"Ok Lucas, prendi la macchina, andiamo a quello strip club" sbuffo  ripassandogli il cellulare 
"Dai andiamo" mormora nervoso 
"Vorresti venire vestito così?" gli indico il suo maglione a scacchi marrone e i pantaloni grigi con i mocassini neri al piede; il vecchio Lucas è tornato a quanto pare. 

L'obbligo ad indossare un jeans nero e una semplice maglietta bianca a maniche corte con una felpa dello stesso colore per poi passargli le Vans di Edward che gli ha prestato volentieri. Nel mentre che distraevo Edward con la scusa delle scarpe, Lucas gli ruba le chiavi della gip, la sua seconda auto, che mi ha spiegato non usare mai dato che ora ne ha una nuova da corsa. 

Dato che mancava ancora qualche ora abbiamo prima cenato in centro per poi studiare cosa dire a Brad, poi abbiamo raggiunto il club per le 22, ma il locale è già pieno di gente.
"Ci ho ripensato" scuote il capo nervoso spaventato dalle due guardie all'ingresso
Sorrido e gli do una spinta per farlo muovere. Entriamo senza problemi e subito vedo il mio amico arrossire fra le luci colorate di quel posto e alla vista di alcune ragazze in intimo che ballavano su dei cubi, attaccate ad un palo al centro del locale.
"E' come nei miei peggiori incubi" ammette e io leggo il suo labiale per capirlo, la musica è troppo alta e c'è troppa gente 

"Cerchiamo Brad" gli grido contro per sovrastare la musica 
Mi guardo intorno e riconosco subito il barista al bancone principale. Afferro il braccio di Lucas e lo costringo a seguirmi. 
"Sam" lo chiamo incredula appoggiandomi al bancone davanti a lui
"Holly, che ci fai qui?" si acciglia confuso 
"Sto cercando Brad" gli spiego 
"Non credo sia una buona idea adesso, ma lo trovi nel privè" scrolla le spalle e seguo il suo sguardo verso una porta rossa infondo dove era vietato l'accesso.
Senza salutarlo sorpasso le persone in sala per poi raggiungere la porta ed entrarci prima che qualche guardia ci veda. 
"Che puzza" mormora subito Lucas riferendosi alla forte puzza di vino ed erba  
C'è un piccolo corridoio e poi una tenda rossa che copre la stanza, la scorso appena e noto un tavolo da poker al centro, intorno ad esso ci sono due ragazzi che non conosco, Brad e Peter, che è il primo a notarmi e che subito da una pacca a Brad per farlo voltare con fare scioccato 

"Holly? Mini Johnson? Che diavolo ci fate qui?" domanda incredulo Brad venendo verso di me
"Devo parlarti" scrollo le spalle e sento lo sguardo viscido di quei due ragazzi contro la mia pelle, forse non è stata una buona idea venire qui senza Dylan
"Come sapevate che ero qui?" Si acciglia
"Brad, cosa vuoi da Dylan? Sai che non svolgerà nessun lavoro per te, quindi perchè insisti?" domando senza giri di parole e Lucas mi guarda incredulo, avevamo studiato tutt'altro discorso prima
"Cosa ti ha detto?" ridacchia incredulo "non ci credo che ha mandato una ragazza e il suo fratellino" sbotta incredulo 
"Dylan non sa che siamo qui e non deve saperlo" scuoto il capo
"Hol, stanne fuori sul serio, questa è roba pericolosa" mi consiglia Peter sottovoce
"So badare a me stessa" metto in chiaro  
"Tornatevene a casa e dì al tuo caro Johnson che se non vuole avere problemi con la polizia farà meglio a portare qui il suo brutto culo, Adam lo sta aspettando" afferma serio Brad, ma decido di non demordere
"Dylan non verrà finchè non mi dirai cosa sta succedendo" puntualizzo 

"Ci sono problemi qui?" domanda uno dei ragazzi avvicinandosi 
"No, Dylan non può venire quindi il lavoro lo faremo io e Lucas"  affermo di botto prendendo sotto braccio il biondo che mi guarda sconvolto e sbianca sul posto 

Peter si porta una mano sul viso sconvolto e Brad mi guarda duro e con fare incazzato, non ho mai visto questo suo lato e quasi lo temo. 
Che ho fatto? Non lo so cosa mi è passato per la testa, ho risposto di botto senza pensarci avendo paura di una lite tra Dylan e Brad.
"Lui?" scoppia a ridere l'altro ragazzo indicando Lucas 
"Non sottovalutarlo" sorrido nervosa "è astuto e sa quello che fa"
"No, non è vero" scuote il capo Lucas terrorizzato e gli do un pizzico per farlo tacere 
"Ti ricordo che è stata una tua idea venire qui" mormora verso il biondo 
"Si ma non per farci ammazzare" mormora di rimando per non farsi sentire dagli altri 

In Another LifeWhere stories live. Discover now