perso l'autobus, ma per fortuna mio padre si è offerto accompagnarmi al parco, dove Mia mi raggiunge poco dopo.

Mi abbraccia come se non mi vedesse da mesi, io ovviamente ricambio.

«Che c'era di così importante da dirmi, per farmi venire qui?» chiedo curiosa.
«Ho un problema» dice un po' in imbarazzo.

«Cosa?!» chiedo preoccupata;
«C'è un ragazzo...» inizia, «Aspetta cosa?! C'è un ragazzo!?» dico eccitata.

Lei annuisce e continua il discorso:
«Viene nella mia scuola è super carino. Ieri ci siamo scontrati e lui mi ha aiutata a raccogliere la mia roba»
«Wow! Sembra una scena di una serie tv» diciamo all'unisono.
«Comunque posso venire a casa tua pomeriggio? Così ti racconto meglio»
«Si certo, ora vado che è tardi» dico, infine la saluto e mi avvio verso l'istituto.

***

«Ehi, come ho potuto ben capire ti chiami Betty, piacere» mi dice Dylan una volta seduta.
«Dylan, giusto? Il piacere è tutto mio» gli sorrido.

Mi prende il cellulare dalle mani e inizia a digitare qualcosa. Poi mi dice:
«Tieni, è il mio numero, visto che ti voglio conoscere meglio ho pensato che possiamo sentirci per organizzarci un uscita. Che dici?»
«Si, ci sto! Tieni il mio» gli dico dandogli un foglietto con su scritto il mio numero di telefono, scritto poco prima.

Iniziano la lezione di Algebra e io e Dylan non facciamo altro che scherzare sull'abbigliamento, inappropriato, della professoressa.

Arriva l'intervallo in men che non si dica.
Io mi dirigo verso le macchinette con quei pochi spiccioli che mi ritrovo nell'astuccio, per prendere una bottiglietta d'acqua.

Con la mia solita sfortuna, che accompagna la mia esistenza costantemente, mi si blocca l'acquisto dentro ed un ragazzo alto, con capelli e occhi castani viene in mio soccorso sbloccandomela.

«Tieni!» mi dice porgendomi la bottiglietta dell'acqua.

«Grazie! Tu sei?»
«Io sono Christian Davies, e tu? Sei nuova vero?»
«Si nota tanto? » lui annuisce alla mia domanda e io sbuffo.
«Comunque sono Betty Cooper della 2A, piacere!» mi presento.

«È stato un piacere Betty Cooper della 2ªA. Se hai bisogno di me sono nella classe accanto alla tua, la 2ªB» ridacchia.

«Ok, allora ci vediamo in giro?»
«Contaci» mi risponde e sparisce all'angolo del corridoio.

Torno in classe e continuo le mie lezioni insieme a Dylan, le sue risate e Marta con i suoi pettegolezzi.

Quando arriva l'ora di tornare a casa, Mia mi raggiunge a metà strada.

Nel pomeriggio, scherziamo e parliamo della sua nuova cotta mentre io le racconto di Marta, per farla ingelosire un po'.

Another Bughead Story | sprousexloveWhere stories live. Discover now