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Eddie arrivò finalmente a casa.
Sano, salvo e vivo.

Si accasciò per un momento davanti la porta di casa sua.
Ripensò all'accaduto soffermandosi sulla frase non ti parlerà mai più.

Era strano che in un momento come quello, desse più importanza a Richie che al ritorno di tutti i suoi incubi in quegli ultimi due anni.
Entrò in casa con silenzio religioso, stando attentissimo a non svegliare sua madre, che si era addormentata sulla sua cara poltrona, con la televisione accesa, come ogni volta.
Questa volta Eddie non la spense, aveva il bisogno urgente di lavarsi, dato che si sentiva tutto appiccicoso. 

Mentre saliva le scale, pensava a che ora avrebbe mai preso sonno quella notte.

Le due? Mezzanotte? Le quattro? 

Ma in cuor suo sapeva che, semplicemente, non si sarebbe mai addormentato.

Fu durante quella notte di veglia che si ricordò il motivo del litigio fra lui e il suo migliore amico: Greta.
Un dettaglio così insignificante, eppure così evidente.
Ma non capiva.
Non capiva perchè Richie avesse detto di essere felice.

*

Le settimane successive passarono molto in fretta.
I giorni che seguirono quella sera, a scuola, ai Barren e nelle strade di Derry in generale, non c'era traccia di Richie.
Così Eddie decise di non parlarne con nessuno, di tenersi tutto dentro.

Per quanto la situazione fosse grave dovevano esserci tutti. Tutti come allora, quando Pennywise provò paura.

Oppure perchè senza averne parlato prima con Richie sarebbe scoppiato a piangere, non sapeva bene quale delle due ipotesi fosse la più giusta.
Assieme a Richie anche Greta era scomparsa. Scomparsa dalla vita di Eddie almeno.

Lei continuava ad uscire per conto proprio senza neanche degnarlo di uno sguardo.
Anche in questo caso, non capiva, ma poco importava in una situazione come quella.

Finalmente dopo qualche giorno Richie cominciò di nuovo a frequentare la scuola. 
Da quando era tornato in circolazione sembrava come se nessuno riuscisse ad avere la sua attenzione.
Eddie lo vedeva a tre centimetri da lui, ma lo sentiva troppo distante. Quelle rare volte in cui gli rivolgeva parola, la sua voce sembrava provenire da un'altra stanza.

Durante l'intervallo se ne stava sempre in disparte. Gli unici con cui parlava erano Stan e Mike Hanlon, che quando i suoi orari della scuola cattolica glielo permettevano ,andava a trovare i suoi amici.

Camminando per i corridoi, Eddie vide dei manifesti attaccati alla bacheca. Parlavano dello Snow Ball, il ballo di fine anno.
A quel punto si promise che avrebbe parlato di ciò che aveva visto con gli altri, dopo quella serata.

I perdenti in genere non ci andavano mai.
Cavolo, sono perdenti, si sa che quello sarebbe il luogo meno adatto in cui stare, quella era roba per ragazzi popolari, non per delle nullità come loro.

Ma quest'anno era tutto diverso.

Bill probabilmente sarebbe andato con Beverly, e Eddie con Greta.

Prima però avrebbe dovuto superare l'odioso invito di Myra, che ogni anno era sempre puntuale, a fare la sua solita scenata.

Che infatti non tardò ad arrivare.

Proprio mentre il ragazzino stava contemplando i voltantini eccola avvicinarsi.

<<Io, umh... ciao Kaspbrak>>

<<Buongiorno>>

<<Allora, ci si vede a lezione. >> si I camminò poi frettolosamente dalla parte opposta del corridoio.

Ma che le è preso?

Eddie si sentì abbracciare da dietro.

<<Hey perdente, ora puoi anche ringraziarmi.>> Greta poggiò il suo mento sulla spalla del ragazzino.

<<Perché dovrei?>>

<< Già... Be' in effetti ti ho solo restituito il favore, insomma tu hai aiutato me, io ho aiutato te. Si capiva che quella ragazzina ti stava dando fastidio.>>

<<In che cosa ti avrei aiutato io? >>

<<Ma come non ricordi? Quella questione con Patrik qualche settimana fa?>>

<<Scusami Greta, forse mi sono perso qualcosa. Potresti spiegarti meglio?>>

Lei alzò lo sguardo al cielo.
Dopo aver buttato la gomma che stava masticando in un cestino lì vicino, rivolse di nuovo lo sguardo sul piccoletto.

<<Allora Henry non ti aveva detto proprio niente eh? In pratica io piacevo ad Henry, infatti quando ci stavi spiando nella classe di scienze ha provato a baciarmi, ma io ero interessata a Patrik.
In qualche modo volevo che lui se ne accorgesse e facesse la prima mossa, non potevo sicuramente dirglielo, ho una certa dignità io. Così avevo detto tutto a Bowers, e lui mi aveva promesso che mi avrebbe trovato qualcuno disposto ad aiutarmi per farlo ingelosire. E quindi poi sei arrivato tu.>>

<<Quindi quel bacio, era perché Patrik ci stava guardando.>>

<<Esattamente.>> la sua voce stridula aveva perforato i timpani del ragazzo <<Quindi, presumo niente Snow Ball.>>

<<Aspetta, aspetta, tu credevi davvero che io fossi davvero interessata ad uno come te?!>> il suo tono era chiaramente schifato.

<<No, evidentemente no. Richie aveva ragione,come sempre.>>

Disse andandosene guardando lei con disprezzo, mentre rideva come se avesse sentito la barzelletta più comica a questo mondo.

Stand By Me [reddie]Where stories live. Discover now