"E' vero" aggiunge lui.

"Io non vedo la mia famiglia da inizio semestre, ovvero ottobre... non credo di potermi mai permettere di non tornare a casa per Natale. Per persone del sud poi, è qualcosa di sacro!" dico, scatenando una risata di gruppo.

"Ma potrebbe venire lui... se vuole" aggiungo poi, e tutti gli sguardi vanno su di lui.

Mi guarda interrogativo, cercando di capire se sono seria o sto prendendo in giro tutti.

In realtà, non so nemmeno io se faccio sul serio.

In fondo, la mia famiglia non sa ancora perfettamente che sto frequentando Paulo.

Cioè lo sanno, ma non sanno ogni cosa nel dettaglio, a parte le mie migliori amiche.

Mio padre afferma di essere come san Tommaso.

Finché non vedo, non credo, mi aveva detto scherzosamente al telefono, la mattina io cui gli ho detto che stavo tornando a Torino per vedere lui.

"Guarda, di solito è sempre il ragazzo a presentare per prima la ragazza, e la mia famiglia mi raggiungerà il 24, se ti può interessare", risponde subito lui, in un tono divertito.

"No, stai scherzando?! Tua madre!" dico, alzando un po' il tono di voce e nascondendomi sotto il suo collo.

L'attenzione di tutti è sul nostro discorso, e voglio correre in bagno a nascondermi.

"No Bea, Alicia è una persona meravigliosa, sicuramente già ti adora e non vede l'ora di conoscerti!", interviene subito Roby, mentre io cerco di fulminarla con lo sguardo scatenando la sua risata e quella di Federica, subito al suo fianco.

"Secondo me conviene così Bea, perché magari poi  tuo fratello e tuo padre non lo fanno uscire vivo di casa, e il povero Paulo non potrà presentarti a lei", aggiunge Claudio, facendo scoppiare entrambi a ridere.

"Non credo ne sarebbero capaci, per quanto è amato in casa Paulo Dybala il calciatore. Ma sul Paulo ragazzo della loro figlia minore e sorellina, qualche paura potrei averla", rispondo ridendo.

"Come amato?! Non ero io il preferito in casa?" continua Claudio facendosi serio e mettendo il muso, mentre Paulo fa un ghigno soddisfatto e divertito.

"Che domande Claudio, tu sei un altro conto", ribatto subito, entrando nelle vesti della tifosa che difende a spada tratta l'idolo di una vita.

"Rò, c'è da essere gelosi secondo te?" dice di colpo Paulo, scatenando la risata di tutti e meritandosi un bacio sulla guancia.

L'attenzione si sposta poi sull'imminente capodanno, che per la maggior parte avrebbero trascorso insieme, così mi sento finalmente libera dagli sguardi addosso.


"Visto? - mi sussurra poi Paulo - Mia madre non è poi così male... e ti adorerà, proprio come faccio io", conclude poi, lasciandomi un piccolo bacio sul collo.

Gli prendo il viso tra le mani, alzando la testa in direzione del mio viso, semplicemente per guardarlo negli occhi.


Tu mi adori?


Ricambia il mio sguardo, senza mai smettere di sorridere.

"Quindi sono il tuo ragazzo? -  mi chiede poi curioso, richiamando le mie parole di poco prima -¿Ya no somos amigos?"

Osservo le sue labbra aprirsi a mostrare i denti, le sopracciglia alzate, in attesa di una mia risposta.

Más que nunca - Paulo DybalaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora