12. Nathan: Partiamo con il piede giusto

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Per il resto della giornata fummo totalmente liberi, tranne Ary e Abby che erano ancora in punizione.
Così ci ritrovammo di nuovo tutti quanti alla Sala Grande a fare qualche gioco strategico o, per quelli più pigri, a guardare serie tv.
Dopo essere ritornato biondo, mi ritrovai a sfidare Rose ad un video Game nuovo a realtà virtuale, quando Ian disturbò la parte di me connessa alla realtà.
«Che ne dite se stasera usciamo tutti quando assieme e andiamo in qualche nightclub a divertirci un po' come normali Popolani?» chiese.
«Non sarebbe male come idea.» concordò Eloise.
«Un posto dove si balla, Tiara.» continuò il ragazzo.
«Non ballo con te. Quindi no.» replicò questa.
«Però tu adori ballare.» fece notare Twain.
«Io ci sto, se ci va Eloise io non posso mancare.» disse Rose accanto a me.
«Anche per noi va bene.» dissero i gemelli in coro.
«Non ho niente da fare, ci vengo anche io. Mi sembra scontato che anche Ary ci verrebbe.» affermò Twain.
Tiara sbuffò.
«Okay, vengo anche io.» disse Tiara.
«Non voglio rimanere qui da solo con Abby e i russi, quindi vengo con voi.» dissi.
«Ma vengono pure loro.» disse Ian. «L'ho chiesto prima.»
Alzai gli occhi al cielo.
«Bene, allora è deciso. Vado ad avvertire anche quelle due.» si offrì Eloise.
Fu così che quella sera, tutti quanti stipati in tre macchine prese in prestito dalla B.L.C. ci ritrovammo a viaggiare per le strade di Philadelphia.
Giungemmo a destinazione senza intoppi. Il viaggio era stato piacevole e senza alcun incidente, niente di eclatante da ricordare, nemmeno le pessime battute dei gemelli.
Il locale era diviso in due piani, anzi, tre, ma il seminterrato era per i vip, e noi non l'eravamo.
Tutto ruotava attorno ad una passerella dove si esibivano ballerini e una band dal vivo.
Le luci nascondevano le reali dimensioni del posto.
Individuai attorno alle pareti due banconi da bar con veloci baristi, i quali servivano cocktail a tutt'andare.
I posti a sedere erano tutti occupati, senza contare il fatto che eravamo un gruppo numeroso, però sembrava che anche quelli in piedi fossero occupati. C'era così tanta gente che si faticava persino a respirare, figurarsi sentirsi.
«Andiamo al piano superiore? Magari c'è qualche poltrona più vuota.» suggerii ai ragazzi.
Non mi sentirono. Anzi, avevo già perso di vista alcuni di loro.
Il gruppo rimanente si diresse verso le scale, ma per via delle indicazioni da mimo di Twain, non per le mie direttive.
Trovammo delle poltroncine libere in un angolino vicino alla ringhiera.
Al piano di sopra, a differenza dei banconi dabbasso, c'erano le bariste carine che facevano il servizio al tavolo ed era leggermente più tranquillo.
Dall'alto si vedeva meglio il palco dove ballava la gente e individuai pure il DJ che si trovava dietro.
Chissà se qualcuno aveva mai provato a versare la propria bevanda verso il basso e fare la doccia a quegli esibizionisti.
I posti mancavano e le ragazze suggerirono di sedersi in braccio ai ragazzi, vedendo che anche agli altri tavoli facevano così.
Ian si fece entusiasta e si voltò per cercare Tiara, ma non si era reso conto che lei era una delle persone che si era separata dal gruppo, assieme ad Abby e i russi.
Senza nemmeno chiedere Eloise e Rose presero i gemelli come poltrone.
Guardai Ary pieno di aspettative, anche se ero piuttosto sicuro che non si sarebbe seduta sulle mie gambe nemmeno sotto tortura, però ci sperai comunque.
Invece si appoggiò al braccio del divano.
Twain non glielo chiese nemmeno che la prese in braccio.
Li fissai mentre si dicevano qualcosa, lei in imbarazzo e lui che sorrideva e scuoteva la testa.
Mi ritrovai a stringere il bracciolo sulla quale ero appoggiato.
«Brutta bestia la gelosia.» sussurrò Eloise divertita chinandosi verso di me, cercando di non farsi sentire da Alan che però stava chiacchierando col fratello.
«So gestirla.» dissi senza nemmeno nasconderla.
Una barista venne al tavolo e chiese le ordinazioni. Non sembrava particolarmente contenta del suo lavoro, però quando si rivolse a me mi sorrise.
Forse io e Ian le sembravano gli amici sfigati del gruppo, senza la fidanzatina e provava pena per noi.
Quando la ragazza ritornò da noi con le nostre ordinazioni mi ritrovai tra le mani un fazzoletto con sopra il suo numero di telefono e le parole "chiamami".
Scoppiai a ridere.
«Che c'è?» si incuriosì Rose.
