07.

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Blake:

"Cazzo Blake hai proprio un caricabatterie fasullo!" dice Bianca cercando di infilare il caricabatterie nella presa della mia auto.
"Te l'ho detto che forse non c'entrava" dico guardandola e lei fa spallucce rifacendo la stessa cosa più e più volte.
"Ma che te preso? Ti sei drogata?" gli chiedo.
"Può essere, ma non voglio parlarne" dice finalmente fermandosi e sedendosi correttamente.
"Dimmi. Tu sei mai stata fidanzata?" gli chiedo, anche se non avrei voluto fargli questa domanda.
"Sì, se non erro quattro volte. Boh" dice grattandosi la nuca.
"Okay." dico alzandomi gli occhiali appoggiandoli sui capelli.

Guardai sulla strada che iniziava a farsi scura.

"Quando arriviamo?" mi chiede Bianca facendo un tono di voce da bambina.
"Non lo so" dico facendo la sua stessa cosa.

Andiamo sulla superstrada e finalmente dopo poco arriviamo.

"Su, scendi!" dico a Bianca.
"Yeh, siamo arrivati!" dice e gli prendo la mano.
"Attenzione che qui se cadi tuo fratello mi fucila mentre dormo" dico.
"Perché?" mi chiede.
"Perché qui mia cara, siamo percorrendo la strada per andare sulla collina più pericolosa d'Inghilterra, perché qui un solo passo falso e sei out" dico facendo segno di tagliarle il collo per fargli capire meglio.
"E quindi perché siamo qui?" dice Bianca incrociando le braccia.
"Perché ti voglio rimorchiare, è questo è il miglior posto di Londra dove si può rimorchiare una bella ragazza come te" dico alzando le sopracciglia più e più volte.
"No, grazie, sono etero" dice ridendo sotto i baffi.
"Lo so, Amore mio" dico e lei mi guarda male.
"Ehi! Che ho detto di male?" chiedo a lei.
"Non chiamarmi Amore se mi vuoi rimorchiare, è un consiglio" dice incrociando le braccia.
"Okay. Amore" dico mettendogli un braccio sulle spalle.
"Vaffanculo" dice scrollandosi il mio braccio dalle sue spalle, torna vicino alla macchina e si siede dentro e faccio la stessa cosa.

"Scusa. Non pensavo ti desse veramente fastidio" dico.
"Non sai molto di me Blake, non ci puoi far nulla, ma per favore, non chiamarmi mai più così" dice e io annuisco.
"Okay, ora torniamo fuori?" gli chiedo e lei annuisce uscendo dall'auto.

Riprendo la sua mano e riusciamo a salire sulla montagna e ci sediamo sul prato.

"Scusa ancora" dico prendendole la mano per poi abbracciarla e lei accetta l'abbraccio, e rimaniamo lì per venti minuti e passa imbambolati mentre ci abbracciamo.
"Perché tu non mi odi?" dice lei poggiando al testa sulle mie gambe per potermi guardare negli occhi?
"In che senso?" gli chiedo.
"Beh, ho baciato tuo fratello, non te, mi dovresti quasi odiare, invece è tutto il contrario" dice e io guardo il cielo, non so davvero cosa rispondergli.
"Forse tu non ricordi, ma non sono io che ti considero, ma sei sempre stata tu. Quando eravamo entrambi più piccoli tu mi ronzavi sempre intorno, e io da quei momenti mentre ci pensavo e ripensavo mi sono innamorato... Di te" dico facendomi di sicuro leggermente rosso in viso, non mi sono mai dichiarato ad una ragazza di solito era il contrario.
"Quindi. Tu? Mi..." dice alzandosi da terra per cercare di capire meglio la situazione.
"Ti Amo. Sì, non lo nego, e sarà sempre così Bianca. Non posso cambiare questo sentimento" dico alzandomi anch'io guardandola negli occhi, quelli occhi che mi hanno sempre stregato.

Gli metto entrambe le braccia sui fanchi e lei me le mette intorno al collo.
Faccio un lungo respiro e poi la bacio...

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Zao bimbi. Erano ben due giorno che non aggiornavo perché non avevo idee e invece oggi.
Bum! Va beh. Non ho molto tempo quindi vi do un bacione e ci vediamo al prossimo capitolo.

Non chiamarmi AMORE.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora