COME UN GATTO

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CIAO A TUTTI , MI DISPIACE PER QUESTA LUNGA E DICO MOLTO LUGA ASSENZA MA COME AVEVO GIA' FATTO SAPERE NON HO MOLTE IDEE.
MA ALMENO QUALCOSINA SONO RIUSCITA A SCRIVERE...
ANTICIPO CHE QUESTO CAPITOLO FA SCHIFO COME QUELLI PRECEDENTI E SE NON VOLETE Più LEGGERE QUESTO SCHIFO FATEMELO SAPERE...
DOPO TUTTO CIO' IO VI AMO TUTTI. 
SCUSATE ANCORA LA MIA POCA ATTIVITA'. 
UN SALUTO DA FURETTA95

p.s. MI DISPIACE PER GLI ERRORI CHE AVRO' COMMESSO.

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Dopo quella breve ''conversazione'' avvenuta in cucina i due non si erano più rivolti mezza parola durante il corso della serata che avevano passato in salotto insieme agli altri.
-Beh ragazzi qui si sta facendo davvero tardi...- la ragazza guarda il fratello per poi parlare di nuovo con voce più severa -Vai a preparare la camera degli ospiti così possiamo andare tutti a dormire.- Eren senza ribattere fece come gli era stato ordinato abituato ai modi poco garbati della sorella nei suoi confronti.

I tre rimasero in salotto ancora una volta, ma questa volta si era creato un silenzio quasi imbarazzante che venne interrotto improvvisamente dalla voce timida del biondo -Va...vado a dare una mano a sistemare...- mormora senza, aspettare effettivamente una risposta da parte dei due, corse nella stanza in cui sperava di trovare l'amico. Trovandolo seduto sul letto ancora sfatto e lo sguardo perso in chissà quale mondo.
- Ei, tutto bene?- gli domandò un po' preoccupato. - Sì tranquillo è tutto okay, sono solo un po' stanco...- Fece una piccola pausa prima di riprendere a parlare, come se stesse cercando di convincersi delle sue stesse parole - ...Tu piuttosto, come mai sei qui? - chiese consapevole che non era stato abbastanza convincente per convincere Armin, ma persino lui non sapeva quale fosse il vero motivo di perché avesse il morale così tanto sottoterra. 
Però si ritrovò a ringraziare mentalmente l'amico che aveva lasciato correre e che non si fosse soffermato a fare domande scomode, facendo così cadere il discorso. - L'ambiente in sala non era uno dei miei preferiti, mi sono sentito come un bambino in mezzo alle palle - borbotta mettendo un adorabile espressione che fece sorridere il moro -...Ma poi quei due erano da lasciare da soli, insomma sembrano avere un intesa naturale, non trovi? - Gli domanda mentre prendeva le lenzuola pulite cominciando a preparare il letto, in questo modo costrinse l'amico ad alzarsi - Non ci vedo nessuna affinità con mia sorella, meglio, nessuno potrebbe avere un qualche tipo di rapporto con quel pazzo. - borbotta in risposta all'amico finendo di sistemare il tutto. - Si ma Eren con quel ''pazzo'' alla fine hai un rapporto di lavoro e non ricordavo che stesse andando così male - gli fa notare Armin mentre mimava delle virgolette invisibili.
- Armin che mai vai dicendo? Come hai detto tu stesso è un rapporto di lavoro, ma non abbiamo nessun tipo di dialogo se non solo quello professionale. -Il biondo con un'alzata di spalle si mise seduto sul letto -Comunque a me non sembra un pazzo, anzi mi sembra una persona per bene- Gli sorrise notando lo sguardo omicida che gli stava lanciando il ragazzo. - Buonanotte Armin, a domini. - Lo saluta uscendo con in mano un cuscino e una coperta in più.

'-Certo dialoghi del tutto professionali. -' sbotta trascinando la coperta sul pavimento come se fosse un bambino che è stanco e vuole andare a dormire '' Professionali un corno...-' Dice ancora più irritato mentre ripensa a quello che era successo in cucina. '- Quello è solo un ricco stronzo che si presenta a casa degli altri. -' Mormora tra se e se ricevendo un rimprovero da parte della sorella che lo aveva palesemente sentito, per poi vederla fare un sorriso di scuse all'uomo vicino a lei, ma quello che lo stupì ancora di più fu quel sorriso di rimando che ricevette in risposta.

Pov's Levi

Sono pervenuto alla conclusione che far irritare quel moccioso era più divertente di quando faccio arrabbiare Erwin quando non consegno il lavoro entro la data di scadenza.
''Mi sa che ho un pochino esagerato'' penso notando che effettivamente si era fatto silenzioso e questa cosa che mi dispiacesse per lui mi innervosiva, insomma che cazzo me ne frega di quello che pensa e se gli dà fastidio o meno il mio atteggiamento.
Non lo calcolo per tutta la serata ed effettivamente è più piacevole di quanto pensassi conversare con Mikasa, ragazza molto alla mano, forse un po' troppo. Vedo andare via il moccioso e subito dopo anche il suo amichetto. ''Chissà se tra quei due c'è qualcosa di sentimentale'' mi ritrovo a pensare per poi scacciare via quei pensieri inutili torno a parlare con la ragazza.
Dopo una decina di minuti vedo spuntare Eren con uno sguardo perso che borbotta qualcosa contro di me e questo non fa altro che farmi sorridere di soddisfazione.
E il rimprovero che ha preso mi è sembrato un po' inutile, ma rispondo ugualmente alla sorella ma il sorriso mi muore appena noto lo sguardo di Eren, sembrava sorpreso, ferito, arrabbiato, deluso...? Non saprei se magari fosse per colpa di quella maledetta luce soffusa che non mi facevano cogliere le sfumature delle sue iridi e che quindi fosse solo la mia immaginazione da scrittore ad aver notato ciò, oppure che davvero fosse quello che stava provando in quel momento.
''Tzè...che moccioso.'' Mi ritrovo a pensare per poi tornare per l'ennesima volta a concentrarmi su Mikasa. -Levi se vuoi puoi andare anche a riposare, mi hai detto che domani avrai una giornata impegnativa e non è il caso che di stancarsi inutilmente. - Mi dice la ragazza dopo una decina di minuti a passati a chiacchere, ma quei minuti sono bastati al moccioso per crollare in un sonno pesante nel suo angolino di divano.
-Mi dispiace, a volte quando è molto stanco si addormenta dove gli capita, una cosa che fa sin da piccolo prima riuscivo a portarlo a letto tranquillamente, ma beh è cresciuto ed è pesante. – la sento ridacchiare in maniera affettuosa del fratellino – è come se fosse un gatto. – Conclude sospirando capendo che non le avrei detto una risposta a quello che stava raccontando – Ti porto nella stanza di mio fratello così dormi nel letto. – Annuisco per poi seguirla. Poco dopo ledo la buonanotte con un bacio sulla guancia e faccio finta di non aver notato il suo rossore.

La stanza del moccioso è diversa da quello che mi aspettavo, molto ordinata, ogni cosa doveva avere un suo posto, ma a contrastare questa precisione quasi maniacale erano tutti i poster attaccati al muro in maniera strana, se non sbagliata. - Quel ragazzo deve avere qualche problema serio. – Smetto di analizzare la stanza per mettermi a letto e provare a dormire.
Dopo una ventina di minuti ero ancora al punto di partenza, senza riuscire a chiudere occhio e a chiedermi per quale motivo io fossi in questa maledetta stanza e non a casa mia.
Sbuffando mi alzo dal letto e vado verso la cucina per bere un bicchiere d'acqua, ma la mia attenzione si sofferma sul groviglio di coperte che si era creato con il moccioso. ''Non sembra molto comodo quel divano...'' penso e prima ancora che me ne rendessi conto le mie braccia avevano preso in braccio Eren –Che cosa sto facendo? - borbotto tra me e me sperando di non svegliarlo, ma lui mette il viso tra l'incavo del mio collo e questo non lo fa altro che farmi rabbrividire, sentire il suo respiro caldo così vicino era quasi rilassante, e lo sarebbe stato se quel cazzo di gigante non pesasse così tanto, gli dovrò dire che si deve mettere a dieta perché se mai volesse conquistare una ragazza con quella pancetta che si ritrova le avrebbe fatte scappare.
Ma con un po' di fatica riesco a portarlo in camera sua e metterlo sul letto, però lui non mollava la presa costringendomi a sdraiarmi con lui mentre mi teneva abbracciato. – Se avessi preso quel maledetto bicchiere d'acqua avrei fatto meno fatica e di certo non mi ritroverei in questa situazione- mi ritrovo a pensare per l'ennesima volta, prima di addormentarmi con accanto il moccioso.



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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 13, 2021 ⏰

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