Capitolo 5- Asexual

869 117 72
                                    

-le persone asessuali- spiegò Conti -non provano alcun tipo di attrazione sessuale verso alcun genere.
-quindi non sono un vero e proprio orientamento sessuale- intervenne Michele -insomma, la comunità LGBT+ è formata dagli orienamenti sessuali, ma loro non provano attrazione verso nessuno, quindi non sono proprio un orientamento.
Io lo ammazzo.
Che qualcuno mi fermi o gli salto addosso e lo ammazzo.
Iniziai a contare per calmarmi. Arrivai a 108 prima che Conti fece uno schema alla lavagna.
Disegnò una linea orizzontale e in un'estremità scrisse sessualità e dall'altra asessualità.
-vedi, Michele, possiamo dividere così gli orientamenti sessuali. In sessualità e asessualità. Nella sessualità inseriamo tutti i vari orientamenti che abbiamo studiato fino ad ora: omosessualità, bisessualità, pansessualità, polisessualità... e, perché no?, anche l'eterosessualità. L'asessualità è, invece, l'opposto, ovvero non provare attrazione sessuale. Tra i due poli, ci sono vari intermezzi. L'asessualità pura è quella che vi ho già spiegato, ovvero non provare né attrazione sessuale né attrazione romantica o qualsiasi attrazione di alcun tipo. Ma in mezzo ci sono centinaia di gradazioni. Il semplice aromanticismo, ovvero il non provare attrazione romantica ma, in alcuni casi, provare solo attrazione sessuale, anche se non sono collegati tr loro i due discorsi, ma lo vedremo meglio più avanti durante l'anno. La demisessualità, ovvero provare attrazione sessuale verso una persona solo dopo aver sviluppato un forte legame emotivo con essa. Il lithromanticismo, ovvero innamorarsi senza voler essere ricambiati. È come... tra 0 e 10. 0 è l'asessualità completa, 10 è la "sessualità", ovvero il provare attrazione sessuale. Ma in mezzo ci sono vari numeri, come l'1, il 2, il 3 eccetera. Ti è più chiaro, Michele?
-ma sul serio si può non provare attrazione?- continuò lui -cioè... proprio niente? Né farsi le seghe o pensare "che figo!" rivolto verso qualcuno? Proprio zero?
-un asessuale può apprezzare un corpo, ma non esserne attratto. Anche un uomo omosessuale può dire che una donna è bella, ma senza esserne attratto.
-okay ma... proprio niente niente? Non è possibile!
-è possibilissimo, Michele- dissi alzandomi -perché anche io lo sono.

Sono stata un po' impulsiva.
Va bene, parecchio impulsiva.
Ma non ci vedevo più dalla rabbia e, sinceramente, volevo dare uno schiaffo morale a quel idiota.
Fu un errore? Eccome.
Da quel giorno, iniziarono a prendermi in giro, a mimare gesti dietro di me mentre passavo o a sbattermi in faccia le loro stupide riviste porno.
La cosa più ironica è che nessuno si chiese perché Michele avesse una rivista porno piena di uomini nudi.
Diversi ragazzi ci provavano con me, cosa mai successa prima, dicendo "e così sei asessuale... se vuoi ti curo io".
All'inizio mi divertivo a prenderli in giro. Magari dicevo di sì e li invitavo ad appuntamenti a cui non mi sarei presentata. Oppure dicevo che così sarei diventata ancora più asessuale. Ma dopo un po' mi stancai, e all'ennesimo deficiente risposi che piuttosto mi sarei fatta sbattere in manicomio, tirandogli l'acqua gelata della mia bottiglietta nei pantaloni.
Fu soddisfacente? Eccome. Ma Michele aggiunse alla lista delle offese la parola "matta".
Resistetti una settimana, poi non ce la feci.
Mi voltai verso di lui, beccandolo proprio mentre faceva i suoi soliti gesti rivolti a me.
-almeno io ho il coraggio di ammettere quello che sono- sbottai -a differenza tua, io vado ne fiera.
Michele ridacchiò a disagio, mentre i suoi amici iniziavano a ridere di me.
-e allora? Io sono etero, e ne vado fiero- replicò lui.
-ah, sul serio? Ne sei proprio sicuro? Guarda che non sono cieca. Le occhiate che lanci a Simone sono abbastanza eloquenti- mi avvicinai a lui e abbassai la voce, cercando di farmi sentire solo da lui -eppure, hai paura, e bullizzi il ragazzo che ti piace perché hai paura di te stesso. Quindi, non prendertela con me solo perché ho avuto il coraggio di ammettere quello che sono, mentre tu... mentre tu sei un codardo.
E me ne andai, lasciandolo lì.

Da quel giorno, non mi diede più fastidio.

Una classe... arcobaleno!Where stories live. Discover now