«La barista mi ha appena lasciato il suo numero.» dissi divertito.
«Oh oh! Cray fa strage di cuori!» esclamò Alan.
«Non dire sciocchezze. Le sarò sembrato il poveretto senza ragazza.» commentai fissando il numero.
«Io però non ho il suo numero.» fece notare Ian.
«La chiamerai?» chiese Ary appoggiando la schiena contro il petto di Twain.
Accartocciai il fazzoletto.
«Non sono tanto disperato.» affermai.
«Ehi! Non ci pensi nemmeno due volte? Era carina!» esclamò Albert.
«A differenza di te il mio cervello gira molto più velocemente e quindi penso più volte in poco tempo.» dissi seccato, anche se effettivamente non ci avevo pensato più di una volta.
Dopotutto l'unica ragazza che mi interessa è Arianne Barker. Anche se si trovava seduta sulle ginocchia di un altro ragazzo.
Passammo la serata a bere e chiacchierare, quando tutti fummo un po' brilli, tranne Twain e Alan che erano incaricati alla guida, decidemmo di scendere per ballare e magari trovare anche Tiara e gli altri.
La musica è qualcosa di più magico di qualsiasi mia illusione.
Un trucco di magia quando svelato non è più capace di stupire la gente, ma la musica sì, anzi, si fa apprezzare ancora di più.
Individuai Eloise e mi misi a ballare con lei tra quei Popolani.
Ad un tratto tutte le persone attorno a me iniziarono ad agitarsi, anzi, ad emozionarsi inspiegabilmente. Erano tutti attratti dal palco. Eppure la band non c'erano più e il DJ ci stava dando dentro con la sua musica mediocre.
Iniziai a capire quando vidi oltre le teste della gente una ragazza ballare. Con i suoi movimenti eleganti, sinuosi e atletici aveva spazzato via la concorrenza di ballerine e attirava l'attenzione di tutti.
Più che sexy era sensuale.
Preso dall'euforia fischiai anche io come gli altri alla performance di Tiara.
Sicuramente era ubriaca pure lei, altrimenti non avrebbe mai avuto il coraggio di salire sul palco.
Ian, dall'altra parte era salito su un tavolino e gridava a squarciagola che la amava e altri commenti non propriamente carini.
Tiara si fece accompagnare anche dai pali; scuoteva i capelli mossi e sciolti, rendendoli selvaggi; si accarezzava il corpo mentre seguiva la musica, in pratica, ipnotizzava la gente.
Poi si tolse la giacca e la lanciò verso il pubblico che esultava sempre più.
Si tolse anche il maglioncino aderente che aveva, sempre a tempo di musica, ma fortunatamente sotto aveva la canottiera.
Poi una figura balzò sul palco e afferrò Tiara per il polso.
Twain l'avvolse nella propria giacca e le trascinò via di peso sotto le proteste della ragazza e dei suoi nuovi fan.
Seppi ormai che la festa era finita ed ero ancora abbastanza lucido da riuscire a recuperare tutto gli altri, in modo da potercene andare.
Recuperai i russi che erano schifosamente sobri; recuperai i gemelli che vomitavano l'anima nei bagni; mi toccò pure subirmi Abby che, trovata a pomiciare con uno sconosciuto  aveva scambiato per me, quando mi vide si mise a piangere.
«Manca Arianne» disse Alan che sembrava sobrio. Quindi non seppi mai perché stesse vomitando anche lui, forse era una cosa da gemelli, se uno aveva la nausea anche l'altro di conseguenza lo seguiva.
«Vado io.» l'alcol mi fece rendere conto mezzo secondo più tardi che avevo detto la frase assieme a Twain.
«Sei ubriaco, Cray. Lascia che ci vada io.» mi disse.
«A differenza degli altri, io reggo benissimo.» dissi seccato.
«Non ti sopporta, non verrebbe via con te.» tagliò corto Twain ritornando indietro.
Mi voltai verso le auto e dai finestrini vidi sia Rose che Eloise sporgersi per mimare le parole "geloso".
Come dar loro torto.

Angolo Autrice

Okay, la scorsa settimana mi sono completamente dimenticata del mercoledì e siccome ho finito di scrivere il capitolo solo lunedì, ho pensato di pubblicare direttamente oggi.
Periodo duro gente!
Lo so che sembra che non abbia più voglia di scrivere e che non mi impegni ma non è assolutamente così!!! Tengo tantissimo a tutte le mie storie. Semplicemente ho difficoltà a gestire la mia vita al momento.
Mi scuso immensamente!

Ah! Lo so che vi avevo detto che sarebbe stato il capitolo di Nick, ma penso che renda meglio nel prossimo.
Spero non vi dispiaccia questo POV di Nate.
Devo ammettere che non ho ancora deciso il nome dei personaggi italiani, sono assai difficili! Spero vi piaceranno, però! O altrimenti possono starvi altamente antipatici, anche questo è possibile.
Potrei mettervi qualche spoiler su Instagram 🤔

Elements: RimastaWhere stories live. Discover now