20.

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"Cos'è successo?" Jimin si affrettò a seguire Taehyung che era uscito dalla casa ad un passo velocissimo.

"Ho sentito ciò che più o meno avevo già intuito." Disse facendo spallucce. Aveva deciso di far finta di nulla. Che cosa sarebbe cambiato tanto? Nulla.

Non era la persona di Jungkook. E non lo sarebbe stato.

"Che ne dici se andiamo a giocare un po',mh? Oppure andiamo in spiaggia?" Tentò di sviare l'argomento non avendo proprio voglia di affrontarlo. Si sentiva come se avesse un groppo alla gola così soffocante da smorzargli il respiro.

Jimin si accigliò non comprendendo il comportamento dell'altro. "Così tardi?"
"Uhm,giochiamo un po' alla play." Disse infine guidando fino a casa di Taehyung senza che nessuno proferisse parola.

🍃🍃🍃
Yoongi aveva riportato a casa Jungkook raccontando a Rina dell'accaduto. I suoi oramai frequenti mal di testa, la sua disattenzione..
Tutto ciò non fece altro che turbare ancor di più Rina indecisa sul da farsi.

Così raccontò tutto a Yoongi non prima di avergli fatto promettere che non avrebbe fatto nulla. Che non avrebbe cambiato il corso degli avvenimenti. Che non avrebbe alterato la volontà del minore.

Dopo aver ascoltato tutto per Yoongi fu decisamente più difficile resistere a non rompere la promessa fatta poco prima.
"L'avevo detto io che aveva agito d'impulso."

Rina aveva raccontato tutto. Tranne una cosa. Tranne il fatto che Taehyung ne era ormai a conoscenza. Non sapeva come l'altro si sarebbe comportato e la cosa la preoccupava molto.
Non poteva fare niente che aspettare.

Aspettare.
Sembra l'impresa più difficile ormai.
Nessuno sembrava aver voglia di aspettare. Tutti desideravano agire. Tutti tranne Jungkook che ormai sembrava essersi arreso a quella che doveva essere la sua immagine.
Che aveva abbandonato ogni speranza di poter essere semplicemente se stesso.

"Non dovrà fare nulla. Il signorino Jungkook desiderava dimenticarsene. Se lo ricorderà,lo ricorderà per sua volontà."

"È terribile guardarlo in questo stato. Ma credo lei abbia ragione. Dovremmo rispettare la sua decisione.." Disse sedendosi in una poltrona di fronte a Jungkook che era disteso sul letto sorvegliandolo per un po' come farebbe un genitore preoccupato per la salute del proprio figlio per poi addormentarsi una volta esaurite le proprie energie.

Verso le tre di notte Jungkook si era svegliato e non riuscendo a chiudere occhio decise di scrivere a quell'anonimo.
Accese il computer imprecando per quella luce accecante che lo investì per poi scrivergli una volta abituatosi ad essa.

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Blog.

J.
Dormi?

Anonimo.
Io no e quanto pare manco tu.

J.
Non ci riesco. E tu?

Anonimo.
Nemmeno..
Senti un po',l'altra volta come mai eri sparito?

J.
Io?? Ma per favore.

Anonimo.
Di nuovo sulla difensiva?
Tanto prima o poi ci incontreremo e allora non potrai più mentirmi. ;)

J.
Uh,cosa te lo fa credere?

Anonimo.
Beh,é difficile sostenere il mio sguardo mentendo.

J.
Metti a dura prova il mio autocontrollo.. Così vorrò sempre di più incontrarti.

ᴹ ᵉ ᵐ ᵒ ʳ ᵢ ᵉ ⓢ » vkook.Onde histórias criam vida. Descubra agora